4545 - Credito d'imposta mezzogiorno (sisma) - La voce B.1.7, migliorie su beni di terzi, non è ammessa (AE - Risposta nr.145 del 23.1.2023)

 


Risposta n. 145 del 23/01/2023

Credito d'imposta investimenti Zone Economiche Speciali – ZES di cui all'articolo 1, commi 98–108, della legge n. 208 del 2015 e all'articolo 5 del decreto legge n. 91 del 2017 - Applicabilità alle società operanti nel settore dei servizi di consulenza - pdf


Quesito

A parere della Società, in particolare, al  fine di individuare i beni agevolabili,  occorre  fare  riferimento  alla  classificazione  in  base  all'OIC  16  ''Immobilizzazioni  materiali'', in coerenza con quanto già stabilito dalle precedenti versioni del credito (i.e. ''Credito d'imposta per acquisizioni di beni strumentali nuovi in aree svantaggiate'' di  cui all'art. 1, commi 271­279 L. 296 del 2006), ancorché le rispettive normative abbiano  fornito  una  classificazione  puntuale  delle  classi  di  Stato  patrimoniale  cui  dovevano  appartenere i beni strumentali agevolabili.

Inoltre, la Società ritiene che siano agevolabili anche i beni che sotto un profilo  oggettivo rientrano nella predetta classificazione, ma che, per situazioni di fatto, debbano  essere  classificate  come  ''Migliorie  su  beni  di terzi''  (e.g. installazioni  di impianti  su  un immobile in locazione) in quanto, come chiarito dal principio contabile, non hanno  autonomia funzionale.

In  sintesi,  la  Società  ritiene  che  le  classi  di  asset  agevolabili  possano  essere  le medesime  e,  pertanto, l'investimento  sia  agevolabile  nei limiti  del  valore  dei  beni  classificati nelle classi sopracitate (i.e. voci B.II.2 e B.II.3 e voce B.I.7 per le migliorie  su  beni  di  terzi  aventi  ad  oggetto  impianti,  macchinari  e  attrezzature  industriali  e  commerciali).

 

Parere dell'agenzia delle entrate

Per  quanto  attiene  al  quesito  n.  3,  con  cui  la  società  ha  chiesto  di  sapere  se  gli  investimenti  in  lavori  di  adeguamento  locali  e  dotazione  dell'attrezzatura  per  lo  svolgimento dell'attività possano rientrare tra ''macchinari, impianti e attrezzature varie'',  al fine di fruire dell'agevolazione, si osserva quanto segue.

Come sopra accennato, ai sensi del comma 99, articolo 1, Legge n. 208 del 2015,  sono considerati agevolabili gli investimenti relativi all'acquisto di ''macchinari, impianti  e attrezzature varie''. Al  fine di individuare la tipologia di beni agevolabili, pertanto,   occorre  fare  riferimento  alla  corretta  classificazione  degli  stessi in  bilancio,  secondo  quanto previsto dalla normativa civilistica e nel rispetto dei corretti principi contabili.

Secondo quanto disposto dall'articolo 2424 del codice civile, le immobilizzazioni  materiali, da iscrivere alla classe B, sottoclasse II, dell'attivo dello stato patrimoniale,  comprendono, tra l'altro, la voce 2) ''Impianti e macchinario'' e la voce 3) ''Attrezzature  industriali e commerciali''

In base al principio contabile nazionale OIC n. 16 ''Immobilizzazioni materiali'',  paragrafo 21, la voce BII2 ''impianti e macchinario'' può comprendere: ­

- impianti generici: sono gli impianti non legati alla tipica attività della società  (ad esempio: servizi riscaldamento e condizionamento, impianti di allarme); ­

-  impianti  specifici:  sono  gli  impianti  legati  alle  tipiche  attività  produttive  dell'azienda; ­

- altri impianti (ad esempio: forni e loro pertinenze); ­

- macchinario automatico e macchinario non automatico: si tratta di apparati in  grado di svolgere da sé  (automatico) ovvero con ausilio di persone  (semiautomatico)  determinate operazioni.

La voce BII3 ''attrezzature industriali e commerciali'', di cui al paragrafo 22, può  comprendere:

- ­ attrezzature: sono strumenti (con uso manuale) necessari per il funzionamento  o lo  svolgimento di una particolare attività o di un bene più complesso  (ad esempio:  attrezzi di laboratorio, equipaggiamenti e ricambi, attrezzatura commerciale e di mensa);

­ - attrezzatura  varia, legata  al  processo  produttivo  o  commerciale  dell'impresa,  completante la capacità funzionale di impianti e macchinario, distinguendosi anche per  un più rapido ciclo d'usura; comprende convenzionalmente gli utensili.

Con  riferimento  alla  fattispecie  rappresentata,  la  Società  ritiene  che  siano  agevolabili,  oltre  ai  beni  classificati  nelle  classi  sopracitate  (i.e.  voci B.II.2  e B.II.3)  anche  ''i  beni  che  sotto  un  profilo  oggettivo  rientrano  nella  predetta  classificazione,  ma che, per situazioni di fatto, debbano essere classificate come ''Migliorie su beni di  terzi'' (e.g. installazioni di impianti su un immobile in locazione) in quanto, come chiarito  dal principio contabile, non hanno autonomia funzionale'', classificati nella voce B.II.7.

Al  riguardo,  nel  ritenere  che  la  soluzione  proposta  dall'istante  non  sia  condivisibile,  si  fa  osservare  che la  disposizione in  commento  ha  carattere tassativo;  pertanto,  restano esclusi dall'agevolazione tutti i beni classificabili in voci di bilancio  diverse da quelle sopra descritte, richiamate espressamente nella norma agevolativa.

Tutto ciò premesso, per beneficiare dell'agevolazione in argomento, la società dovrà valutare se, in concreto, l'investimento volto all'apertura di un nuovo ufficio, come descritto nell'interpello, faccia parte di un ''progetto di investimento iniziale'', e se i beni  acquisiti nell'ambito del predetto investimento siano iscrivibili alla classe B, sottoclasse  II, dell'attivo dello stato patrimoniale, alla voce 2) ''Impianti e macchinario'', o alla voce  3) ''Attrezzature industriali e commerciali'', fermo restando, ovviamente, la presenza di  tutti gli altri requisiti previsti dalle norme di riferimento