4690 - Certificazione Credito d'imposta R&S: Assonime - nota del 8/11/2023 (riguarda anche l'applicazione del Manuale di Frascati)

PER LA NORMATIVA VIGENTE E' CHIARO CHE IL RIFERIMENTO E' IL MANUALE DI FRASCATI

Per quanto riguarda il secondo profilo osserviamo che il citato art. 3, comma 3, del d.P.C.M, stabilisce che la certificazione è rilasciata dal soggetto iscritto all'albo "sulla base dei criteri e delle regole previsti negli articoli 2, 3, 4 e 5 del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 maggio 2020". Il certificatore, dunque, deve tener conto (anche) delle "fonti" sovranazionali previste dalle citate disposizioni e, cioè, dei Manuali di Frascati e di Oslo per quanto attiene, rispettivamente, alle attività di ricerca e sviluppo e alle attività di innovazione tecnologica.

SEMBREREBBE CHE ANCHE PER  IL PASSATO IL RIFERIMENTO E' IL MANUALE DI FRASCATI

Il tema che qui si pone è che, tenuto conto che della certificazione le imprese possono fruire, come detto, anche per quanto concerne il previgente credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo di cui all' art. 3 del d.l. n. 145/2013, sembrerebbe che anche per quanto concerne la certificazione di questa previgente agevolazione si debba tener conto dei Manuali di Frascati e di Oslo. Il decreto sembra, cioè, assumere una posizione restrittiva sull'annosa questione della rilevanza di questi documenti ai fini della qualificazione delle attività svolte dalle imprese nei periodi d'imposta 2015-2019, nel senso che (anche) per le predette annualità la verifica dell'appartenenza delle attività svolte a quelle agevolate deve essere condotta tenendo conto anche dei predetti Manuali; e ciò nonostante l'art. 3 del d.l. n. 145/2013 non richiami – come invece fa, ripetiamo, (il vigente credito d'imposta di cui all') art. 1, commi 200-202, della l. n. 160/2019 – tali documenti.


 

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