FONTE: ODCEC di Macerata
L’innovazione di prodotto è R&S |
Francesco Leone - Italia Oggi - pag. 28 |
Nella recente sentenza n. 173/2022 la commissione tributaria di Reggio Emilia ha stabilito che l’innovazione di prodotto costituisce attività di ricerca e sviluppo. Ad una società operante nel settore della produzione e distribuzione di pasta era stata contestata la spettanza del credito d’imposta maturato nell’esercizio 2015 per l’assenza dei requisiti necessari al fine di qualificare i progetti di ricerca e sviluppo effettuati nell’accezione rilevante ai fini del credito d’imposta. La società aveva progettato e sviluppato alcune tipologie di ‘nuove paste’ con l’obiettivo di realizzare prodotti gluten free nonché di ampliare l’offerta di prodotti tradizionali. Il Mise negava l’incentivo sulla base della considerazione che le attività svolte non fossero riconducibili alla R&S ma all’innovazione commerciale. Per confutare le argomentazioni del Mise i giudici hanno richiamato il comma 4 dell’articolo 3 del decreto legge n. 145/2013. |
La sentenza fa riferimento a questa norma:
c) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacita' esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; puo' trattarsi anche di altre attivita' destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attivita' possono comprendere l'elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purche' non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo e' necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione e' troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;