Il Sole 24 Ore . 12/5/2020
Regolarizzazione
Negli ultimi anni il “bonus” ricerca si è contraddistinto per complicazioni e contenziosi, dovuti a ripetuti interventi di prassi dell’Agenzia delle entrate e del ministero dello Sviluppo che spesso arrivavano dopo la fruizione del beneficio. In altre occasioni si sono verificati abusi. Ora si punta a consentire alle imprese che si siano avvalse in modo non corretto della norma di regolarizzazione della propria posizione fiscale, senza applicazione di sanzioni e interessi, attraverso il riversamento rateizzato (quattro quote) dell’importo del credito indebitamente utilizzato in compensazione. Dalla sanatoria sarebbero comunque escluse le condotte fraudolente.
ItaliaOggi 9/5/2020
Salvagente per le imprese.
Le attività imprenditoriali che hanno «interpretato erroneamente» la defi nizione di ricerca e sviluppo, che sottende alla possibilità di incassare il credito di imposta per questi investimenti, potrebbero avere la possibilità di sanare la propria posizione, dopo aver fruito illecitamente del bonus, sia dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista penale. In sostanza, il ministero dello Sviluppo economico ha proposto di inserire nel decreto per la ripresa del paese una sanatoria che consenta ai percettori indebiti del bonus fiscale di restituire il dovuto senza incorrere in sanzioni.