Gli ODCEC umbri in prima linea nella gestione dei finanziamenti alle imprese
Gli Ordini di Perugia e Terni hanno sottoscritto ieri un protocollo d’intesa con l’ente regionale e la Guardia di Finanza
Un protocollo di intesa sulla gestione e il controllo dei finanziamenti europei per rafforzare, da un lato, il ruolo dei commercialisti quali consulenti qualificati delle imprese e, dall’altro, la loro funzione pubblica a tutela della legalità. È quanto hanno deciso di fare i Presidenti degli ODCEC di Perugia e Terni, Marcella Galvani e Roberto Piersantini, che ieri hanno sottoscritto il documento assieme al Presidente della Giunta regionale umbra, Catiuscia Marini, e al Comandante regionale di brigata della Guardia di Finanza, Fabrizio Cuneo.
L’iniziativa nasce proprio su impulso dei due Ordini locali e consentirà ai commercialisti residenti nella Regione di esprimere il proprio parere nella fase di assegnazione dei finanziamenti, avere un canale preferenziale di comunicazione con l’ente regionale per conoscere i bandi accessibili, e contribuire fattivamente al controllo della Guardia di Finanza sull’erogazione ai soggetti beneficiari, segnalando eventuali anomalie riscontrate in fase di rendicontazione degli stessi per conto delle imprese.
“Spesso – spiega il Presidente dell’ODCEC perugino, Marcella Galvani – ci si dimentica che le problematiche relative a liquidità, finanziamenti e finanza agevolata delle imprese sono una nostra naturale competenza. Pensiamo che il protocollo appena sottoscritto possa essere un modo per incentivare i commercialisti ad avvicinarsi a queste materie, anche solo per il fatto che questo creerà maggiori opportunità di lavoro nell’ambito della consulenza aziendale”.
L’intesa, però, permetterà di perseguire anche altre finalità, a cominciare dall’ottenimento di quel riconoscimento del ruolo pubblico spesso invocato dai rappresentanti della categoria: “Questa iniziativa – prosegue Galvani – ci consentirà anche di essere parte attiva nello sviluppo del territorio. Perché assegnare i finanziamenti alle giuste imprese, evitando che vengano indebitamente percepiti da chi non ne ha diritto, significa far crescere il territorio utilizzando al meglio le risorse disponibili”.
La collaborazione tra commercialisti e Regione si concretizzerà, innanzitutto, in un reciproco scambio di informazioni. I primi, anche solo con una semplice telefonata, potranno avere tutte le informazioni relative ai finanziamenti disponibili, avvalendosi degli strumenti utilizzati dall’ente regionale, per poi girarle alle imprese. La seconda, dal canto suo, potrà sfruttare il parere dei commercialisti nella fase di assegnazione dei finanziamenti: “L’ente regionale – aggiunge il Presidente dell’ODCEC perugino – potrà trarre vantaggio dallo scambio di informazioni, soprattutto quando si troverà a discutere di come ripartire i finanziamenti disponibili. Per farlo, bisogna stabilire delle priorità riguardo ai settori su cui intervenire. E quale figura migliore del commercialista, che ha un contatto diretto con tutti i settori dell’economia, può fornire un quadro completo sulle esigenze del territorio?”.
Allo scambio di informazioni verrà affiancata, successivamente, una fase di formazione dei commercialisti interessati alla materia, che si svolgerà presso la Scuola umbra di Amministrazione Pubblica. Come detto, però, il protocollo prevede una stretta collaborazione anche con la Guardia di Finanza. In questo senso, i commercialisti che si occuperanno dei finanziamenti europei, sfruttando le strutture messe a disposizione dall’ente regionale, saranno “obbligati” a segnalare alla GdF, tramite l’ODCEC di appartenenza, tutte le eventuali irregolarità che dovessero riscontrare nella fase di progettazione, monitoraggio e rendicontazione degli stessi.
In questo modo, potranno partecipare attivamente anche all’attività di controllo portata avanti dalla Guardia di Finanza, rilanciando l’immagine dei commercialisti agli occhi dell’opinione pubblica: “Questo – conclude Galvani – è un grandissimo riconoscimento della funzione pubblica dei commercialisti, i quali verranno coinvolti in un’attività di controllo che li contraddistingue da tutti gli altri intermediari. È un modo per rilanciare la nostra immagine e riaffermare che la categoria è dalla stessa parte di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, che i commercialisti sono garanzia di correttezza e presidio di legalità”.