3766 - Bonus pubblicità - Il Riparto si colloca tra il 23% e il 26% (Fonte: www.fiscooggi.it - 22/11/2018)

 

 

Tax credit pubblicità: in linea
la lista dei beneficiari 2018

Nell’elenco disponibile in rete, per ogni operatore è indicata la somma “teoricamente fruibile”, calcolata dall’Agenzia delle entrate sulla base del riparto percentuale stabilito

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È on line, sul sito del dipartimento dell’Informazione ed editoria, l’elenco degli operatori che potranno beneficiare del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati (o che intendono effettuare) nel 2018, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
L’agevolazione, introdotta dall’articolo 57-bis del Dl 50/2017, spetta, in estrema sintesi, per gli investimenti il cui valore superi di almeno l’1% quelli realizzati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione. Il bonus consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative.
Le modalità attuative del beneficio sono state definite con il Dpcm 90/2018 (vedi “Credito d’imposta pubblicità: le novità del decreto attuativo”).

Chiuso il termine per la presentazione delle domande di accesso allo sconto fiscale, l’Agenzia delle entrate, che ha fatto da tramite per la presentazione delle istanze da parte degli aspiranti beneficiari, ha elaborato e trasmesso al dipartimento i dati relativi alle “prenotazioni” ricevute.
Dai numeri risulta che, complessivamente, sono state presentate 6.781 istanze, la maggior parte delle quali dalle piccole e medie imprese, da microimprese e da start-up innovative.

Il gran numero di richieste ha generato un fabbisogno finanziario ampliamente superiore agli stanziamenti previsti per il 2018 (12,5 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari incrementali su radio e televisioni locali, e 30 milioni di euro per gli investimenti incrementali sulla stampa, cartacea e on line); pertanto, le compensazioni che potranno essere riconosciute a ciascuno deriveranno dal riparto percentuale che è stato operato tra fabbisogno e stanziamento.

Nell’elenco in rete, per ogni operatore è indicata la somma “teoricamente fruibile”, calcolata dall’Agenzia delle entrate sulla base del riparto percentuale,
pari al 23% per radio e televisioni locali, e al 26% per gli investimenti sui quotidiani e periodici, cartacei e on line.
Se poi gli investimenti riguardano entrambi i canali, la percentuale di riparto si colloca tra il 23% e il 26%: in questo caso, infatti, la percentuale è calcolata sull’incremento complessivo e varia, oltre che in funzione del differente investimento incrementale su ciascun canale, anche in base all’ammontare dei rispettivi investimenti effettuati nell’anno in corso.

r.fo.

pubblicato Giovedì 22 Novembre 2018