Imposte pagabili con fondi Ue
Tasse e imposte pagate con i fondi europei. Ma anche polizze assicurative, oneri previdenziali, parcelle notarili, spese bancarie e di contenzioso. Anche non giudiziale. È quanto prevede lo schema di decreto del Presidente della Repubblica varato ieri, in prima lettura dal Consiglio dei ministri, contenente un regolamento esecutivo del regolamento Ue n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013.
Interessi, spese professionali e bancarie finanziate da fondi Ue. Nel caso delle cosiddette sovvenzioni globali, anche gli interessi debitori, pagati da intermediari prima dell'esborso del saldo del programma operativo, sono ammissibili a finanziamento. Ma prima occorrerà detrarre gli interessi creditori percepiti sugli acconti. Quindi, il regolamento classifica come finanziabili:
- le spese per le consulenze legali;
- gli oneri e le spese di contenzioso, anche non giudiziale;
- le parcelle notarili;
- le spese per perizie tecniche e per consulenze finanziarie;
- le spese per contabilità e audit, connesse all'operazione e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;
- le spese di apertura di uno o più conti correnti bancari, qualora questi siano necessari per eseguire l'operazione per cui si richiede il finanziamento;
- infine, le spese per ottenere garanzie da banche, assicurazioni e istituti finanziari.
Finanziati anche i beni di seconda mano.
Lo shopping di terre.
I fondi europei per il lavoro.