Comunicato stampa della Regione Marche 25 NOVEMBRE LA POLITICA DI COESIONE DELL´UNIONE EUROPEA ´ SEMINARIO IN REGIONE.
Futuro, innovazione, integrazione. L´Europa nel 2020, al termine del nuovo periodo di programmazione, che prende avvio nel 2014. Se ne e` parlato oggi all´incontro annuale della Politica Regionale Unitaria (P.r.u.). Un evento che ha la finalita` di fornire informazioni sui Fondi comunitari gestiti dalla Regione, anche attraverso la presentazione di case-studies e di buone pratiche avviate. Un appuntamento a cui ha preso parte una platea vasta di interlocutori istituzionali, economici e sociali. Quest``anno l``attenzione e` stata incentrata sulle priorita` della Politica di Coesione dell``U.E., in vista degli obiettivi di Europa 2020. Hanno preso parte all´evento, il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, l´assessore al Lavoro, Marco Luchetti, docenti universitari, esperti e tecnici regionali, ministeriali e della Commissione europea. Ha presieduto i lavori il segretario generale della Regione Marche e presidente del Comitato per la P.r.u., Mario Conti. ´C´e` bisogno di un´integrazione virtuosa, sia tra gli interventi dei vari fondi strutturali, sia tra le articolazioni amministrative che li gestiscono. Integrazione tanto piu` necessaria e utile nella fase attuale, in cui si comincia a delineare la programmazione 2014-2020. L´Europa ci chiede di concentrare le risorse su pochi, selezionati fattori strategici´, ha detto Petrini. L´attuazione della P.r.u., la politica di coesione e il budget per il periodo 2014 ´ 2020, il contributo dell´Italia alla futura coesione europea, gli orientamenti strategici ´Marche 2020´, il piano per attivita` produttive e lavoro, la messa in rete di tutte le attivita` inerenti l´innovazione nel sito www.marcheinnovaizone.it (esperienza unica nel panorama nazionale ed europeo), sono stati gli argomenti al centro del dibattito. ´Il nuovo periodo di programmazione si affaccia su di un´Europa diversa da quella che si auspicava. Oggi l´Europa fa fatica, sia nell´economia, sia nelle istituzioni. Riemergono gli interessi nazionali, mentre c´e` l´esigenza di maggiore collaborazione e omogeneita`. C´e` l´esigenza di un nuovo modello di sviluppo, sostenuto da politiche europee che siano meno burocratiche e piu` attente alla sostanza. La sfida piu` importante e` investire e crescere nel capitale umano e sociale´, ha detto Luchetti, concludendo i lavori.(f.b.) Fabio Belfiori
|