4303 - Corte dei Conti: Relazione sul rendiconto generale dello stato 2020, le spese per R&S (23 Giugno 2021)

10. Analisi specifiche e principali criticità emerse

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I fenomeni di frode affrontati dalle strutture investigative delle diverse articolazioni dell’Amministrazione fiscale interessano pressocché tutti gli aspetti della fiscalità e in particolare quelli dell’IVA, con le frodi “carosello” che sfruttano la normativa “transitoria” Iva in materia di scambi tra gli operatori nazionali e quelli degli altri paesi dell’Unione europea e le false dichiarazioni di intenti. Grande pericolosità rivestono pure le frodi realizzate attraverso la compensazione di fittizi crediti d’imposta e, in particolare, di quelli per spese di ricerca e sviluppo. Di rilievo anche le frodi riscontrate nella commercializzazione e nella distribuzione dei carburanti.

 

Ministero dello sviluppo economico

29.

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Sul fronte dell’incentivo agli investimenti, in chiave di miglioramento della produttività del sistema economico, si segnalano le rilevanti modifiche apportate al piano nazionale Transizione 4.0 ad opera della legge di bilancio per il 2020, che ne ha riorientato gli obiettivi focalizzando l’attenzione sui percorsi di transizione digitale ed ecologica; il nuovo sistema dei crediti d’imposta è stato, poi, ulteriormente potenziato dalla legge di bilancio per il 2021, che ne ha altresì previsto una stabilizzazione su base biennale, in linea con quanto raccomandato dalla stessa Corte dei conti in più occasioni. L’impatto delle modifiche regolamentari sull’efficacia incentivante delle misure è particolarmente apprezzabile sul fronte del credito d’imposta R&S; in dettaglio, prendendo in considerazione l’indicatore elaborato in ambito OCSE “implied tax subsidy rate on R&D expenditure” - che misura il contributo derivante dal sistema fiscale per ogni unità addizionale di investimento in ricerca e sviluppo sostenuto dalle imprese - il dato italiano relativo al 2020 registra un netto miglioramento rispetto al precedente anno, passando da 0,07 a 0,11, rimanendo tuttavia su un livello inferiore a quelli della Francia e della Germania. L’analisi dell’utilizzo del credito d’imposta, riferito al regime precedente a quello innovato dalla legge di bilancio per il 2020, evidenzia che in tale esercizio si sono registrate compensazioni per oltre 3,2 miliardi (di cui circa 2,4 miliardi relative a spese per attività di ricerca e sviluppo sostenute nell’anno 2019 e compensabili dal 2020), sostanzialmente in linea con il dato del 2019 (3,3 miliardi). Tale livello di “tiraggio” significativo ha indotto a operare un’integrazione delle risorse stanziate in sede di assestamento 2020 di circa 2,2 miliardi.