E' saltato l'obbligo del revisore Mise per le aziende che ottengono contributi superiori ad € 100.000,00.
Resta comunque questo obbligo che dovrà essere comunque chiarito:
Alle solite «società, enti, organismi e fondazioni» titolari di contributi pubblici significativi, la regola impone una sorta di spending review, in forme già viste negli enti pubblici ma mai sperimentate, ovviamente, nelle società private. «Tali soggetti - si legge all’attuale comma 858 figlio del maxiemendamento - a decorrere dall’anno 2025 non possono effettuare spese per l’acquisto di beni e servizi per un importo superiore al valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023, come risultante dai relativi rendiconti o bilanci deliberati».
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