Credito d’imposta pubblicità:
domande ancora in stand-by
Il mancato rifinanziamento della misura agevolativa non consente di presentare, per il periodo d’imposta in corso, le istanze di accesso al bonus istituito dalla “manovra correttiva” del 2017
L’articolo 57-bis del Dl 50/2017 ha previsto un credito di imposta sugli investimenti pubblicitari effettuati dalle imprese, dai lavoratori autonomi e dagli enti non commerciali, sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale, nella misura del 75% del loro valore incrementale, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative (vedi “Un ricco bonus a favore di chi fa investimenti pubblicitari”).
La norma che ha istituito l’agevolazione, pur prevedendo un meccanismo della misura virtualmente “a regime”, ha tuttavia disposto il necessario finanziamento soltanto per il biennio 2017-2018.
Il successivo regolamento di attuazione (Dpcm 90/2018 – vedi “Credito d’imposta pubblicità: le novità del decreto attuativo” e “Credito d’imposta pubblicità: decreto attuativo in Gazzetta”) ha stabilito, tra l’altro, che, per gli anni successivi al 2018, il dipartimento per l’Informazione e l’editoria, “con avviso da pubblicare, entro il quindicesimo giorno antecedente la data di apertura del periodo di presentazione delle domande ...”, comunica le risorse disponibili per la concessione dell’agevolazione, e ha fissato tra il 1° e il 31 marzo di ciascun anno la finestra temporale per la presentazione delle richieste di accesso, ovviamente nel presupposto che, entro quella data, siano disponibili le necessarie risorse.
Il dipartimento per l’Informazione e l’editoria, con un avviso pubblicato oggi sul proprio sito, rende noto che, per il 2019, la misura non è stata ancora rifinanziata e, di conseguenza, non essendo disponibili le necessarie coperture finanziarie, al momento non è possibile presentare le comunicazioni per l’accesso all’agevolazione.