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09 Agosto 2017
Il Sole 24 Ore
Le modifiche per il futuro. Bonus «pieno» su tutti gli addetti dall’anno d’imposta 2017
Meno vincoli sul personale impiegato
Dal 2017 via libera al credito ricerca e sviluppo in misura «piena» per tutte le spese del personale impiegato nelle attività di ricerca, a prescindere dal titolo di studio.
La legge di bilancio 2017 (legge 232/2016) è intervenuta sulla disciplina del credito d’imposta con numerose modifiche volte a potenziare l’istituto. Tra le modifiche più significative va ricordata – oltre alla proroga di un anno dell’incentivo e l’incremento a 20 milioni dell’importo massimo spettante - la fissazione dell’aliquota al 50% per tutte le spese ammissibili e l’eliminazione, nell’ambito del personale addetto all’attività di ricerca e sviluppo, della distinzione tra «personale altamente qualificato» e personale «non altamente qualificato». Dal 2017 rientrano pertanto a pieno titolo nell’agevolazione, anche le spese per il personale «non altamente qualificato» inteso non solo quale personale «tecnico» in senso stretto (tecnici di laboratorio e tecnici ricercatori), ma più in generale come personale che svolge attività connesse con l’attività di ricerca, come ad esempio personale addetto alle prove, ai controlli e ai collaudi (circolare 13/E/2017)
La legge di bilancio 2017 (legge 232/2016) è intervenuta sulla disciplina del credito d’imposta con numerose modifiche volte a potenziare l’istituto. Tra le modifiche più significative va ricordata – oltre alla proroga di un anno dell’incentivo e l’incremento a 20 milioni dell’importo massimo spettante - la fissazione dell’aliquota al 50% per tutte le spese ammissibili e l’eliminazione, nell’ambito del personale addetto all’attività di ricerca e sviluppo, della distinzione tra «personale altamente qualificato» e personale «non altamente qualificato». Dal 2017 rientrano pertanto a pieno titolo nell’agevolazione, anche le spese per il personale «non altamente qualificato» inteso non solo quale personale «tecnico» in senso stretto (tecnici di laboratorio e tecnici ricercatori), ma più in generale come personale che svolge attività connesse con l’attività di ricerca, come ad esempio personale addetto alle prove, ai controlli e ai collaudi (circolare 13/E/2017)