1. L. 208/2015 - LEGGE DI STABILITA’ 2016 - STRUTTURE RICETTIVE TURISTICO-ALBERGHIERE - Ampliato il credito d’imposta
La L. n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) - ai commi 320 e 321 - con la modifica dell’articolo 10 del D.L. n. 83/2014, convertito dalla L. n. 106/2014 (aggiunti i due nuovi commi 2-bi e 2-ter), prevede ora che il credito di imposta del 30% per la riqualificazione degli alberghi sarà riconosciuto anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento della cubatura complessiva, entro i limiti fissati dal Piano Casa.
Entro il 31 marzo 2016, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con proprio decreto dovrà stabilite le disposizioni applicative, con riferimento, in particolare, a:
a) le tipologie di strutture alberghiere ammesse al credito d'imposta;
b) le tipologie di interventi ammessi al beneficio;
c) le procedure per l'ammissione al beneficio, che avviene secondo l'ordine cronologico di presentazione delle relative domande;
d) le soglie massime di spesa ammissibile per singola voce di spesa sostenuta;
e) le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d'imposta (comma 2-bis).
Sempre al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, e per promuovere l’adozione e la diffusione della “progettazione universale” e l’incremento dell’efficienza energetica, la Legge di Stabilità 2016 stabilisce che dovranno essere aggiornati gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo e internazionale (comma 2-ter).
Ricordiamo che alle strutture alberghiere esistenti al 1° gennaio 2012, con almeno 7 camere, compresi alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, è riservato un credito di imposta del 30%, fino a un massimo di 200mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in 3 rate annuali (utilizzabile esclusivamente in compensazione), non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
Le spese agevolabili sono quelle sostenute per: ristrutturazione edilizia; restauro e risanamento conservativo; riqualificazione energetica; eliminazione delle barriere architettoniche; acquisto di mobili, componenti d’arredo, cucine, ecc.
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