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Patent box, il modello per scegliere
il regime di tassazione agevolata
il regime di tassazione agevolata
Dovrà essere utilizzato dai contribuenti per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione in riferimento ai primi due periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014
Approvato, con provvedimento 10 novembre 2015, il modello per la scelta del regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo dei beni immateriali, introdotto dalla Stabilità 2015. Secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 39, della legge 190/2014, “i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, da brevetti industriali, da marchi d’impresa, da disegni e modelli, nonché da processi, formule e informazioni relative ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, non concorrono a formare il reddito complessivo in quanto esclusi per il 50% del relativo ammontare”.
La norma ha demandato le disposizioni attuative del regime a un decreto del ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze. La disciplina, dunque, è diventata operativa con l’approvazione del decreto Mise del 30 luglio scorso, in base al quale l’opzione per il regime “patent box”:
Nel modello trovano spazio i dati anagrafici di chi esercita l’opzione e dell’eventuale rappresentante firmatario, nonché l’impegno alla presentazione telematica da parte dell’intermediario incaricato della trasmissione.
L’invio deve avvenire, direttamente da parte dell’interessato o tramite intermediario abilitato, utilizzando l’apposito software “PATENT_BOX”, che sarà disponibile sul sito dell’Agenzia entro il mese di novembre.
A seguito della ricezione dei dati, l’Agenzia rilascia una ricevuta telematica, che costituisce prova dell’avvenuta comunicazione.
I soggetti incaricati sono tenuti a consegnare al richiedente copia della comunicazione predisposta e copia della ricevuta rilasciata dall’Agenzia.
La norma ha demandato le disposizioni attuative del regime a un decreto del ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze. La disciplina, dunque, è diventata operativa con l’approvazione del decreto Mise del 30 luglio scorso, in base al quale l’opzione per il regime “patent box”:
- è valida per cinque periodi d’imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
- deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate limitatamente ai primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014
- a partire dal terzo periodo, viene espressa nella dichiarazione dei redditi e decorre dal periodo d’imposta cui si riferisce la stessa dichiarazione.
Nel modello trovano spazio i dati anagrafici di chi esercita l’opzione e dell’eventuale rappresentante firmatario, nonché l’impegno alla presentazione telematica da parte dell’intermediario incaricato della trasmissione.
L’invio deve avvenire, direttamente da parte dell’interessato o tramite intermediario abilitato, utilizzando l’apposito software “PATENT_BOX”, che sarà disponibile sul sito dell’Agenzia entro il mese di novembre.
A seguito della ricezione dei dati, l’Agenzia rilascia una ricevuta telematica, che costituisce prova dell’avvenuta comunicazione.
I soggetti incaricati sono tenuti a consegnare al richiedente copia della comunicazione predisposta e copia della ricevuta rilasciata dall’Agenzia.
Patrizia De Juliis
pubblicato Martedì 10 Novembre 2015