(1312) Newsletter Een Marche News n. 2/2015

EEN MARCHE NEWS N. 2/2015

 

 


Fondo di sviluppo e coesione (FSC) Marche 2000/06 e 2007/13 - risorse residue disponibili


Sono ancora disponibili risorse a valere sul bando della Regione Marche in attuazione del Fondo di sviluppo e coesione (FSC) Marche 2000/06 e 2007/13.

Gli interventi prevedono la realizzazione di un pacchetto di azioni integrate e coordinate a sostegno del rilancio e riqualificazione della struttura produttiva della Regione Marche, con ricadute significative sull’occupazione e sullo sviluppo e coesione sociale del territorio nel suo complesso, attraverso aiuti mirati alla creazione di nuove unità produttive, allo sviluppo di quelle esistenti, a progetti di sviluppo sperimentale e alla creazione e sviluppo di nuove imprese innovative con priorità ai territori che hanno subito situazione di crisi aziendali con gravi riflessi sull’occupazione.

Soggetti beneficiari
Micro, piccole e medie imprese, in possesso dei requisiti indicati dalla definizione comunitaria che all’atto della presentazione della domanda, risultino:
- avere l’unità produttiva sede dell’investimento ubicata nel territorio della Regione Marche;
- avere ll’attività economica rientrante tra quelle riportate nell’ALLEGATO 1 del bando;
- nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- in regola rispetto alle disposizioni in materia previdenziale ed assistenziale;
- in regola con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato e de minimis;
- in regola con la normativa ambientale, edilizia, urbanistica, paesaggio, prevenzioni incendi ed antisismica, appalti pubblici;
- in regola con le norme in materia di igiene, salute e di sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Zone ammesse
- Comuni dell’Area di crisi dell’ADP Merloni (ALLEGATO 3 del bando)
- Comuni dell’Area del Piceno (ALLEGATO 4 del bando)
- Tutti i Comuni del territorio della Regione Marche esclusi i comuni dell’Area di crisi dell’ADP Merloni

Tipologie di progetti agevolabili
- Progetti di investimento produttivo
- Progetti di sviluppo sperimentale
- Sostegno alle start up innovative

Incremento occupazionale
Ciascun progetto d’impresa deve prevedere necessariamente, ai fini dell’ammissibilità a contributo, un incremento dell’occupazione secondo il rapporto indicativo di 1 unità/€150.000,00 di investimento.
Eventuali scostamenti dovranno essere opportunamente e tecnicamente motivati. Resta ferma la necessità di garantire almeno n. 1 unità di incremento.

Importo progetti agevolabili
- Progetti di investimento produttivo: tra € 150.000,00 e € 2.000.000,00
- Progetti di sviluppo sperimentale: non superiore a € 500.000,00.
- Sostegno alle start up innovative: tra € 150.000,00 e € 450.000,00.

Spese ammissibili
Variano a seconda della tipologia di progetto presentato e possono comprendere:
- Costi per investimenti in immobilizzazioni materiali;
- Costi per investimenti in immobilizzazioni immateriali;
- Spese relative a progettazioni ingegneristiche inerenti le strutture dei fabbricati e degli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, e servizi di consulenza connessi ai progetti d’investimento;
- Costi per personale e collaboratori impiegato nella realizzazione del progetto;
- Costi necessari all’avvio e funzionamento della nuova impresa innovativa.

Agevolazioni concedibili e intensità di aiuto
I contributi variano in base alla tipologia di progetto/spesa/dimensione aziendale e vanno da un minimo dell’8% ad un massimo del 60%.

Per approfondimenti è possibile consultare il link seguente:

» FSC Marche



Bandi FEP Regione Marche


CONTRIBUTI AI SENSI DELLA MISURA 2.3 del PO FEP 2007/2013 PER LA TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEL PESCE

La misura è volta al miglioramento delle condizioni del settore della trasformazione e della commercializzazione del
prodotto ittico
, inteso come l’insieme delle seguenti operazioni:
- preparazione che alteri l’integrità anatomica dei pesci come l'eviscerazione, la decapitazione, l'affettatura, la sfilettatura, la trituratura, la pelatura, la rifilatura, la sgusciatura, ecc.;
- lavatura, pulitura, calibratura e depurazione dei molluschi bivalvi;
- conservazione, congelamento e confezionamento, compreso il confezionamento sottovuoto o in atmosfera modificata;
- trasformazione, ovvero processi chimici o fisici quali riscaldamento, affumicamento, salatura, disidratazione o marinatura, ecc., di prodotti freschi, refrigerati o congelati, anche associati ad altri alimenti, o una combinazione di vari processi;
- commercializzazione all’ingrosso dei prodotti ittici, detenzione o esposizione per la vendita, la messa in vendita, la consegna o qualsiasi altro modo di commercializzazione nella comunità.

Gli investimenti devono perseguire uno o più dei seguenti obiettivi:
- miglioramento delle condizioni di lavoro;
- miglioramento e monitoraggio delle condizioni di igiene o della qualità dei prodotti;
- produzione di prodotti di alta qualità destinati a nicchie di mercato;
- riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente;
- incentivazione dell’uso delle specie poco diffuse, dei sottoprodotti e degli scarti;
- produzione o commercializzazione di nuovi prodotti, applicazione di nuove tecnologie o sviluppo di metodi di produzione innovativi;
- commercializzazione di prodotti provenienti soprattutto dagli sbarchi e dall’acquacoltura locali;
- promozione dell’occupazione sostenibile nel settore.

Soggetti ammissibili sono le micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura nonché le grandi imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.

Il contributo a fondo perduto è parametrato in base alla dimensione di impresa ed è pari al:
a) 40% per le micro, piccole e medie imprese;
b) 20% per le imprese non rientranti nella definizione di cui alla lettera a), aventi meno di 750 dipendenti o con un volume di affari inferiore a 200 milioni di euro.

Il termine per la presentazione della domanda di agevolazione è il 27 febbraio 2015.


ASSE: 2 MISURA 2.1 - Sottomisura 1 - INVESTIMENTI PRODUTTIVI NEL SETTORE DELL’ACQUACOLTURA

La misura si propone di migliorare le condizioni di lavoro, l’igiene, la salute dell’uomo o degli animali e la qualità dei prodotti, ridurre l’impatto negativo o accentuare gli effetti positivi sull’ambiente.

Gli investimenti devono avere uno o più dei seguenti obiettivi:
- diversificazione verso nuove specie e/o produzione di specie con buone prospettive di mercato;
- applicazione di tecniche di acquacoltura che riducono l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente in modo sostanziale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura;
- sostegno alle tradizionali attività dell’acquacoltura al fine di preservare e sviluppare il tessuto socioeconomico e l’ambiente;
- sostegno per l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
- miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura

Soggetti ammissibili sono le micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura nonché le grandi imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.

Il contributo a fondo perduto è parametrato in base alla dimensione di impresa ed è pari al:
a) 40% per le micro, piccole e medie imprese;
b) 20% per le imprese non rientranti nella definizione di cui alla lettera a), aventi meno di 750 dipendenti o con un volume di affari inferiore a 200 milioni di euro.

Il termine per la presentazione della domanda di agevolazione è il 13 marzo 2015.

Per approfondimenti è possibile consultare il link seguente:

» FEP Marche