Turismo: un bonus digitalizzazione per attivare il Wi-Fi
Importanti modifiche al credito d'imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi: i nuovi vincoli sul servizio Wi-Fi gratuito.
Tra le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 vi sono anche le nuove condizioni per accedere al bonus digitalizzazione previsto per gli esercizi ricettivi dall’art. 9 del DL n. 83/2014 (c.d. Decreto Cultura).
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Credito d’imposta
L’obiettivo dell’incentivo è di sostenere la competitività del settore del turismo, favorendo la digitalizzazione, la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive. A tale scopo verrà concesso un credito d’imposta per i periodi di imposta 2015, 2016 e 2017, pari al 30% dei costi sostenuti per gli investimenti nel Wi-Fi da offrire gratuitamente ai propri clienti, ripartito in tre quote annuali di pari importo e utilizzabile esclusivamente in compensazione.
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Condizioni
La novità riguarda in particolare i vincoli imposti per l’accesso all’agevolazione: la connessione dovrà avere una velocità minima in download di 1 megabit/s. La norma è stata introdotta con il nuovo comma 2-bis dell’art. 16 del Ddl Stabilità che modifica l’art. 9, comma 2, lettera a), D.L. n. 83/2014 subordinando il riconoscimento del credito di imposta per le spese relative ad impianti Wi-Fi alla velocità della Rete, mentre finora non era prevista alcuna condizione.
Spese ammissibili
Il credito d’imposta verrà concesso a fronte di investimenti in:
- impianti Wi-Fi;
- siti web ottimizzati per il sistema mobile;
- programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali, purché in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
- spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
- servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
- strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
- servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente nelle strutture interessate.
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Non rientrano nell’agevolazione, invece, le spese ed i costi relativi all’intermediazione commerciale.