22 nov 2013 00:00:00:000
A RECANATI LA STRATEGIA REGIONALE PER LA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE DEL SISTEMA ECONOMICO MARCHIGIANO NEL QUADRO DI EUROPA 2020.
Oggi al Teatro Persiani di Recanati focus su strategie e priorità per ricerca e innovazione nel prossimo periodo di programmazione 2014 – 2020 dei fondi Ue. Tra le prime cinque Regioni europee, le Marche si stanno infatti dotando di un Piano per la crescita intelligente e sostenibile dei territori, coerente con gli indirizzi comunitari. Una strategia che intende costruire un vantaggio competitivo durevole per il territorio basato sull’innovazione, la capacità di fare rete e di proiettarsi sui mercati internazionali, al fine di riprendere la via della crescita. E’ stato questo il filo conduttore su cui hanno discusso il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini e autorevoli esperti della Commissione europea, del Ministero per lo Sviluppo economico e del mondo accademico – erano presenti tra gli altri, gli assessori regionali al Bilancio, Pietro Marcolini e alla Formazione, Marco Lucchetti, l’onorevole Paolo Petrini, il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, i rettori dell’Università politecnica delle Marche Sauro Longhi e dell’Università di Camerino Flavio Corradini. “Ricerca e innovazione – ha detto Spacca – rappresentano criticità imperdonabili per un’economia, quella marchigiana, fondata sul manifatturiero. Nella nostra regione si investe infatti appena lo 0,7% del Pil in innovazione, la metà della media italiana. Le Marche hanno bisogno di una maggiore capacità di competizione in uno scenario internazionale che si amplia sempre più. E la competizione passa attraverso la dotazione di conoscenze, la capacità di gestione del cambiamento, la ricerca. E’ fondamentale cambiare approccio a questo tema – ha aggiunto – l’innovazione, oggi, è fatta soprattutto individualmente, dalle singole imprese. E’ invece necessario creare modelli strutturati di ricerca, organizzarsi in network di settore. L’incontro di oggi serve proprio a questo, a individuare nuove piste in tema di innovazione, ricerca e sviluppo, gestione del cambiamento. E’ soprattutto su questi asset, che riguardano non solo i prodotti, ma anche la distribuzione, la commercializzazione, la finanza, che dovremo puntare la programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020”. “Tradizionale punto di forza delle Marche – ha detto Giannini - è il sistema industriale manifatturiero diffuso con una spiccata propensione all'export e un sistema della ricerca con alcune punte di eccellenza. Nonostante ciò la spesa in ricerca e sviluppo rispetto al prodotto interno lordo regionale rimane bassa. Dobbiamo dunque orientarci all'innovazione puntando su specializzazioni come home automation, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere. Ambiti dai quali i distretti produttivi possono trarre nuova energia per riprendere a crescere. Su questi filoni dovremo condividere le scelte con categorie economico sociali e operatori della ricerca”. L’evento recanatese – realizzato con il contributo del progetto europeo INNOVage - si è posto come opportunità per ripensare lo sviluppo industriale regionale, tenendo conto delle competenze locali, del potenziale innovativo del territorio, delle opportunità tecnologiche e di mercato globali. Piano regionale su ricerca e innovazione, programmazione delle risorse europee, esempi di best practice regionali – come i cluster “Marche Manufacturing”, “e-Living” e il progetto “Casa Intelligente” - sono stati gli argomenti di approfondimento, al fine di definire una traiettoria di sviluppo del territorio per una crescita intelligente e sostenibile. Nella sala Beniamino Gigli del Teatro, inoltre, è stato allestito un vero e proprio spazio innovazione in cui sono state proposte le opportunità offerte dai progetti Ue Next (Programma IPA) – See Innova (Programma South Est Europe), WIDER (Programma MED), Innovage (Programma Interreg IVC), JADE (7° Programma Quadro di R&S). Con il supporto tecnico di Svim Spa, poi, sono stati realizzati spazi di confronto sui benefici a sostegno della ricerca e dell’innovazione nell’ambito della macroregione adriatico-ionica. Spazio, inoltre, a laboratori formativi dedicati a imprenditori, referenti aziendali, giovani ricercatori, start-uppers, per riflettere sulla rilevanza dell'innovazione nella strategia d'impresa. E’ stato poi organizzato anche un momento di confronto informale dove giovani ricercatori, imprenditori e investitori hanno potuto dialogare per individuare idee creative, esplorandone le potenzialità di business, magari sfruttando voucher dedicati.(f.b.) .
A RECANATI LA STRATEGIA REGIONALE PER LA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE DEL SISTEMA ECONOMICO MARCHIGIANO NEL QUADRO DI EUROPA 2020.
Oggi al Teatro Persiani di Recanati focus su strategie e priorità per ricerca e innovazione nel prossimo periodo di programmazione 2014 – 2020 dei fondi Ue. Tra le prime cinque Regioni europee, le Marche si stanno infatti dotando di un Piano per la crescita intelligente e sostenibile dei territori, coerente con gli indirizzi comunitari. Una strategia che intende costruire un vantaggio competitivo durevole per il territorio basato sull’innovazione, la capacità di fare rete e di proiettarsi sui mercati internazionali, al fine di riprendere la via della crescita. E’ stato questo il filo conduttore su cui hanno discusso il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini e autorevoli esperti della Commissione europea, del Ministero per lo Sviluppo economico e del mondo accademico – erano presenti tra gli altri, gli assessori regionali al Bilancio, Pietro Marcolini e alla Formazione, Marco Lucchetti, l’onorevole Paolo Petrini, il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, i rettori dell’Università politecnica delle Marche Sauro Longhi e dell’Università di Camerino Flavio Corradini. “Ricerca e innovazione – ha detto Spacca – rappresentano criticità imperdonabili per un’economia, quella marchigiana, fondata sul manifatturiero. Nella nostra regione si investe infatti appena lo 0,7% del Pil in innovazione, la metà della media italiana. Le Marche hanno bisogno di una maggiore capacità di competizione in uno scenario internazionale che si amplia sempre più. E la competizione passa attraverso la dotazione di conoscenze, la capacità di gestione del cambiamento, la ricerca. E’ fondamentale cambiare approccio a questo tema – ha aggiunto – l’innovazione, oggi, è fatta soprattutto individualmente, dalle singole imprese. E’ invece necessario creare modelli strutturati di ricerca, organizzarsi in network di settore. L’incontro di oggi serve proprio a questo, a individuare nuove piste in tema di innovazione, ricerca e sviluppo, gestione del cambiamento. E’ soprattutto su questi asset, che riguardano non solo i prodotti, ma anche la distribuzione, la commercializzazione, la finanza, che dovremo puntare la programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020”. “Tradizionale punto di forza delle Marche – ha detto Giannini - è il sistema industriale manifatturiero diffuso con una spiccata propensione all'export e un sistema della ricerca con alcune punte di eccellenza. Nonostante ciò la spesa in ricerca e sviluppo rispetto al prodotto interno lordo regionale rimane bassa. Dobbiamo dunque orientarci all'innovazione puntando su specializzazioni come home automation, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere. Ambiti dai quali i distretti produttivi possono trarre nuova energia per riprendere a crescere. Su questi filoni dovremo condividere le scelte con categorie economico sociali e operatori della ricerca”. L’evento recanatese – realizzato con il contributo del progetto europeo INNOVage - si è posto come opportunità per ripensare lo sviluppo industriale regionale, tenendo conto delle competenze locali, del potenziale innovativo del territorio, delle opportunità tecnologiche e di mercato globali. Piano regionale su ricerca e innovazione, programmazione delle risorse europee, esempi di best practice regionali – come i cluster “Marche Manufacturing”, “e-Living” e il progetto “Casa Intelligente” - sono stati gli argomenti di approfondimento, al fine di definire una traiettoria di sviluppo del territorio per una crescita intelligente e sostenibile. Nella sala Beniamino Gigli del Teatro, inoltre, è stato allestito un vero e proprio spazio innovazione in cui sono state proposte le opportunità offerte dai progetti Ue Next (Programma IPA) – See Innova (Programma South Est Europe), WIDER (Programma MED), Innovage (Programma Interreg IVC), JADE (7° Programma Quadro di R&S). Con il supporto tecnico di Svim Spa, poi, sono stati realizzati spazi di confronto sui benefici a sostegno della ricerca e dell’innovazione nell’ambito della macroregione adriatico-ionica. Spazio, inoltre, a laboratori formativi dedicati a imprenditori, referenti aziendali, giovani ricercatori, start-uppers, per riflettere sulla rilevanza dell'innovazione nella strategia d'impresa. E’ stato poi organizzato anche un momento di confronto informale dove giovani ricercatori, imprenditori e investitori hanno potuto dialogare per individuare idee creative, esplorandone le potenzialità di business, magari sfruttando voucher dedicati.(f.b.) .