(678) Incentivi PMI: la mappa delle agevolazioni contenute nel Decreto Fare e Lavoro (Fonte: www.pmi.it - 16/09/2013)

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Incentivi PMI: la mappa delle agevolazioni

Guida alle norme del Decreto Fare e Lavoro che prevedono incentivi e finanziamenti per le PMI: garanzie sul credito, investimenti, assunzioni, srl a un euro, start-up innovative, bando Smart and Start.

- 16 settembre 2013

 

Incentivi PMI: la Guida

 

Guida alle misure previste dai provvedimenti del governo Letta – Decreto Fare e Decreto Lavoro – a favore del sistema delle piccole e medie imprese: rafforzamento del Fondo di Garanzia per le PMI, nuovi finanziamenti per gli investimenti produttivi, incentivi ad autoimpirenditorialità, innovazione, ricerca e sviluppo, in attesa che la prossima Legge di Stabilità le integri con possibili soluzioni per la riduzione del costo del lavoro ed il  superamento del SISTRI.

Fondo di Garanzia

Articolo 1 del Decreto Fare (Dl 69/2013, convertito con la legge 98/2013): incrementata all’80% la garanzia diretta del Fondo PMI per operazioni di «anticipazione di credito, senza  cessione  dello stesso, verso imprese che vantano crediti nei confronti di  pubbliche amministrazioni», operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, operazioni verso imprese ubicate in aree di crisi (per le operazioni fino a 500mila euro la copertura è del 50%). Estensione della copertura anche ai professionisti. Sono infine previste la semplificazione delle procedure e delle modalità di presentazione delle richieste «attraverso un maggior ricorso a modalità telematiche».

 

Finanziamento investimenti 

Articolo 2 del Decreto Fare: finanziamenti e contributi a tasso agevolato per micro imprese e PMI che investono, «anche attraverso operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo» compresi «gli investimenti in hardware, in software e in tecnologie digitali». Sono finanziamenti quinquennali concessi dalle banche, da erogare entro dicembre 2016 (massimo 2 milioni di euro per ogni azienda). Ai beneficiari, un contributo del Ministero come agevolazione sugli interessi. Modalità e requisti arriveranno con apposito decreto del MiSE.

Incentivi autoimprenditorialità

Articolo 3, comma del Decreto Lavoro (Dl 76/2013 convertito con la legge 99/2013). In arrivo 80 milioni in 3 anni per sostenere autoimprenditorialità e autoimpiego nel Mezzogiorno. I fondi sono così suddivisi: 26 milioni per il 2013, altrettanti per il 2014 e 28 milioni per il 2015. Il sostegno va alle iniziative previste dal Dlgs 185/2000: nuove imprese o ampliamento di imprese giovanili già esistenti, l’autimpiego riguarda invece forme di lavoro autonomo, e comprende anche il franchising.

Assunzioni agevolate

Articolo 1 del Dl Lavoro: per tutte le imprese che assumono giovani, con particolare riguardo a quelle del Mezzogiorno, è previsto un incentivo (un terzo della retribuzione lorda ai fini previdenizali, per 18 mesi, fino a un massimo di 650 euro al mese) per chi assume giovani fino a 29 anni senza impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi oppure privi di un diploma superiore o professionale. Destinate invece alle PMi saranno le linee Guida sul contratto di apprendistato professionalizzante che la Conferenza Stato regioni è tenuta a mettere a punto entro il prossimo 30 settembre.

Incentivi Smart and Start

Questo è un bando di Invitalia per er le imprese del Mezzogiorno, attivo dallo scorso 4 settembre: ci sono 190 milioni di euro divisi in due segmenti. Le agevolazioni Smart sono contributi a fondo perdute per corpire i costi di gestione dei primi anni dell’impresa, gli incentivi Start, sempre a fondo perduto, riguarda gli investimenti.

Srl a un euro

Semplificazione nel Dl Lavoro, che elimina la barriera dei 35 anni di età per aprire le nuove srl a un euro. In pratica, sono state abolite le srl a capitale ridotto, che confluiscono nelle srl semplificate, aperte agli impirenditori di tutte le età. Sono state di conseguenza semplificate altre norme relative alle srl a un euro. Quanto alle start up innovative, introdotte con il decreto crescita bis del 2012, la novità più importante (prevista sempre dal Dl lavoro), consente l’ingresso di società di capitale fin dall’inizio.

 

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