Aiuti di Stato: sulla riforma,
lavori in corso d’opera
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Risale al 17 luglio la terza consultazione pubblica sul regolamento "de minimis" lanciata dalla Commissione
La Commissione europea, con la comunicazione dell'8 maggio 2012 “Modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE”, ha avviato un processo di riforma complessiva del sistema di controllo degli aiuti di Stato (c.d. "SAM", State Aid Modernisation). La comunicazione illustra le motivazioni e gli obiettivi sottesi all'ambizioso progetto e delinea tutta una serie di azioni da porre in essere in stretta collaborazione con gli Stati membri per il miglioramento della politica dell’Unione europea.
Il progetto e le fondamenta
Le linee guida del progetto di modernizzazione si possono così riassumere: promozione di una crescita sostenibile e miglioramento della qualità della spesa pubblica in un mercato interno dinamico e competitivo; applicazione di una normativa più razionale, sia a livello comunitario che a livello nazionale; riforma e semplificazione delle procedure, con l'obiettivo di arrivare a decisioni in tempi più rapidi.
Il progetto di riforma e le proposte della Commissione
Nell'ambito del pacchetto di riforma, le proposte della Commissione prevedono:
La terza consultazione pubblica lanciata dalla Commissione
Il processo di riforma è tuttora in corso e, nell'ultimo periodo, si stanno sempre più definendo i vari aspetti della modernizzazione in atto. Volendo fare il punto della situazione, guardando in particolare agli ultimi eventi di luglio, si fa presente che la Commissione ha recentemente aperto la terza consultazione pubblica (17 luglio 2013) sulla revisione del regolamento (CE) N. 1998/2006, comunemente indicato come Regolamento "de minimis". Il regolamento “de minimis” riguarda quegli aiuti che, avendo un importo inferiore a un determinato ammontare, e, in presenza di determinate condizioni, non costituiscono aiuti di Stato secondo le norme UE, perché non incidono sulla concorrenza e sugli scambi all'interno del mercato domestico.
La Commissione, per predisporre la revisione del regolamento “de minimis”, ha invitato le altre istituzioni, gli Stati membri e le parti interessate a fornire input e osservazioni utili a riguardo. Una prima consultazione nella forma di un questionario si è svolta tra il 13 luglio e il 5 ottobre 2012. Una seconda consultazione è stata aperta dal 20 marzo al 15 maggio 2013 e ha raccolto le opinioni degli Stati membri e le parti interessate su una prima bozza di testo del regolamento. Proprio in questi ultimi giorni, è stata lanciata l'attuale terza consultazione (aperta a partire dal 17 luglio 2013) che mira a raccogliere opinioni sulla seconda bozza del nuovo regolamento de minimis, che sostituirà il regolamento 1998/2006. Le linee direttrici del progetto di revisione mirano a semplificare e chiarire i criteri e le condizioni di applicazione della disciplina, mantenendo l'attuale massimale di 200mila euro in tre anni. Il progetto di revisione propone inoltre l'introduzione di un registro degli aiuti “de minimis” quale indispensabile strumento di controllo da parte degli Stati. E' previsto che il registro sia istituito attraverso un processo graduale e pertanto viene concesso agli Stati membri un ampio periodo transitorio per la raccolta dei dati sull'utilizzo degli aiuti al fine di garantire che il tetto massimo sia rispettato. Per una maggiore certezza giuridica, viene infine semplificata la definizione di "impresa".
Scadenza del termine per presentare le osservazioni
Il termine per la presentazione delle osservazioni è il 9 settembre 2013. Sulla base delle risultanze della consultazione pubblica, la Commissione dovrebbe adottare il nuovo regolamento alla fine del 2013 (il testo del progetto di revisione è consultabile sul sito della Commissione).
Le ultime novità dal fronte della Commissione
Nel frattempo, il 22 luglio 2013, il Consiglio dei ministri dell'Unione europea (sulla base delle proposte della Commissione del dicembre 2012) ha formalmente adottato due regolamenti riguardanti, rispettivamente, la revisione della disciplina delle esenzioni in materia di aiuti di Stato (c.d. Enabling Regulation) e la revisione delle norme procedurali (c.d. Procedural Regulation). Le nuove regole entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il regolamento di abilitazione
In particolare, il regolamento di abilitazione adottato dal Consiglio, introduce nuove categorie di aiuti che la Commissione può decidere di esentare dall'obbligo di notifica preventiva (c.d. "esenzioni per categoria"). Le nuove categorie comprendono, tra gli altri, gli aiuti per l'innovazione, la cultura, le catastrofi naturali, lo sport, le infrastrutture multifunzionali, le infrastrutture relative alla banda larga, gli aiuti a finalità sociale per promuovere il trasporto verso le regioni ultraperiferiche, ecc. Si tratta di settori in cui la Commissione ha acquisito una solida esperienza (attraverso l'analisi di una vasta casistica negli anni) e che hanno un limitato il potere di distorsione della concorrenza.
L'adozione del regolamento di abilitazione da parte del Consiglio costituisce, dunque, la base giuridica per le esenzioni di tutta una serie di nuove categorie, l'obiettivo è ridurre la burocrazia, velocizzare l'analisi dei casi e consentire alla Commissione di concentrarsi sui casi più complessi e importanti. La Commissione dovrà ora delineare i criteri e le condizioni secondo cui gli aiuti in queste nuove categorie possono essere esentati dall'obbligo di notifica.
Nuova consultazione e nuova scadenza
A tal proposito, proprio a seguito dell'adozione del regolamento di abilitazione, la Commissione ha aperto una consultazione pubblica sulle categorie supplementari autorizzate, in vista della revisione del regolamento generale di esenzione per categoria (c.d. "GBER" General Block Exemption Regulation). La consultazione, aperta il 24 luglio scorso e che si protrarrà sino al 10 settembre 2013, segue una precedente consultazione, tenutasi a maggio 2013, che ha avuto luogo prima dell'adozione del regolamento di abilitazione del Consiglio e che quindi non copriva le ulteriori categorie ora proposte.
Il regolamento di esenzione
Il regolamento generale di esenzione stabilisce le condizioni alle quali le categorie di aiuti di Stato possono essere esentati dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione. Alla luce delle osservazioni che saranno raccolte nel corso delle due consultazioni, la Commissione elaborerà una proposta sulla revisione del regolamento generale di esenzione, su cui le parti interessate saranno nuovamente consultate a fine 2013.
Nel frattempo, è stato proposto un prolungamento della validità del regolamento generale di esenzione corrente fino al 30 giugno 2014.
Il regolamento di procedura
Un ultimo accenno va fatto anche al regolamento di procedura. Come sopra evidenziato, infatti, parallelamente al regolamento di abilitazione, il Consiglio dei Ministri dell'UE ha adottato anche il regolamento di procedura, Regolamento (UE) N. 734/2013 del 22 luglio 2013, che modifica il regolamento (CE) n. 659/1999 recante modalità di applicazione dell’articolo 93 del trattato CE e che definisce in dettaglio le regole procedurali che disciplinano l'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in materia di aiuti di Stato; dal 1999 queste regole sono state applicate fino ad oggi senza alcuna modifica di rilievo.
I punti di rilievo della riforma
La recente riforma rappresenta senza dubbio uno degli elementi principali del pacchetto sulla modernizzazione degli aiuti di Stato. Tra i punti di rilievo: l'obiettivo di assicurare alla Commissione di ricevere tempestivamente tutte le informazioni necessarie per esaminare le denunce. Nuovi strumenti per la raccolta di informazioni direttamente dagli operatori sul mercato e una particolare disciplina per lo svolgimento di indagini per settori economici e per strumenti di aiuto. L'obiettivo è ridurre in modo significativo la durata delle indagini e, nel contempo, di assicurare alla Commissione di ottenere tutte le informazioni necessarie per adottare decisioni ben motivate
Particolare rilievo viene, inoltre, dato alla cooperazione con i giudici nazionali, per assicurare una coerente applicazione delle norme sugli aiuti di Stato nei vari Stati membri, come pure l'efficienza e l'efficacia del controllo degli aiuti.
Il progetto e le fondamenta
Le linee guida del progetto di modernizzazione si possono così riassumere: promozione di una crescita sostenibile e miglioramento della qualità della spesa pubblica in un mercato interno dinamico e competitivo; applicazione di una normativa più razionale, sia a livello comunitario che a livello nazionale; riforma e semplificazione delle procedure, con l'obiettivo di arrivare a decisioni in tempi più rapidi.
Il progetto di riforma e le proposte della Commissione
Nell'ambito del pacchetto di riforma, le proposte della Commissione prevedono:
- la revisione, semplificazione e il consolidamento delle linee guida sugli aiuti di Stato in materia di aiuti regionali, ricerca, sviluppo e innovazione, aiuto ambientale, capitale di rischio R&S&I, banda larga, ecc.
- la modifica del regolamento "de minimis", un nuovo regolamento di abilitazione, un nuovo regolamento generale di esenzione, la modifica del regolamento di procedura.
La terza consultazione pubblica lanciata dalla Commissione
Il processo di riforma è tuttora in corso e, nell'ultimo periodo, si stanno sempre più definendo i vari aspetti della modernizzazione in atto. Volendo fare il punto della situazione, guardando in particolare agli ultimi eventi di luglio, si fa presente che la Commissione ha recentemente aperto la terza consultazione pubblica (17 luglio 2013) sulla revisione del regolamento (CE) N. 1998/2006, comunemente indicato come Regolamento "de minimis". Il regolamento “de minimis” riguarda quegli aiuti che, avendo un importo inferiore a un determinato ammontare, e, in presenza di determinate condizioni, non costituiscono aiuti di Stato secondo le norme UE, perché non incidono sulla concorrenza e sugli scambi all'interno del mercato domestico.
La Commissione, per predisporre la revisione del regolamento “de minimis”, ha invitato le altre istituzioni, gli Stati membri e le parti interessate a fornire input e osservazioni utili a riguardo. Una prima consultazione nella forma di un questionario si è svolta tra il 13 luglio e il 5 ottobre 2012. Una seconda consultazione è stata aperta dal 20 marzo al 15 maggio 2013 e ha raccolto le opinioni degli Stati membri e le parti interessate su una prima bozza di testo del regolamento. Proprio in questi ultimi giorni, è stata lanciata l'attuale terza consultazione (aperta a partire dal 17 luglio 2013) che mira a raccogliere opinioni sulla seconda bozza del nuovo regolamento de minimis, che sostituirà il regolamento 1998/2006. Le linee direttrici del progetto di revisione mirano a semplificare e chiarire i criteri e le condizioni di applicazione della disciplina, mantenendo l'attuale massimale di 200mila euro in tre anni. Il progetto di revisione propone inoltre l'introduzione di un registro degli aiuti “de minimis” quale indispensabile strumento di controllo da parte degli Stati. E' previsto che il registro sia istituito attraverso un processo graduale e pertanto viene concesso agli Stati membri un ampio periodo transitorio per la raccolta dei dati sull'utilizzo degli aiuti al fine di garantire che il tetto massimo sia rispettato. Per una maggiore certezza giuridica, viene infine semplificata la definizione di "impresa".
Scadenza del termine per presentare le osservazioni
Il termine per la presentazione delle osservazioni è il 9 settembre 2013. Sulla base delle risultanze della consultazione pubblica, la Commissione dovrebbe adottare il nuovo regolamento alla fine del 2013 (il testo del progetto di revisione è consultabile sul sito della Commissione).
Le ultime novità dal fronte della Commissione
Nel frattempo, il 22 luglio 2013, il Consiglio dei ministri dell'Unione europea (sulla base delle proposte della Commissione del dicembre 2012) ha formalmente adottato due regolamenti riguardanti, rispettivamente, la revisione della disciplina delle esenzioni in materia di aiuti di Stato (c.d. Enabling Regulation) e la revisione delle norme procedurali (c.d. Procedural Regulation). Le nuove regole entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il regolamento di abilitazione
In particolare, il regolamento di abilitazione adottato dal Consiglio, introduce nuove categorie di aiuti che la Commissione può decidere di esentare dall'obbligo di notifica preventiva (c.d. "esenzioni per categoria"). Le nuove categorie comprendono, tra gli altri, gli aiuti per l'innovazione, la cultura, le catastrofi naturali, lo sport, le infrastrutture multifunzionali, le infrastrutture relative alla banda larga, gli aiuti a finalità sociale per promuovere il trasporto verso le regioni ultraperiferiche, ecc. Si tratta di settori in cui la Commissione ha acquisito una solida esperienza (attraverso l'analisi di una vasta casistica negli anni) e che hanno un limitato il potere di distorsione della concorrenza.
L'adozione del regolamento di abilitazione da parte del Consiglio costituisce, dunque, la base giuridica per le esenzioni di tutta una serie di nuove categorie, l'obiettivo è ridurre la burocrazia, velocizzare l'analisi dei casi e consentire alla Commissione di concentrarsi sui casi più complessi e importanti. La Commissione dovrà ora delineare i criteri e le condizioni secondo cui gli aiuti in queste nuove categorie possono essere esentati dall'obbligo di notifica.
Nuova consultazione e nuova scadenza
A tal proposito, proprio a seguito dell'adozione del regolamento di abilitazione, la Commissione ha aperto una consultazione pubblica sulle categorie supplementari autorizzate, in vista della revisione del regolamento generale di esenzione per categoria (c.d. "GBER" General Block Exemption Regulation). La consultazione, aperta il 24 luglio scorso e che si protrarrà sino al 10 settembre 2013, segue una precedente consultazione, tenutasi a maggio 2013, che ha avuto luogo prima dell'adozione del regolamento di abilitazione del Consiglio e che quindi non copriva le ulteriori categorie ora proposte.
Il regolamento di esenzione
Il regolamento generale di esenzione stabilisce le condizioni alle quali le categorie di aiuti di Stato possono essere esentati dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione. Alla luce delle osservazioni che saranno raccolte nel corso delle due consultazioni, la Commissione elaborerà una proposta sulla revisione del regolamento generale di esenzione, su cui le parti interessate saranno nuovamente consultate a fine 2013.
Nel frattempo, è stato proposto un prolungamento della validità del regolamento generale di esenzione corrente fino al 30 giugno 2014.
Il regolamento di procedura
Un ultimo accenno va fatto anche al regolamento di procedura. Come sopra evidenziato, infatti, parallelamente al regolamento di abilitazione, il Consiglio dei Ministri dell'UE ha adottato anche il regolamento di procedura, Regolamento (UE) N. 734/2013 del 22 luglio 2013, che modifica il regolamento (CE) n. 659/1999 recante modalità di applicazione dell’articolo 93 del trattato CE e che definisce in dettaglio le regole procedurali che disciplinano l'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in materia di aiuti di Stato; dal 1999 queste regole sono state applicate fino ad oggi senza alcuna modifica di rilievo.
I punti di rilievo della riforma
La recente riforma rappresenta senza dubbio uno degli elementi principali del pacchetto sulla modernizzazione degli aiuti di Stato. Tra i punti di rilievo: l'obiettivo di assicurare alla Commissione di ricevere tempestivamente tutte le informazioni necessarie per esaminare le denunce. Nuovi strumenti per la raccolta di informazioni direttamente dagli operatori sul mercato e una particolare disciplina per lo svolgimento di indagini per settori economici e per strumenti di aiuto. L'obiettivo è ridurre in modo significativo la durata delle indagini e, nel contempo, di assicurare alla Commissione di ottenere tutte le informazioni necessarie per adottare decisioni ben motivate
Particolare rilievo viene, inoltre, dato alla cooperazione con i giudici nazionali, per assicurare una coerente applicazione delle norme sugli aiuti di Stato nei vari Stati membri, come pure l'efficienza e l'efficacia del controllo degli aiuti.
Stella Torraco
pubblicato Lunedì 5 Agosto 2013