Per le imprese con DURC irregolare a causa del ritardato pagamento di crediti vantati con la PA, è entrata in vigore l’agevolazione che consente di retrodatare i requisiti necessari per ottenere il rimborso spettante:
Nella legge di conversione del decreto sui debiti PA è stato confermato l’emendamento introdotto alla Camera (comma 11-ter dell’articolo 6), come si evince dal testo finale della legge, in Gazzetta Ufficiale n.132 del 7 giugno 2013 (leggi i dettagli).
Per avere diritto al saldo dei debiti pregressi maturati nei loro confronti dalla Pubblica Amministrazione, infatti, le imprese dovrebbero vantare una regolarità contributiva spesso mancante proprio per le difficoltà ingenerate dal ritardato pagamento.
Ora, la regolarità del DURC sarà verificata non più alla data di richiesta del rimborso ma retrodatata alla data di emissione della fattura o della richiesta di pagamento. In caso di DURC irregolare:
- successivo alla richiesta, il diritto al rimborso resta immutato.
- precedente alla richiesta, scatta la compensazione tra credito vantato e debito con istituti di previdenza e assistenza (INAIL, INPS, Cassa Edile) per mettersi in regola con il DURC.
=> Leggi i dettagli nella Legge sui Debiti PA
Sempre in materia di DURC e debiti PA, il decreto sulla Spending Review 52/2012 – convertito con la legge 94/2012, prevedeva (articolo 13 bis comma 5) – prevede il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva a imprese con «crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati» (leggi qui).
Per quanto manchi ancora il decreto attuativo (imminente, secondo le dichiarazioni del ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato), una pronuncia del TAR Puglia (ordinanza 677/2012) sentenzia che la norma è da considerarsi comunque operativa (vai la sentenza).