18 lug 2012 00:00:00:000
SMART CITIES & COMMUNITIES – PER SUPERARE IL GAP IL PRESIDENTE SPACCA CHIEDE AL MINISTRO PROFUMO UN CENTRO DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LE MARCHE..
“La Regione Marche aderisce alla Strategia di Europa 2020 e Horizon 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, fondata in particolare sulla ‘Unione dell'innovazione’. Vantiamo le migliori università a livello nazionale, imprese e istituzioni che operano nell’eccellenza, ma gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo sia nel settore pubblico che privato sono stati finora carenti. Occorre quindi lavorare tutti insieme superando gli egoismi di parte per trovare una progettualità condivisa che ci aiuti a colmare il gap strutturale che ci zavorra nella competitività e a curare questa sorta di schizofrenia che ci vede come la regione più manifatturiera d’Italia, ma ancora troppo debole sul fronte dell’innovazione. Il fine è migliorare le condizioni generali e l'accesso ai finanziamenti per la ricerca, facendo in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi in grado di stimolare la crescita e l'occupazione di qualità soprattutto dei giovani”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Gian Mario Spacca questa mattina a Camerino per la presentazione del bando nazionale “Smart cities & communities” insieme al ministro dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo. “Nel 2010 – ha detto ancora Spacca - a favore della ricerca e dello sviluppo è stato destinato 1,2 % del Pil nazionale e lo 0,7 di quello regionale contro una media europea dell’1,9 (2,8 Germania e 2,3 Francia), una media Ocse del 2,4 e una media Usa del 2,9. Questi dati hanno inciso sulla produttività del nostro sistema che negli ultimi dieci anni è sempre stato inferiore alla media dei Paesi Euro e Ocse. Ancor più preoccupanti i dati delle attività private che hanno riversato alla ricerca lo 0,3 a livello regionale e lo 0,5 a livello nazionale. La conseguenza è la mancata crescita del Paese. Per questo la Regione Marche ha deciso di fare un balzo in avanti con una serie di interventi a favore della ricerca, dello sviluppo, dell’innovazione e trasferimento tecnologico per dare nuovo slancio alla competitività”. Nel periodo 2008-2011 sono stati stanziati 583 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 141 milioni di euro di incentivi per un totale di 1.618 progetti finanziati. Tra i nuovi progetti regionali di “smart specialisation” vanno ricordati la casa intelligente per la longevità attiva; il social housing; il cluster tecnologico Ambient Assisted Living; cloud Marche; le collaborazioni in atto con INFN, CERN, ISSNA, l’agenda digitale Marche. Questa mattina inoltre, il presidente Spacca ha lanciato un appello al ministro Profumo sottolineando che le Marche sono l’unica regione italiana a non avere un Centro di ricerca e innovazione. “Le convenzioni in atto con i più prestigiosi istituti internazionali non sono più sufficienti – ha sottolineato – E’ necessario un motore più forte e radicato, un centro di ricerca partecipato dalle Università”. L’obiettivo, in tema di “smart communities”, considerando che nelle Marche solo 20 Comuni su 237 superano i 15mila abitanti, è un ecosistema completo su base regionale, che rispetti competenze e capacità dei soggetti coinvolti per il miglioramento continuo dell’amministrazione regionale valorizzando eccellenze, promuovendo il riuso di soluzioni, finanziando progetti a rete, tracciando percorsi normativi e tecnici per l’adozione di standard comuni, programmando interventi in ottica unitaria, scegliendo strategie di sintesi per rafforzare coesione e politiche integrate di pubblica amministrazione e territorio inteso come imprese, università e centri di ricerca e trasferimento tecnologico. “Marche ecommunity” tende a fungere da catalizzatore tra i diversi soggetti creando un potenziale bacino di utenti consapevoli dei reali vantaggi del modello di lavoro a rete che vedrà su MCloud la piattaforma abilitante. Altrettanto importante è la formazione. Con l’accordo tra Regione Marche e Miur del marzo scorso è stata attivata una collaborazione strategica per iniziative congiunte volte a promuovere, agevolare e sostenere attività di ricerca e sviluppo, attraverso partnership pubblico-private anche a valenza transnazionale, capaci di attrarre nuovi investimenti e giovani talenti . Gli strumenti operativi nazionali sono il bando per cluster tecnologici e il bando per smart cities and communities, presentato oggi, che hanno come finalità lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e modelli innovativi finalizzati a risolvere problemi su scala urbana, metropolitana e più in generale territoriale nei settori della sanità, dei trasporti, dei servizi sociali, dell’ambiente, dell’energia, dei rifiuti, della rete servizi dei Comuni. .
SMART CITIES & COMMUNITIES – PER SUPERARE IL GAP IL PRESIDENTE SPACCA CHIEDE AL MINISTRO PROFUMO UN CENTRO DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LE MARCHE..
“La Regione Marche aderisce alla Strategia di Europa 2020 e Horizon 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, fondata in particolare sulla ‘Unione dell'innovazione’. Vantiamo le migliori università a livello nazionale, imprese e istituzioni che operano nell’eccellenza, ma gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo sia nel settore pubblico che privato sono stati finora carenti. Occorre quindi lavorare tutti insieme superando gli egoismi di parte per trovare una progettualità condivisa che ci aiuti a colmare il gap strutturale che ci zavorra nella competitività e a curare questa sorta di schizofrenia che ci vede come la regione più manifatturiera d’Italia, ma ancora troppo debole sul fronte dell’innovazione. Il fine è migliorare le condizioni generali e l'accesso ai finanziamenti per la ricerca, facendo in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi in grado di stimolare la crescita e l'occupazione di qualità soprattutto dei giovani”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Gian Mario Spacca questa mattina a Camerino per la presentazione del bando nazionale “Smart cities & communities” insieme al ministro dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo. “Nel 2010 – ha detto ancora Spacca - a favore della ricerca e dello sviluppo è stato destinato 1,2 % del Pil nazionale e lo 0,7 di quello regionale contro una media europea dell’1,9 (2,8 Germania e 2,3 Francia), una media Ocse del 2,4 e una media Usa del 2,9. Questi dati hanno inciso sulla produttività del nostro sistema che negli ultimi dieci anni è sempre stato inferiore alla media dei Paesi Euro e Ocse. Ancor più preoccupanti i dati delle attività private che hanno riversato alla ricerca lo 0,3 a livello regionale e lo 0,5 a livello nazionale. La conseguenza è la mancata crescita del Paese. Per questo la Regione Marche ha deciso di fare un balzo in avanti con una serie di interventi a favore della ricerca, dello sviluppo, dell’innovazione e trasferimento tecnologico per dare nuovo slancio alla competitività”. Nel periodo 2008-2011 sono stati stanziati 583 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 141 milioni di euro di incentivi per un totale di 1.618 progetti finanziati. Tra i nuovi progetti regionali di “smart specialisation” vanno ricordati la casa intelligente per la longevità attiva; il social housing; il cluster tecnologico Ambient Assisted Living; cloud Marche; le collaborazioni in atto con INFN, CERN, ISSNA, l’agenda digitale Marche. Questa mattina inoltre, il presidente Spacca ha lanciato un appello al ministro Profumo sottolineando che le Marche sono l’unica regione italiana a non avere un Centro di ricerca e innovazione. “Le convenzioni in atto con i più prestigiosi istituti internazionali non sono più sufficienti – ha sottolineato – E’ necessario un motore più forte e radicato, un centro di ricerca partecipato dalle Università”. L’obiettivo, in tema di “smart communities”, considerando che nelle Marche solo 20 Comuni su 237 superano i 15mila abitanti, è un ecosistema completo su base regionale, che rispetti competenze e capacità dei soggetti coinvolti per il miglioramento continuo dell’amministrazione regionale valorizzando eccellenze, promuovendo il riuso di soluzioni, finanziando progetti a rete, tracciando percorsi normativi e tecnici per l’adozione di standard comuni, programmando interventi in ottica unitaria, scegliendo strategie di sintesi per rafforzare coesione e politiche integrate di pubblica amministrazione e territorio inteso come imprese, università e centri di ricerca e trasferimento tecnologico. “Marche ecommunity” tende a fungere da catalizzatore tra i diversi soggetti creando un potenziale bacino di utenti consapevoli dei reali vantaggi del modello di lavoro a rete che vedrà su MCloud la piattaforma abilitante. Altrettanto importante è la formazione. Con l’accordo tra Regione Marche e Miur del marzo scorso è stata attivata una collaborazione strategica per iniziative congiunte volte a promuovere, agevolare e sostenere attività di ricerca e sviluppo, attraverso partnership pubblico-private anche a valenza transnazionale, capaci di attrarre nuovi investimenti e giovani talenti . Gli strumenti operativi nazionali sono il bando per cluster tecnologici e il bando per smart cities and communities, presentato oggi, che hanno come finalità lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e modelli innovativi finalizzati a risolvere problemi su scala urbana, metropolitana e più in generale territoriale nei settori della sanità, dei trasporti, dei servizi sociali, dell’ambiente, dell’energia, dei rifiuti, della rete servizi dei Comuni. .
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