DL Sviluppo: addio sgravi per assunzioni e innovazione al Sud
Nel Decreto Sviluppo scompaiono agevolazioni per le imprese del Sud: dai fondi FIT al credito d'imposta per assunzioni a tempo indeterminato, revocato anche alle imprese che delocalizzano.
Cattive notizie per le imprese del Sud a margine della discussione degli emendamenti al Decreto Sviluppo: il Mezzogiorno è stato rimosso dalle priorità del Fondo Innovazione Tecnologica (FIT), in conseguenza ad un emendamento presentato dalla Lega Nord e approvato dalle Commissioni Attività produttive e Finanze della Camera.
Si tratta dell’articolo 23 del Decreto Sviluppo che trasforma il FIT in Fondo per la crescita sostenibile: l’emendamento leghista lo modifica eliminando la dicitura “in particolare nel Mezzogiorno”.
Ma le cattive notizie per il Sud non sono finite: respinto l’emendamento del Pd che avrebbe concesso agevolazioni sotto forma di credito d’imposta per assunzioni a tempo indeterminato al Sud.
In sostanza la proposta presentata da Sergio D’Antoni (Pd) era di dividere in parti uguali i fondi per il credito di imposta a ricerca scientifica e regioni del Sud. Emendamento che poi il Pd ha ritirato, per evitare l’imminente bocciatura che avrebbe inficiato la possibilità di ripresentarlo in Aula.
L’altra novità, facente capo sempre ad un emendamento della Lega al decreto Sviluppo, riguarda i motivi che causano la perdita del diritto al credito di imposta del 35%, concesso fino a un massimo di 200mila euro l’anno in caso di assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato (ricercatori): per volere della Lega, alle imprese che delocalizzano all’estero riducendo la produzione in Italia nei tre anni successivi al periodo d’imposta in cui si è usufruito del beneficio, questo verrà revocato.