Transizione 5.0 prorogata, ma con incentivi ridotti
Il Sole 24 Ore – 17 dicembre 2025 – Carmine Fotina
- Il piano Transizione 5.0 viene prorogato fino al 30 settembre 2028 tramite un emendamento alla legge di bilancio.
- L’iperammortamento è esteso nel tempo, ma in forma ridimensionata rispetto alle previsioni iniziali.
- Vengono eliminate le supermaggiorazioni previste per gli investimenti legati alla transizione ecologica.
- Le nuove aliquote di maggiorazione del costo dei beni strumentali sono:
- 180% fino a 2,5 milioni di euro;
- 100% oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
- 50% oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro.
- I beni agevolabili devono essere prodotti nell’Unione europea o in un Paese dello Spazio economico europeo.
- L’entrata in vigore dell’agevolazione slitterà oltre il 1° gennaio 2026, in attesa del decreto attuativo.
- Il decreto dovrà definire procedure di accesso, comunicazioni e certificazioni richieste alle imprese.
- Con l’eliminazione delle maggiorazioni green decadono anche le autocertificazioni sui risparmi energetici.
- La manovra aggiorna direttamente l’elenco dei beni agevolabili, riformulando gli allegati del piano Industria 4.0.
- Restano esclusi dall’agevolazione computer, notebook, tablet, stampanti, scanner e periferiche d’ufficio.
- Persistono dubbi sulla copertura finanziaria per le imprese rimaste escluse dai crediti d’imposta 4.0 e 5.0 per esaurimento dei fondi.
- Lo stanziamento previsto è di 1,3 miliardi di euro, ma la norma fa riferimento esplicito solo a Transizione 4.0.
- Le stime sugli investimenti eccedenti i plafond indicano importi superiori alle risorse disponibili.
- Mancano dati ufficiali sul numero di imprese che hanno optato tra i due diversi crediti d’imposta.
L'ARTICOLO È STATO CARICATO NELL'AREA RISERVATA ALLO STUDIO.


