4996 - Maxi ammortamenti per investimenti con tetto a 20 milioni (IL SOLE 24 ORE – 21 ottobre 2025)

IL SOLE 24 ORE – 21 ottobre 2025
Maxi ammortamenti per investimenti con tetto a 20 milioni
di Carmine Fotina

Sintesi

La Legge di Bilancio 2026 introduce un nuovo pacchetto di incentivi agli investimenti per un valore complessivo di 4 miliardi di euro, che segna il ritorno al sistema dei super e iperammortamenti in sostituzione dei crediti d’imposta del piano Transizione 5.0.

La misura punta a favorire gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali (compresi i software), oltre che in impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo.
Il vantaggio fiscale consiste in una maggiorazione del costo deducibile ai fini IRES:

  • 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% tra 2,5 e 10 milioni;
  • 50% tra 10 e 20 milioni.

Le imprese che conseguono risultati misurabili di risparmio energetico (almeno il 3% sui consumi complessivi o il 5% sui processi interessati) potranno beneficiare dell’iperammortamento, con maggiorazioni più elevate: 220%, 140% e 90% a seconda della fascia di investimento.

Gli interventi saranno incentivati per il periodo 1° gennaio – 21 dicembre 2026, con possibilità di completamento entro 30 giugno 2027 se l’ordine è confermato entro fine 2026 con acconto minimo del 20%.
Le aziende dovranno inviare le comunicazioni e le certificazioni al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), secondo modalità che saranno definite da un decreto attuativo entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Sono previste semplificazioni operative: ad esempio, la riduzione dei consumi sarà considerata raggiunta in caso di sostituzione di beni analoghi già ammortizzati da almeno due anni o tramite interventi realizzati da società di servizi energetici (Esco).

Gli aiuti sono finanziati con fondi nazionali, il che consente di superare i vincoli ambientali europei (DNSH) che avevano escluso in passato alcuni comparti energivori, come siderurgia, ceramica, vetrerie e cartiere.
La norma consente inoltre la cumulabilità con altri incentivi nazionali o europei, purché non si superi il costo totale dell’investimento.

Per le imprese agricole, escluse dai maxi-ammortamenti in quanto soggette a reddito catastale, è previsto un credito d’imposta del 40% fino a un milione di euro.

Particolare attenzione viene riservata alle regioni Marche e Umbria, che potranno beneficiare dell’integrazione tra i nuovi ammortamenti e gli aiuti ZES previsti dalla manovra, con l’obiettivo di attrarre investimenti produttivi e sostenibili anche nelle aree centrali del Paese.


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