ITALIA OGGI – 21 ottobre 2025
Aiuti, pochi soldi e molti oneri
di Redazione Italia Oggi
Sintesi
Il disegno di legge di Bilancio 2026 conferma il sostegno alle imprese, ma con risorse limitate e procedure complesse. Le principali misure agevolative restano concentrate su pochi strumenti, con l’obbligo per le imprese di inviare comunicazioni preventive e integrative all’Agenzia delle Entrate per poter accedere ai benefici.
Per la ZES unica del Mezzogiorno sono previsti 4 miliardi di euro fino al 2028, con fondi assegnati annualmente. Le imprese dovranno rispettare un calendario preciso per la trasmissione delle comunicazioni e potranno utilizzare il credito d’imposta solo entro i limiti delle risorse disponibili.
Nel Centro-Nord, le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) avranno una dotazione molto inferiore, pari a 300 milioni di euro complessivi dal 2026 al 2028.
La Nuova Sabatini viene rifinanziata con 650 milioni di euro fino al 2027, mentre 250 milioni saranno destinati al settore turistico per progetti di digitalizzazione, sostenibilità e destagionalizzazione dei flussi.
Altri 550 milioni sono riservati ai contratti di sviluppo fino al 2029.
Per le imprese agricole e della pesca resta il credito d’imposta del 40% sugli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0, con un massimale di 1 milione di euro e possibilità di utilizzo solo in compensazione. È obbligatoria la certificazione di un revisore legale per attestare la correttezza delle spese.
Il quadro complessivo evidenzia una manovra che, pur mantenendo alcune agevolazioni, prevede iter burocratici rigorosi e risorse contingentate, con priorità agli investimenti produttivi e ambientali.
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