ITALIA OGGI – 21 ottobre 2025
Iperammortamento 2.0, il focus è la transizione ecologica
di Francesco Leone
Sintesi
La Legge di Bilancio 2026 introduce ufficialmente il nuovo iperammortamento 2.0, che sostituisce i precedenti crediti d’imposta Transizione 4.0 e 5.0, riunendoli in un’unica misura a sostegno degli investimenti produttivi e ambientali.
L’agevolazione si applicherà agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026, con possibilità di completamento entro il 30 giugno 2027 se entro fine 2026 sarà stato versato un acconto minimo del 20%.
La misura prevede una maggiorazione del costo fiscale dei beni, che incide solo sul calcolo delle quote di ammortamento ai fini IRES, e non più tramite credito d’imposta.
Torna dunque il meccanismo già usato nel piano Industria 4.0 del 2017-2019, ma con un’impostazione aggiornata e una maggiore attenzione alla transizione ecologica.
Aliquote principali:
- Maggiorazione del 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 100% tra 2,5 e 10 milioni;
- 50% tra 10 e 20 milioni.
Per i progetti con finalità ambientali, come la riduzione dei consumi energetici o la produzione da fonti rinnovabili, le maggiorazioni salgono rispettivamente al 220%, 140% e 90%.
Rientrano nell’incentivo:
- Beni materiali e immateriali 4.0, già elencati negli allegati A e B della legge 2017;
- Impianti per la produzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo, compresi sistemi di accumulo e fotovoltaico.
L’iperammortamento 2.0 sarà cumulabile con altri incentivi nazionali ed europei, nel limite del costo complessivo dell’investimento.
Un decreto attuativo definirà le modalità operative e le comunicazioni al GSE, necessarie per accedere al beneficio.
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