Comuni montani: 3 agevolazioni per favorire lo sviluppo
(Ipsoa, 7 ottobre 2025)
La legge n. 131/2025, in vigore dal 20 settembre, introduce tre misure principali per contrastare lo spopolamento e incentivare lo sviluppo dei piccoli comuni montani (con meno di 5.000 abitanti). Le agevolazioni comprendono:
- Bonus natalità – un contributo per ogni figlio nato o adottato, erogato per un massimo di 36 mesi. L’importo sarà definito da un decreto ministeriale e punta a sostenere la natalità nelle aree montane.
- Sgravio contributivo per lo smart working – i datori di lavoro che assumono under 41 in modalità di lavoro agile nei comuni montani potranno usufruire di riduzioni dei contributi fino al 100% (per gli anni 2026–2027) con decrescenza negli anni successivi fino al 2030.
- Crediti d’imposta – destinati al personale sanitario e scolastico che presta servizio nelle aree montane, coprono parte delle spese di locazione o acquisto dell’abitazione fino a un massimo di 2.500 euro, o del 60% del canone o del finanziamento.
Le misure mirano anche a sostenere giovani imprenditori, agricoltori e silvicoltori, e a favorire il trasferimento stabile di lavoratori qualificati nei territori montani. Entro 90 giorni un DPCM definirà i criteri per l’individuazione dei comuni beneficiari.
Commento
La legge rappresenta un passo concreto verso la valorizzazione delle comunità montane, con un approccio integrato che coniuga incentivi fiscali, sostegni familiari e opportunità lavorative. La riuscita dipenderà tuttavia dalla rapidità di attuazione dei decreti attuativi e dalla capacità delle amministrazioni locali di gestire efficacemente le domande.
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