Con la circolare 2006/2025 il Ministero delle Imprese ha ridefinito le regole di accesso agli incentivi destinati alle aree di crisi industriale. Dal 5 settembre la presentazione delle domande è stata sospesa per consentire l’adeguamento alla nuova disciplina, che introduce un percorso più rigoroso e interamente digitale tramite la piattaforma di Invitalia.
Le richieste dovranno essere corredate da due documenti fondamentali:
- Piano di impresa, che illustra dati aziendali, mercato di riferimento, strategie, aspetti organizzativi e sostenibilità economico-finanziaria;
- Relazione tecnica asseverata, redatta da un tecnico esterno abilitato, che certifica la fattibilità degli investimenti, la conformità urbanistica degli immobili, la congruità dei costi e la realizzabilità del cronoprogramma.
Solo con entrambi i documenti sarà possibile accedere agli aiuti, che comprendono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e sostegni diretti alle spese, con condizioni più vantaggiose rispetto al mercato. Gli interventi ammessi riguardano investimenti produttivi, progetti di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, oltre a iniziative di innovazione, formazione e, nei programmi più grandi, ricerca e sviluppo.
Il nuovo sistema attribuisce dunque un peso centrale al parere tecnico, che diventa vincolante per garantire che gli incentivi siano destinati a progetti solidi e realizzabili.
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