IL BANDO
“Puntiamo su idee fresche e giovanili, che valorizzino le collezioni puntando anche su nuovi materiali. Un made in Italy più sostenibile economicamente e a livello ambientale” riprende Gino Sabatini, che apre anche un altro file, quello della logistica. “Noi possiamo fare tutto, ma poi serve una connessione efficiente. Questo significa strade, fibra e piattaforme di vendita”. Sono ammesse a contributo le domande delle imprese per la realizzazione di uno o più campionari e/o collezioni che prevedano almeno una delle seguenti linee di intervento sapendo che le scarpe sono costituite da 18 parti: l’acquisto di materie prime naturali o rinnovabili o biodegradabili per la creazione del prodotto; la realizzazione di processi produttivi a basso impatto ambientale, “percorsi di certificazione”; la tracciabilità dei prodotti; l’utilizzo di packaging sostenibile.
Dietro la redazione del bando c’è la dottoressa Costantini: “Facciamo dell’economia green una opportunità. Questo è un bado di rendicontazione, si apre in autunno, in modo che le aziende hanno modo di pianificare strategie”. Ogni impresa può presentare solo una domanda, il contributo è fino a 5mila euro e comunque non supera il 50% dell’investimento.
Per il momento i fondi stanziati sono pari ad € 500.000,00