(1488) Ristrutturazione degli alberghi 2015, il «click day» non è una cosa seria (Eutekne.info 3/2/2016)

 

Ristrutturazione degli alberghi 2015, il "click day" non e' una cosa seria!

/ Mercoledi' 03 febbraio 2016

Gentile Redazione, il miglioramento dell'offerta turistica del nostro Paese e' certamente uno degli obiettivi piu' credibili e importanti per assecondare e stimolare il rilancio economico dell'Italia. In questo solco l'idea di sostenere con la concessione di significativi crediti di imposta gli investimenti attuati dai singoli operatori per ristrutturare e riqualificare gli esercizi alberghieri e simili va approvata e sostenuta. Al cospetto delle risorse stanziate e della serieta' dell'obiettivo perseguito la metodologia adottata per selezionare gli imprenditori cui riconoscere in definitiva il credito di imposta pari al 30% dei costi agevolabili con un massimo di 200.000 euro e' degna tutt'al piu' di un'allegra sagra di paese, ma e' del tutto inadeguata in questo caso. Il "click day" che di fatto assicura ai fortunati vincitori il riconoscimento integrale del credito di imposta e a...

[Continua al link http://www.eutekne.info/Sezioni/Articolo.aspx?ID=550931] ...

--

 

 

RESOCONTO DEL CLICK DAY DEL 19/10/2015

Sono state accolte 748 domande

Ultima istanza finanziata: ore 10.00 secondi 53 millesimi 340

 

 

Ristrutturazione degli alberghi 2015, il «click day» non è una cosa seria!

Gentile Redazione,
il miglioramento dell’offerta turistica del nostro Paese è certamente uno degli obiettivi più credibili e importanti per assecondare e stimolare il rilancio economico dell’Italia. In questo solco l’idea di sostenere con la concessione di significativi crediti di imposta gli investimenti attuati dai singoli operatori per ristrutturare e riqualificare gli esercizi alberghieri e simili va approvata e sostenuta.

Al cospetto delle risorse stanziate e della serietà dell’obiettivo perseguito la metodologia adottata per selezionare gli imprenditori cui riconoscere in definitiva il credito di imposta pari al 30% dei costi agevolabili con un massimo di 200.000 euro è degna tutt’al più di un’allegra sagra di paese, ma è del tutto inadeguata in questo caso.
Il “click day” che di fatto assicura ai fortunati vincitori il riconoscimento integrale del credito di imposta e ai perdenti assolutamente nulla non può essere considerato in alcun modo un sistema corretto per supportare o meno investimenti già realizzati dagli imprenditori del settore.

Ho analizzato gli esiti del “click day” relativo alla ristrutturazione degli alberghi per l’anno 2014, che si è svolto il giorno 19 ottobre 2015 dalle ore 10. Sono pervenute alcune migliaia di istanze e ne sono state accolte 748 in ordine rigorosamente cronologico. A fianco di ciascuna istanza accolta è stato indicato il tempo di ricezione presso il server del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Orbene, l’ultima delle istanze accolte evidenzia la seguente tempistica: giorno 19 ottobre 2015 ore 10.00 secondi 53 millesimi 340! Visti i tempi delle istanze accolte con il numero 746 o 747 è del tutto lecito ipotizzare che l’istanza n. 749, non accolta, abbia visto sfumare il riconoscimento del proprio credito di imposta (poteva anche ammontare a 200.000 euro) per 70-100 millesimi. Un decimo di secondo, capite colleghi?

È una cosa seria questa? Visto che gli imprenditori del settore non partecipavano a un torneo di giochi di abilità o all’estrazione del Lotto ne dubito fortemente!
Si potrebbe anche dire che la selezione delle istanze in ordine rigorosamente cronologico risponde a un criterio obiettivo scandito dal tempo. Anche su questo punto avanzo dubbi: io sostengo che il segnale verde con cui viene dato il via libera per inoltrare le istanze non appare allo stesso momento sui monitor dei vari imprenditori e professionisti sparsi sul territorio nazionale! Ciò significa che alcuni competitori godono di un decisivo vantaggio di posizione che è solo in funzione della rapidità con cui si riceve il segnale. In sostanza per molti non c’è proprio competizione!

Quanto da me affermato dovrebbe portare a una sola inevitabile conseguenza: la metodologia del “click day” deve essere totalmente bandita sempre e comunque. Il sistema di selezione delle domande degli aventi diritto non può essere condizionata dalle differenze espresse in millesimi di secondo né dall’inevitabile differenza in termini di tempo con cui il segnale di via libera si diffonde sul territorio nazionale! Molto più corretto e serio sarebbe invece dare 24 ore di tempo per inoltrare le relative istanze da parte degli imprenditori del settore ripartendo poi pro quota le somme stanziate tra tutti gli aventi diritto.