www.invitalia.it - Aggiornamento 5/2/2013

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Aggiornamento 5/2/2013

 

Link: http://www.invitalia.it/site/ita/home/incentivi-alle-imprese/rilancio-aree-industriali-legge18189.html

 

A chi è rivolta

La legge 181/89 è rivolta alle società di capitali - piccole, medie e grandi - economicamente e finanziariamente sane, attive nei seguenti settori:

  • attività manifatturiere
  • attività estrattive
  • fornitura di servizi
  • produzione di energia elettrica.

 

Cosa si può fare

Le agevolazioni della legge 181/89 sostengono gli investimenti per:

  •  creare nuove unità produttive
  • intervenire su unità produttive esistenti (ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riattivazione, delocalizzazione)

I progetti devono creare nuovi posti di lavoro, in aggiunta a quelli già esistenti.

Quali sono le agevolazioni

La legge 181/89 finanzia le imprese con un:

  • contributo a fondo perduto che al Sud può arrivare fino al 40% degli investimenti ammissibili e al Centro-nord fino al 25%
  • mutuo agevolato decennale fino al 30% degli investimenti ammissibili

Le agevolazioni sono erogate in base allo stato di avanzamento dei lavori. Ogni stato di avanzamento deve essere pari almeno al 15% dell'intero programma di investimento.

I soci dell'impresa ammessa alle agevolazioni devono apportare risorse proprie pari almeno al 30% dell'investimento complessivo.

I finanziamenti della legge 181/89 sono cumulabili con altre agevolazioni che non prevedano un esplicito divieto in tal senso. Gli incentivi nel loro complesso non possono comunque superare i limiti di ESL (equivalente sovvenzione lordo) stabiliti dall’Unione Europea per le diverse aree di intervento.

 

Partecipazione al capitale

I contributi a fondo perduto e i mutui agevolati vengono concessi a condizione che Invitalia acquisisca una partecipazione temporanea di minoranza nel capitale sociale dell'azienda ammessa alle agevolazioni.

La partecipazione deve essere obbligatoriamente ceduta entro cinque anni. L’impresa finanziata può riacquistare la partecipazione dopo aver completato il programma di investimento.

Nel periodo di permanenza nel capitale sociale dell’impresa, Invitalia richiede:

  • bilanci certificati
  • budget e report periodici sulla gestione.

 

 

Cosa può essere finanziato

Sono finanziabili le spese relative a:

  • terreni
  •  fabbricati, opere murarie
  • impianti, macchinari, attrezzature
  • software informatici
  • brevetti relativi a nuove tecnologie e processi di produzione
  • progettazione e studi di fattibilità

 

Cosa non può essere finanziato

Non sono finanziabili le spese relative a:

  • mezzi di trasporto targati
  • imposte, tasse, spese notarili
  • scorte
  • fabbricati già agevolati
  • attrezzature e macchinari usati
  • beni acquisiti in leasing
  • attrezzature non ammortizzabili
  • studio e sviluppo dei prodotti

 

Le spese finanziabili sono indicate in dettaglio nell’allegato 3 del DM n. 312 dell'8 gennaio 2009.

 

  

 

 

Come si presenta la domanda

Come si presenta la domanda

La legge 181/89 non prevede bandi, né scadenze.

La procedura per richiedere le agevolazioni è la seguente:

  1. l’impresa compila on line il modulo “ Analisi preliminare ” per descrivere sinteticamente il progetto e per consentire a Invitalia di verificarne la compatibilità con le norme e gli aspetti tecnici della 181/89
  2. se la verifica ha esito positivo, l’impresa viene convocata presso la sede di Invitalia per un esame più approfondito del progetto
  3. se anche l’incontro ha esito positivo, Invitalia invia per posta elettronica all’impresa i moduli per presentare la domanda
  4.  l’impresa prepara la domanda e la spedisce a Invitalia con raccomandata a/r

 

Come viene valutata la domanda

Il processo di valutazione e attuazione della legge 181/89 è certificato secondo la norma UNI-EN ISO 9001 per garantire trasparenza e certezza.

La valutazione si divide in due fasi: verifica di ammissibilità e istruttoria.

 

Verifica di ammissibilità

Invitalia esamina i seguenti aspetti:

  • area in cui è previsto l’investimento
  •  tipologia di attività
  •  profilo imprenditoriale della società che propone l’investimento
  • prospettive del mercato di riferimento
  •  entità e tipologia dell’investimento
  •  nuovi posti di lavoro previsti dal progetto

 

Istruttoria

L’istruttoria è riservata solo ai progetti che hanno superato la verifica di ammissibilità. Invitalia analizza in modo approfondito la validità economica, finanziaria e tecnica del piano d’impresa sulla base dei seguenti aspetti:

  • investimenti agevolabili
  • prospettiva del mercato di riferimento
  • obiettivi economici attesi
  • coperture finanziarie
  •  tempi e modalità di realizzazione del progetto
  • nuovi posti di lavoro previsti dal progetto.

 

Territori finanziabili

I Comuni dell'area di crisi che beneficiano dell'intervento sono i seguenti:

 

MARCHE

Acquacanina – Arcevia – Barchi – Belforte del Chienti - Belvedere Estrense – Bolognola – Caldarola – Camerino – Camporotondo di Fiastrone – Castelbellino – Castelleone di Suasa – Castelplanio – Castelraimondo – Castelsantangelo sul Nera – Cerreto d’Esi – Cessapalombo – Cupramontana – Esanatoglia – Fabriano – Fiastra – Fiordimonte – Fiuminata – Fratte Rosa – Frontone – Gagliole – Genga – Jesi – Maiolati Spontini – Matelica – Mergo – Mondavio – Monsano – Monte Cavallo – Monte Roberto – Morro d’Alba – Muccia – Orciano di Pesaro – Pergola – Pieve Torina – Pievebovigliana – Pioraco – Poggio San Marcello – Poggio San Vicino – Rosora – San Costanzo – San Lorenzo in Campo – San Marcello – San Paolo di Jesi – Sassoferrato – Sefro – Serra San Quirico – Serra - Sant’Abbondio – Serrapetrona – Serravalle di Chienti – Ussita – Visso

UMBRIA

Assisi – Bastia Umbra – Bevagna – Campello sul Clitunno – Costacciaro – Foligno - Fossato di Vico – Gualdo Tadino – Gubbio – Nocera Umbra – Scheggia e Pascelupo – Sigillo – Spello – Spoleto – Trevi – Valfabbrica – Valtopina

 

Aree industriali attrezzate

I risultati della ricognizione effettuata a luglio 2012 da Invitalia presso i Comuni dell’area di crisi, danno come disponibili oltre 660.000 mq di aree mediamente infrastrutturate, di cui circa 208.000 in Umbria e 452.000 nelle Marche.

 

 

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Contatto telefonico

Per informazioni è possibile contattare il numero azzurro 848.886886(*) disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.

 In questa pagina è possibile consultare e scaricare le leggi e le normative che regolamentano il rilancio delle aree industriali.

 

Documenti correlati 

DM - 312 dell'8 gennaio 2009

L181: testo di legge (109.65 KB)

L181: legge 513/93 (66.36 KB