Definizione PMI - RASSEGNA STAMPA

Imprese collegate escluse dalle agevolazioni per PMI (Fonte: www.pmi.it - 12 marzo 2014)

Fonte: www.pmi.it -  12 marzo  2014

 

 

 
Gli elementi e le rete di collegamenti da tenere in considerazione nella valutazione della concessione delle agevolazioni alle PMI.
- 10 marzo 2014
  •   
  • Le agevolazioni concesse alle PMI non possono prescindere, ai fini della loro corretta individuazione, da un’analisi sostanziale dell’eventuale rete di collegamenti di cui l’impresa fa parte, ovvero dell’individuazione delle “imprese associate” o “imprese collegate”. Lo ha precisato il Consiglio di Stato con la recente Sentenza n. 1020/2014 con la quale si è pronunciato sull’appello dell’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e Lo Sviluppo D’Impresa, proposto contro la sentenza del TAR Lazio che escludeva l’impresa ricorrente dalle agevolazioni imprenditoriali per mancanza dei requisiti previsti dall’all’art. 2, 1 comma, D.M. 250/2004 che in attuazione dell’art. 24 D. Lgs. 185/2000 detta disposizioni in tema di incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego.

    => Finanziamenti PMI: da oggi nuove regole e portale FDG

     

     

    Collegamento tra imprese

    All’impresa in questione era stata negata l’erogazione delle agevolazioni perché non rientrante nella nozione di piccola impresa a causa del collegamento ex art. 2359 c.c. che considera “collegate le società sulle quali un’altra società esercita un’influenza notevole”. L’evidenza del collegamento era data dall’identità degli organi amministrativi in cui i soci della ricorrente detenevano il 50,01% del capitale della media impresa, nonché la complementarietà degli oggetti sociali delle due società interessate. Da notare che si tratta di un collegamento non riferibile direttamente alle imprese ma esclusivamente alle persone fisiche partecipanti alle società.

    => Ricerca e Innovazione nelle imprese: i nuovi bandi 2014

    Il CdS ha però precisato che “un’impresa può essere ritenuta collegata ad un’altra impresa tramite una persona o un gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto, a patto che esercitino la loro attività o una parte delle loro attività sullo stesso mercato in questione o su mercati contigui”. Pertanto prendere in esame le relazioni come fatto nel caso specifico dall’Amministrazione è da ritenersi lecito.

     

    Se vuoi aggiornamenti su Imprese collegate escluse dalle agevolazioni per PMI inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

     

    Interpretazione della Regione Marche in merito al superamento dei limiti per due anni consecutivi (16/12/2013)

     

    Limitatamente ad un bando, la Regione Marche  richiama il regolamento CE che prevede il superamento per due  esercizi  consecutivi.

     

     

    Il limite di 95 dipendenti per le imprese di servizi (ItaliaOggi 21/9/2013)

     

     

    ITALIA OGGI 21/9/2013

    Pmi, definizione dei limiti dimensionali (Fonte: AteneoWeb srl - 8/11/2013)

    Venerdì 08/11/2013

    Pmi, definizione dei limiti dimensionali

    a cura di: AteneoWeb S.r.l.

     
    Ecco le caratteristiche principali stabilite dal legislatore per la corretta individuazione di piccole e medie imprese.
     
     
     
    IN EVIDENZA
         
    CONTRODEDUZIONI DELL`APPELLATO CONTRO L`ATTO DI APPELLO DI CONTROPARTE SU SENTENZA VINTA IN PRIME CURE (SU IMPORTO IMPORTANTE) IN IRAP PER UN MEDICO CONVENZIONATO CON COLLABORATORI  
    pubblicato il 01/02/2012, 306 Kb, a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo  
     
    COME SI FA PER ...  
    pubblicato il 22/11/2010, 1 Kb, a cura di: ilconsulenteaziendale.it  
     
    LA RIFORMA DEI PROCEDIMENTI DI COMPOSIZIONE DELLE CRISI AZIENDALI  
    pubblicato il 29/08/2012, 583 Kb, a cura di: Studio Martini & Associati  
     
    CESSIONE QUOTA DI SRL  
    pubblicato il 20/05/2009, 1 Kb, a cura di: AteneoWeb S.r.l.  
     
      altri strumenti utili...  
     
    Dipendenti, fatturato e requisito d`indipendenza. Sono questi i criteri di riferimento stabiliti dal legislatore comunitario e recepiti nel nostro ordinamento con il decreto 18 settembre 1997 del Ministero dell`Industria e del Commercio e dell`Artigianato.
    Il tessuto industriale e imprenditoriale del nostro paese e` fortemente caratterizzato dalle piccole e medie imprese. Molto spesso, in virtu` dell`importanza rivestita nel contesto economico nazionale e delle caratteristiche strutturali di tali soggetti economici, l`Amministrazione concede benefici e incentivi per sostenere l`attivita` svolta dalle Pmi. Ma quali sono i limiti dimensionali da prendere come riferimento per il riconoscimento di tali agevolazioni?

    Il sopra citato decreto ministeriale ha stabilito le seguenti caratteristiche per la corretta definizione di piccole e medie imprese:

     

    • meno di 250 dipendenti;
    • un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di euro;
    • essere in possesso del requisito di indipendenza: nello specifico che il capitale o i diritti di voto non siano detenuti per il 25% o piu` da una sola impresa oppure congiuntamente da piu` imprese non conformi alle definizioni di piccola e media impresa.

    E` importante sottolineare che i tre principi sopra esposti sono di carattere cumulativo, nel senso che ai fini di una corretta valutazione tutti e tre devono sussistere congiuntamente.
    I limiti appena citati sono ulteriormente rivisti al ribasso per la piu` restringente definizione di ‘piccola` impresa, dal momento che per questo grado dimensionale il legislatore prevede:

    • meno di 50 dipendenti;
    • un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro;
    • essere in possesso del requisito di indipendenza.

    La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21546 del 20 settembre scorso, analizzando eventuali norme agevolative riservate alle piccole e medie imprese, ha confermato il perfetto allineamento del nostro ordinamento ai principi comunitari, salvo che le norme prevedano, con riferimento a imprese operanti in particolari settori di attivita`, parametri dimensionali inferiori a quelli massimi previsti dalla previgente definizione di Pmi.

    Guida Aristea del 2006

     

     

    Guida Aristea del 2006