15/07/2022 - Regione Marche - Agevolazioni per il RIORIENTAMENTO E LA DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI

4492 - Regione Marche - Il bando per il riorientamento e la diversificazione dei mercati è stato prorogato al 15 Luglio

INDICE

  1. Link della Regione Marche con tutta la normativa
  2. Bando
  3. Scheda sintetica predisposta dalla Regione Marche 

LINK DELLA REGIONE MARCHE CON TUTTA LA NORMATIVA

identificativo : 5687
Titolo: BANDO 2022 - AZIONI PER IL RIORIENTAMENTO E LA DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 1 – OS 1 - AZIONE 1.3 – INTERVENTO 1.3.1 e – ASSE 8 – OS 21 - AZIONE 21.1 – INTERVENTO 21.1.1. Dotazione 2.000.000,00
Procedura: Bando per la concessione di contributi
Data di pubblicazione: 10/05/2022
Scadenza: 30/06/2022
Area organizzativa: Direzione Attività produttive e imprese
Struttura: Settore Innovazione e cooperazione internazionale
Contatto: Alessandro Marzetti
Email contatto: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono contatto: 0718063036
Ente: Regione Marche
Soggetti ammessi beneficiari: Micro, piccole e medie imprese, in forma singola, regolarmente iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio delle Marche
Note: La domanda di partecipazione potrà essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 16 maggio 2022 ed entro, e non oltre, le ore 13:00 del 30 giugno 2022

BANDO 

Approfondimenti

Fondi stanziati: € 2mln di cui 1mln per l'Area Cratere e Comuni limitrofi

Scadenza: 30 giugno 2022 (non è un click day, ci sarà una graduatoria)

Investimento minimo: € 5.000,00

Agevolazione: contributo a fondo perduto del 70%

L'agevolazione è in de minimis: ad eccezione di un caso descritto al paragrafo 3.5

Contributo massimo: € 40.000,00

Decorrenza spese: a partire dal 24 febbraio 2022

Conclusione del progetto: entro 6 mesi dalla data del decreto di concessione 

Il progetto deve riguardare almeno due delle seguenti tipologie di spese:

a) Innovazione della strategia promozionale

b) Temporary export manager e digital export manager

c) Analisi e ricerche di mercato

d) Sito web aziendale

e) Marketing digitale

f) Business on line

g) Social media marketing

 

Indice

1. INTERVENTO, FINALITA' E RISORSE

1.1 Contesto

1.2. Finalità ed obiettivi

1.3 Dotazione finanziaria

2. BENEFICIARI E REQUISTI DI AMMISSIBILITA'

2.1 Beneficiari e requisiti formali

3. INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

3.1 Progetti ammissibili

3.2 Massimali d'investimento

3.3 Tipologie di spese ammissibili

Tipologie di spese non ammissibili

3.4 Termini di ammissibilità delle spese e tempistica dei progetti

3.5 Tipologia e intensità di aiuto

3.6 Regole di cumulo

4. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

4.1 Modalità di rilascio credenziali per la presentazione della domanda

4.2 Modalità di presentazione della domanda di partecipazione

4.3 Presentazione della domanda

4.4 Documentazione a corredo della domanda

4.5 Documentazione incompleta, documentazione integrativa

4.6 Formato documentazione allegata

5. ISTRUTTORIA E MODALITA' DI RENDICONTAZIONE

5.1 Modalità di istruttorie e fasi del procedimento

5.2 Criteri di valutazione

5.3 Criteri di priorità

5.4 Cause di non ammissione

5.5 Approvazione elenco delle domande ammesse a finanziamento e concessione del contributo

5.6 Accettazione contributi e conferma inizio attività

6. MODALITA' DI RENDICONTAZIONE DELLA SPESA

6.1 La rendicontazione delle spese

6.2 Obblighi connessi alla rendicontazione delle spese

6.3 Prova della spesa, Documentazione giustificativa e modalità di pagamento

6.4 Monitoraggio e gestione dei flussi di dati

6.5 Modalità di erogazione dell'aiuto

7. CONTROLLI, VARIANTI E REVOCHE

7.1 Controlli

7.2 Variazioni del progetto

7.3 Variazioni del beneficiario

7.4 Proroghe

7.5 Sospensioni

7.6 Rinuncia

7.7 Revoche e procedimento di revoca

8. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO

8.1 Obblighi in materia di Informazione e pubblicità

8.2 Obblighi connessi al vincolo di stabilità

8.3 Obblighi di comunicazione del beneficiario verso l'amministrazione regionale

8.4 Rispetto della normativa

9. PUBBLICITA' DEL BANDO

10. DISPOSIZIONI FINALI

10.1 Informazioni relative al procedimento amministrativo

10.2 Diritto di accesso

10.3 Procedure di ricorso

10.4 Privacy

10.5 Disposizioni finali

11. NORME DI RINVIO

11. APPENDICI E ALLEGATI

Appendice A1 Elenco delle attività economiche ammissibili

Appendice A2: Comuni area cratere e limitrofi

Appendice A4: Ambiti di specializzazione intelligente

BANDO

ALLEGATO A

Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 1 – OS 1 - AZIONE 1.3 – INTERVENTO 1.3.1 “Promuovere i processi di
innovazione aziendale e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali” e
EVENTI SISMICI POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 8 – OS 21 - AZIONE 21.1 – INTERVENTO 21.1.1 “Sostegno
agli investimenti produttivi al fine del rilancio della crescita economica e della competitività” 

BANDO DI ACCESSO 2022
“AZIONI PER IL RIORIENTAMENTO E
LA DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI”
Obiettivi

1 INTERVENTO, FINALITÀ E RISORSE

1.1. Contesto

Negli ultimi anni il sistema economico marchigiano è stato messo a dura prova da un susseguirsi di eventi
drammatici e non prevedibili quali il sisma e la pandemia da Covid-19, che ne hanno fortemente rallentato la
ripresa e la crescita comportando, di fatto, il mancato recupero dei livelli del PIL pre-crisi.

Da ultimo, si devono aggiungere gli sfavorevoli scenari derivanti dal conflitto fra Russia e Ucraina che stanno
influenzando negativamente il percorso di ripresa del sistema produttivo delle Marche che, come noto, incidono
in maniera significativa non solo sull’approvvigionamento di materie prime e semilavorati provenienti da questi
Paesi ma anche sulle esportazioni di molte delle nostre imprese, specie in alcuni settori tradizionalmente
importanti quali il lusso, il turismo e l’agroalimentare.

Nonostante la crisi da COVID-19, con 370 milioni di euro nel 2021, pari al 2,4% del totale delle esportazioni delle
Marche, la Russia rappresenta l’ottavo mercato di destinazione, in crescita del 12,3% rispetto all’anno precedente,
mentre verso il mercato Ucraino le Marche hanno esportato beni per circa 85 milioni di euro (in flessione dell’1,3%)
rispetto al 2020. Se dalla Russia le Marche importano principalmente metalli non ferrosi (44,5% del totale) e gas
naturale (42,8%), le importazioni marchigiane dall’Ucraina, sono composte per il 35,9% da legno e prodotti in
legno, per il 28,1% da prodotti della metallurgia, per il 13,9% da articoli di abbigliamento, per il 5,6% da prodotti
chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, per il 3,1%
da prodotti in metallo.

La Regione Marche, in questa fase, deve necessariamente sostenere le imprese marchigiane in difficoltà il cui
fatturato estero risente dell’incidenza delle mancate esportazioni dirette in Ucraina e/o in Russia, ma anche
sostenere quelle imprese che importavano una quota rilevante delle loro materie prime e semilavorati da questi
mercati. Esse, inoltre, si trovano nella necessità di sviluppare ulteriori progetti di investimento per la ricerca di
nuovi mercati o fornitori.

1.2. Finalità e obiettivi

Il presente bando è attivato nell’ambito del POR FESR 2014-2020 della Regione Marche e dell’art. 6 della L.R. n. 4
del 17.03.2022 “Promozione degli investimenti, dell’innovazione e della trasformazione digitale del sistema
imprenditoriale marchigiano” e rientra nel programma di interventi urgenti per il Sostegno economico alle imprese
marchigiane colpite dalla crisi generata dalla guerra Russa/Ucraina (di cui alla DGR n.317 del 21/03/2022).

Con tale bando la Regione Marche intende supportare le MPMI marchigiane che si ritrovano nell’impossibilità di
esportare nei consueti mercati russo/ucraino o di rifornirsi di materie prime e semilavorati provenienti da questi
mercati. In particolare, la Regione Marche sostiene progetti di investimento orientati alla diversificazione dei
mercati al fine di differenziare le quote di esportazione o per identificare nuovi canali distributivi utili alla riduzione
dei costi.

L’investimento in canali digitali risulta, in questo particolare momento storico, lo strumento più economico, sicuro
e duttile per rispondere in modo tempestivo alla crisi. Gli investimenti nelle analisi di mercato, in figure
specialistiche come i Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export Manager (DEM) risultano di fondamentale
importanza soprattutto nella fase iniziale del progetto di riorientamento.

A tal fine, il bando prevede la concessione di contributi in conto capitale a fondo perduto per la realizzazione di
progetti per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

• rafforzare la capacità delle imprese di diversificare clienti e fornitori sui mercati internazionali, sostenendole
nell’acquisto di servizi per l’innovazione digitale strategica alla funzione di vendita;

• sostenere le imprese attraverso il ricorso a servizi o soluzioni strumentali finalizzati ad avviare la presenza
all’estero delle MPMI, tramite la progettazione, la gestione e la realizzazione di progetti di investimento su nuovi
mercati internazionali;


° supportare le imprese nell’accesso e/o consolidamento all’economia digitale per incrementare la consapevolezza
e l’utilizzo delle possibili soluzioni offerte dal digitale a sostegno dell’export, in particolare lo sviluppo di iniziative
di promozione e commercializzazione digitale.

 

1.3. Dotazione finanziaria

Per la realizzazione del presente bando è stanziato un importo complessivo di € 2.000.000,00 di cui:
- € 1.000.000,00 a valere sull’Asse 1 – OS 1 – Azione 1.3- Intervento 1.3.1 “Promuovere i processi
d’innovazione aziendale e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali”;
- € 1.000.000,00 esclusivamente per le imprese localizzate nell’area cratere e Comuni limitrofi, a valere
sull’asse 8 - OS 21 – Az. 21.1 – intervento 21.1.1 “Sostegno agli investimenti produttivi al fine del rilancio della
crescita economica e della competitività”.

Tale importo potrà essere integrato mediante risorse aggiuntive al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento
finanziario.

Il presente bando è inoltre coerente con le azioni 1.2.1 “Sostegno alla trasformazione digitale, l’innovazione
organizzativa e lo sviluppo di nuovi modelli di business” che si intendono attivare nell'ambito della
programmazione 2021-27 e, in particolare, con gli obiettivi specifici 1.2 e 1.3 del regolamento 1058/2021.
Pertanto, a seguito di positiva decisione della Commissione Europea in relazione al nuovo Programma FESR 2021-
2027 della Regione Marche, i progetti ammessi ma non finanziati per mancanza di risorse a valere sulla
programmazione 2014-2020 potranno essere selezionati nell'ambito del PR 2021-27.

Ai fini dell’inserimento delle relative spese nei conti, l’Autorità di Gestione dovrà effettuare una verifica tesa ad
accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del PR
2021-2027; si precisa che, in linea con l’art. 63 comma 6 del Regolamento EU 1060/2021, non potranno essere
selezionate per ricevere sostegno dal nuovo PR le operazioni materialmente completate o pienamente attuate
prima che le stesse siano ammesse sul programma. Anche sul nuovo PR l’Autorità di gestione garantirà inoltre, i
propri adempimenti in materia di pubblicità e comunicazione, fermo restando il rispetto della normativa
pertinente da parte dei beneficiari.

2. BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITA'

2.1. Beneficiari e requisiti formali

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente avviso le imprese marchigiane MPMI, in forma 
singola, che alla data di presentazione della domanda risultino attive ed abbiano i seguenti requisiti formali:

A. risultare regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente;

B. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposta a procedure di regolazione
dell’insolvenza;

C. possedere i requisiti dimensionali di micro, piccola o media impresa, come definite dall’Allegato 1 del  SOLO PMI
regolamento UE n. 651/2014. La dimensione di impresa viene verificata al momento della
presentazione della domanda, includendo nel calcolo le quote di partecipazione e tutti i rapporti di
collegamento e/o associazione. L’impresa deve preventivamente comunicare all’amministrazione
regionale ogni ulteriore variazione della compagine sociale che dovesse intercorrere tra la data di
presentazione della domanda e la data di concessione del contributo, al fine di verificare l’effettivo
mantenimento del requisito relativo alla dimensione d’impresa;

D. avere l’attività economica non riconducibile ai settori di attività esclusi dalla normativa comunitaria
applicabile, così come indicato nell’APPENDICE A.1 del bando di accesso; LE ATTIVITA'  ECONOMICHE AMMISSIBILI SONO INDICATE NELL'APPENDICE A.1

E. avere l’unità locale (“sede di intervento”) in cui vengono realizzate le attività oggetto di contributo
regionale attiva sul territorio marchigiano e regolarmente censita presso la Camera di Commercio
delle Marche, oppure dichiarare di essere in corso di attivazione dell’unità locale sempre nelle
Marche (Nota 1);

F. avere la capacità amministrativa, finanziaria e operativa per la realizzazione del progetto;

G. essere in regola rispetto alle disposizioni in materia fiscale, di contributi previdenziali ed assistenziali
secondo la vigente normativa (Nota 2); DURC

H. rispettare le condizioni nei confronti dei lavoratori dipendenti non inferiori a quelle risultanti dai
contratti nazionali collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più
rappresentative nelle categorie di appartenenza, nonché ogni altra disposizione di legge in materia
assistenziale e previdenziale;

I. essere in regola con la normativa antimafia;

J. essere in regola con le norme obbligatorie in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro:
D. Lgs. n. 81/08 (testo unico sicurezza sul lavoro) e s.m.i.;

K. essere in regola con le norme obbligatorie vigenti in materia di edilizia, urbanistica e di tutela e
salvaguardia dell'ambiente: D.Lgs. N. 152/06 e s.m.i. (Testo Unico sull'ambiente);

L. essere in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato.

I suddetti requisiti devono essere posseduti anche al momento della concessione del contributo, pena
l’inammissibilità della domanda.

Il richiedente avente sede legale all’estero deve dichiarare il possesso dei requisiti richiesti dal bando o di requisiti
equipollenti secondo le norme del Paese di appartenenza e produrre la relativa documentazione secondo la
legislazione del Paese di appartenenza.

Non possono essere ammesse a contributo le imprese:  SOGGETTI CHE NON POSSONO PRESENTARE DOMANDA

a. che si trovano nella condizione di impresa in difficoltà (Nota 3) come definita dall'articolo 2, punto 18, del
regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (Nota 4); IMPRESE IN DIFFICOLTA'

b. che si trovano in stato di liquidazione volontaria;

c. che sono destinatarie di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni interdittive di cui al decreto
legislativo 8 giugno 2001, n.231, e s.m.i. o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la
pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’articolo 14 del D.lgs 9 aprile 2008
n. 81;

d. i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione o i cui direttori tecnici sono destinatari di sentenze di
condanna passate in giudicato o di decreti penali di condanna divenuti irrevocabili o di sentenze di
applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in
danno dello Stato o della Comunità europea, per reati che incidono sulla moralità professionale, per reati
di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio e per reati in danno
dell’ambiente;

e. qualora sussistano, con riferimento ai soggetti indicati nell’articolo 85 del D.lgs. 6 settembre 2011 n. 159,
cause di decadenza, di sospensione, o divieto previste dall’articolo 67, o tentativi di infiltrazione mafiosa
ai sensi dell’articolo 84 comma 4 del medesimo decreto.

Tali dichiarazioni saranno oggetto di verifiche documentali di primo livello ai sensi dell’art. 71 comma 1 del DPR
445/2000, così come modificato dall’art 264 del D.L. 19 maggio 2020 n. 34, con applicazione, nel caso di
dichiarazioni mendaci, della decadenza dai benefici e delle sanzioni penali, rispettivamente previste dagli artt. 75
e 76 del medesimo D.P.R. come da ultimo rese più severe per effetto del citato articolo 264. Laddove fosse
necessario, per la numerosità delle domande, l’Amministrazione regionale procederà ad effettuare verifiche a
campione che sarà individuato per mezzo di un apposito applicativo utilizzato per l’estrazione del 5% dei soggetti
da sottoporre a controllo.  VERIFICHE A CAMPIONE SUL 5%

Nota 1 Qualora l’unità locale nelle Marche non sia già attiva al momento della presentazione della domanda, l’effettiva attivazione della stessa
viene accertata in visura camerale contestualmente alle ulteriori verifiche propedeutiche alla prima erogazione. Ne consegue che, al
momento della presentazione della prima rendicontazione, l’impresa dovrà già possedere l’unità locale attiva nelle Marche, nella quale
dovranno altresì essere state sostenute le spese oggetto della rendicontazione.

Nota 2 DURC Nei confronti di ogni impresa richiedente, la struttura provvederà alla verifica della regolarità contributiva dal giorno successivo al termine
ultimo previsto dal presente bando per la presentazione della domanda fino al giorno antecedente l’approvazione del decreto di
concessione. Laddove l’esito della verifica della regolarità contributiva non dovesse pervenire entro la data di approvazione del decreto di
concessione, la struttura provvederà ad ammettere con riserva le imprese il cui esito non sia ancora pervenuto. Se al termine dell’iter
istruttorio condotto dagli Istituti (INPS e INAIL) il DURC risultasse non regolare, la posizione non potrà più essere sanata dall’impresa
richiedente e la domanda di partecipazione sarà da ritenersi esclusa dai benefici previsti dal presente bando. 

Nota 3 IMPRESE IN DIFFICOLTA' Nel caso di PMI la definizione di impresa in difficoltà è: “non essere impresa in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par. 1 punto 18 del
Regolamento 651/2014/UE”. La clausola non si applica ai regimi di aiuti destinati ad ovviare alle calamità naturali:
“«impresa in difficoltà»: un'impresa che soddisfa almeno una delle seguenti circostanze:   
a) nel caso di società a responsabilità limitata (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare
di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per
il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della
metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate. Ciò si verifica quando la deduzione delle perdite cumulate dalle riserve
(e da tutte le altre voci generalmente considerate come parte dei fondi propri della società) dà luogo a un importo cumulativo negativo
superiore alla metà del capitale sociale sottoscritto. Ai fini della presente disposizione, per «società a responsabilità limitata» si intendono
in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato I della direttiva 2013/34/UE (1) e, se del caso, il «capitale sociale» comprende
eventuali premi di emissione;
b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (diverse dalle PMI costituitesi
da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima
vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte
dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa
di perdite cumulate. Ai fini della presente disposizione, per «società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i
debiti della società» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato II della direttiva 2013/34/UE;
c) qualora l'impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura
nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;
d) qualora l'impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia
ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione;
e) nel caso di un'impresa diversa da una PMI, qualora, negli ultimi due anni:
1) il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell'impresa sia stato superiore a 7,5; e
2) il quoziente di copertura degli interessi dell'impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 1,0”.

Nota 4 ai sensi della sezione 2.1 del “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia a seguito
dell'aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia” gli aiuti previsti dal presente bando possono essere concessi a imprese in difficoltà
ai sensi del paragrafo 1.4 n. 26 della C (2022) 1890 del 23/3/2022.

3.  INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

3.1. Progetti ammissibili

I progetti di investimento delle imprese, diretti all’individuazione di nuove opportunità di business nei mercati
esteri già serviti e nella ricerca di nuovi mercati e di nuovi fornitori, dovranno prevedere almeno due ambiti di
attività tra quelli di seguito indicati e afferenti agli ambiti di specializzazione intelligente in ricerca e innovazione
della regione Marche di cui alla DGR n. 42 del 31 gennaio 2022 e che si riepilogano nell’APPENDICE A.4.

a) INNOVAZIONE della STRATEGIA PROMOZIONALE nei mercati di riferimento individuati nel progetto;

b) TEMPORARY EXPORT MANAGER e DIGITAL EXPORT MANAGER in affiancamento al personale
aziendale;

c) ANALISI E RICERCHE DI MERCATO per l’individuazione di nuovi mercati e fornitori;

d) SITO WEB AZIENDALE ai fini dello sviluppo di attività di promozione digitale dell’export;

e) MARKETING DIGITALE attraverso uno o più canali digitali;

f) BUSINESS ON LINE quale attività di innovazione del processo commerciale;

g) SOCIAL MEDIA MARKETING compreso l’utilizzo degli influencers, di storytellers e storytelling.
Tutte le attività proposte devono risultare chiaramente riconducibili e verificabili in relazione ai mercati target
individuati nel progetto.

3.2. Massimali di investimento


Il costo totale ammissibile del progetto di investimento non deve essere inferiore ad Euro 5.000,00. INVESTIMENTO MINIMO
Il contributo concedibile non potrà superare il valore di Euro 40.000,00. CONTRIBUTO MASSIMO

 

3.3. Tipologie di spese ammissibili

Le spese ammissibili dovranno essere pertinenti e riconducibili al progetto di investimento approvato dal nucleo
di valutazione, essere coerenti con le finalità del progetto e al raggiungimento degli obiettivi indicati. Esse
dovranno riguardare almeno due delle seguenti tipologie di spese, come di seguito indicate:

a) INNOVAZIONE della STRATEGIA PROMOZIONALE: spese per il potenziamento degli strumenti
promozionali in lingua straniera, compresa la progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei
cataloghi/brochure/presentazioni aziendali; spese di consulenza per la progettazione, creazione e
sviluppo di vetrine digitali;

b) TEMPORARY EXPORT MANAGER e DIGITAL EXPORT MANAGER: spese di consulenza volte allo sviluppo
delle competenze interne attraverso l’utilizzo di Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export
Manager (DEM) con una comprovata esperienza (da curriculum vitae) di almeno 3 anni, in
affiancamento al personale aziendale;

c) ANALISI E RICERCHE DI MERCATO: spese di consulenza relative ad Analisi per l’individuazione di nuovi
mercati e nuovi fornitori, Analisi Economico/Sociale e selezione dei Paesi Target, Analisi per selezione
di partners commerciali e clienti finali;

d) SITO WEB AZIENDALE: spese per la creazione, l’implementazione, la traduzione in lingua estera dei
contenuti del sito internet dell’impresa e per l’avvio e implementazione di sistemi di assistenza clienti
in live chat e instant messenger in lingua estera; spese per shooting fotografici e per video making. Il
sito web, la piattaforma, la Landing page, il Marketplace, il sito e-commerce e le app mobile etc.
dovranno essere attivi e consultabili al momento della rendicontazione delle spese ed essere redatti
nella lingua estera oltre a riportare i loghi previsti per gli interventi cofinanziati con il FESR (paragrafo
8.1);

e) MARKETING DIGITALE: spese per lo sviluppo di una strategia di export digitale realizzata, attraverso
uno o più canali digitali quali: Digital export assessment, Digital & Brand Strategy per attivare e
migliorare l’e-commerce; individuazione e posizionamento del prodotto su Marketplace adeguati,
ottimizzazione SEO e Advertising; Lead Generation & Sales Automation; Strategia Web Marketing
multichannel; Produzione contenuti per il marketing;

f) BUSINESS ON LINE: spese per l’utilizzo di un market place (spese di avvio dell’utilizzo di un
marketplace, spese per l’indicizzazione della piattaforma o del marketplace) e creazione e sviluppo di
una piattaforma e-commerce proprietaria (creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma,
componenti hardware e software per la gestione degli ordini, circuiti di pagamento, servizi cloud,
integrazione con ERP, CRM, AI e realtà aumentata, creazione e configurazione di app). Il sito web, la
piattaforma, la Landing page, il Marketplace, il sito e-commerce e le app mobile dovranno essere attivi
e consultabili al momento della rendicontazione delle spese ed essere redatti nella lingua estera, oltre
a riportare i loghi previsti per gli interventi cofinanziati con il FESR (paragrafo 8.1);

g) SOCIAL MEDIA MARKETING: spese per azioni di social media marketing incluso l’utilizzo di influencers,
digital advertising (ad es. Google Ads), per campagne di sponsorizzazione nei mercati individuati nel
progetto, per storytellers e storytelling che promuovano l’azienda nei mercati prescelti. Sono inoltre
ammesse le spese per la realizzazione di video aziendali se l'attività è realizzata in lingua estera e se è
coerente con i paesi target individuati.

Tipologie di spese non ammissibili

Non sono ritenute ammissibili le seguenti spese:
1. spese per l’acquisto di beni, di beni autoprodotti e/o lavori effettuati in economia dall’impresa
richiedente il contributo, ovvero spese per la realizzazione di opere tramite commesse interne o
oggetto di autofatturazione;
2. acquisto di beni usati; I BENI USATI NON SONO AMMESSI
3. costi relativi a mobili ed arredi;
4. spese per beni in comodato;

5.spese per investimenti meramente sostitutivi, rispondenti a necessità di adeguamento del processo
produttivo alle esigenze di mercato;
6. spese relative a cambiamenti e/o adeguamenti periodici o stagionali o altre simili attività di routine;
7. spese relative ad investimenti necessari per conseguire gli standard imposti dalla legge o da
provvedimenti equivalenti;
8. spese per manutenzione ordinaria;
9. IVA, oneri per imposte, tributi, oneri fiscali, previdenziali e assicurativi recuperabili;
10. spese bancarie, interessi di mora, interessi passivi, altri oneri finanziari quali deprezzamenti e
passività;
11. le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari;
12. spese relative alla formazione del personale;
13. costi sostenuti per viaggio, vitto e alloggio;
14. Costi per coffe-break, catering;
15. Spese per l’organizzazione di conferenze stampa;
16. spese per consulenza prestata per servizi continuativi o periodici, per contratti di rappresentanza e
agenti di commercio, o di consulenze finalizzate alla gestione ordinaria dell’impresa, quali (in modo
non esaustivo): consulenza fiscale o legale, rinnovo delle certificazioni;
17. beni acquistati con il sistema della locazione finanziaria (leasing). IL LEASING NON E' AMMESSO

Non sono ammesse inoltre:  
- le spese, ai sensi dell’art. 1. Comma 1. lett. D) del Reg. (UE) n. 1407/2013 e s.m.i. (Regolamento in De
minims) della Commissione del 18 dicembre 2013, per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi
o stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di
una rete di distribuzione all’estero (es.: spese per contratti di rappresentanza di buyer, agenti di
commercio esteri) o altre spese correnti connesse all’attività di esportazione;

LE SPESE DEVONO ESSERE FATTURATE DA SOGGETTI TERZI
- le spese effettuate e/o fatturate dal legale rappresentante o dai soci dell’impresa e da qualunque altro
soggetto facente parte degli organi societari e di amministrazione della società ovvero dal coniuge o da
parenti o affini, entro il terzo grado in linea diretta o collaterale dei soggetti richiamati, o che vi sia
collusione tra le parti contraenti;
- non sono ammissibili prestazioni erogate all’impresa beneficiaria da società appartenenti allo stesso
gruppo o con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. (e
dall’art. 2 c. 2 Regolamento EU n. 1407/2013) o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori
con poteri di rappresentanza;
- qualsiasi forma di autofatturazione.

Per quanto non previsto dal presente articolo si fa rimando alla normativa comunitaria, nazionale e regionale di
riferimento, con particolare riguardo al Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17
giugno 2014 (in caso di aiuti di Stato), normativa specifica applicabile all’aiuto, e/o decisione dell’aiuto
eventualmente notificato.

3.4. Termini di ammissibilità delle spese e tempistica dei progetti

Per “avvio dei lavori” si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante che renda irreversibile
l’investimento (Nota 5). La data di avvio è quella indicata dall’impresa nella comunicazione di accettazione degli esiti
istruttori.

Le spese ammissibili sono quelle effettuate (fa fede la data di fatturazione) a partire dalla data del 24 febbraio
2022, data di inizio crisi russo-ucraina ed entro la data di conclusione dello stesso.

Il programma di investimento dovrà essere concluso entro 6 mesi dalla data del decreto di concessione del
finanziamento, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

Per “data di chiusura” si intende quella dell’ultimo titolo di spesa. Il progetto si intende realizzato e concluso
quando le attività sono state svolte come da progetto approvato e le relative spese sono state fatturate.

Il pagamento e la rendicontazione delle spese sulla piattaforma informatizzata SIGEF devono essere effettuati
entro 60 giorni dalla data di chiusura.

(Nota 5)  Si precisa che i lavori preparatori quali la richiesta di permessi, la realizzazione di business plan, studi di fattibilità non sono considerati
come avvio dei lavori.

3.5. Tipologia e intensità di aiuto


Il presente bando è attuato ai sensi del Reg. (UE) n. 1407 /2013 e s.m.i. (“de minimis”).

Per le sole imprese che abbiano subito riduzioni di quote export, o abbiano sostenuto maggiori costi derivanti
dalla crisi Russo-Ucraina (vedi paragrafo 4.4 punto n.12), le agevolazioni di cui al presente bando potranno essere
concesse anche ai sensi della sezione 2.1 del “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti di Stato a sostegno
dell'economia a seguito dell'aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia” (C (2022) 1890 del 23/3/2022) di
cui al seguente link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022XC0324(10)&from=EN
Tale attuazione è subordinata all’autorizzazione di compatibilità da parte della Commissione Europea. Le
agevolazioni eventualmente accordate ai sensi della sezione 2.1 del Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti
di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia, potranno essere
concesse non oltre il 31/12/2022 (salvo eventuali disposizioni di proroga da parte della Commissione Europea) nel
rispetto di tutte le condizioni di compatibilità ivi previste.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale a fondo perduto, per la realizzazione del progetto, nella
misura del 70% che verrà applicato per tutte le tipologie di spesa richieste.

3.6. Regole di cumulo


Il contributo pubblico concesso ai sensi del presente bando è cumulabile, per i medesimi costi ammissibili, con
altre agevolazioni pubbliche (previste da norme comunitarie, statali, regionali) nel rispetto della normativa
applicabile in materia di aiuti di stato ed in particolare nel rispetto delle intensità d’aiuto massime previste da un
regolamento di esenzione per categoria o da un regime autorizzato dalla Commissione Europea.

Il contributo è altresì cumulabile con le agevolazioni che non siano qualificabili come aiuti di stato ai sensi dell’art.
107, comma 1 del Trattato CE.

Ai sensi del Reg. (UE) n. 1407/2013, regime “de minimis”, l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una
medesima impresa non deve superare i € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari (nota 6), ossia degli esercizi utilizzati
per scopi fiscali dall’impresa.

Nel caso in cui, le agevolazioni di cui al presente bando, potranno essere concesse anche ai sensi della sezione
2.1 del “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia a seguito
dell'aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia” (C (2022) 1890 del 23/3/2022) di cui al seguente link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52022XC0324(10)&from=EN, gli stessi verranno concessi nel limite massimo di 400.000,00 euro per impresa, al lordo di oneri e imposte, e possono essere cumulati
con aiuti ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107
e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis. Possono essere cumulati, inoltre,
con aiuti concessi sul Regolamento di esenzione (651/2014) a condizione che siano rispettate le disposizioni e le
norme sul cumulo degli aiuti inquadrati in predetti regimi.

Al fine di verificare che gli aiuti concessi con il presente bando non superino il massimale di 400.000,00 euro
stabilito dal quadro temporaneo, tenendo conto di qualsiasi altro aiuto, concesso anche da altre autorità, sarà
verificata la posizione del soggetto beneficiario all’interno del Registro Nazionale Aiuti.

4. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 

4.1 Modalità di rilascio credenziali per la presentazione delle domande

La domanda è redatta esclusivamente on line, previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo
regionale Sigef. Tali credenziali dovranno essere richieste dal legale rappresentante (o procuratore) dell’impresa
utilizzando la procedura di invio telematico prevista dal sistema informativo regionale SIGEF e disponibile
all’indirizzo internet https://sigef.regione.marche.it.

Nella richiesta di accesso, il legale rappresentante dovrà fornire i propri dati anagrafici e quelli della società
allegando, in formato elettronico pdf, i seguenti documenti:
1. carta d’identità;
2. codice fiscale;
3. copia dell’atto di nomina o conferimento dei poteri di rappresentanza legale e autodichiarazione di
conformità all’originale.

In caso di delega alla rappresentanza legale del soggetto proponente andranno allegati anche:
1. carta d’identità del procuratore;
2. codice fiscale del procuratore;
3. copia dell’atto di procura e autodichiarazione di conformità all’originale da parte del procuratore.

Verificata la correttezza formale della richiesta e degli allegati, le credenziali d’accesso saranno inviate
direttamente alla casella di posta elettronica indicata dal soggetto nella richiesta di rilascio.

4.2 Modalità di presentazione della domanda di partecipazione


La domanda di partecipazione dovrà obbligatoriamente essere presentata sulla piattaforma SIGEF secondo le
modalità di seguito indicate, pena l’esclusione.

La domanda prevede:
 caricamento su SIGEF dei dati previsti dal modello di domanda (ALLEGATO 1)
 caricamento su SIGEF degli allegati;
 sottoscrizione della domanda da parte del richiedente in forma digitale mediante specifico kit per la
firma digitale (tra cui l’utilizzo di smart card e specifico lettore, token USB o altra carta servizi abilitata al
sistema); è a carico dei richiedenti la verifica preventiva della compatibilità con il sistema della carta servizi che intendono utilizzare. La configurazione della postazione pc di lavoro da utilizzare per
l’apposizione della firma digitale tramite smart-card deve avvenire con qualche giorno di anticipo
rispetto alla data di scadenza del bando per non incorrere nella formazione di code di chiamata ai numeri
di assistenza tecnica del SIGEF.

Il sistema informativo SIGEF garantisce che la domanda di aiuto è presentata entro la data di scadenza indicata
nella specifica procedura di attivazione. Nessuna domanda potrà essere presentata successivamente in quanto
il tasto “Presenta domanda” e “Firma e invia al protocollo” vengono disabilitati.

Il sistema informativo restituirà la "ricevuta di protocollazione" attestante la data e l'ora di arrivo della domanda.
La domanda di aiuto è soggetta al pagamento dell'imposta di bollo di € 16,00.

Il numero e la data della marca da bollo dovranno essere inseriti negli appositi campi previsti nella domanda.

Il richiedente dovrà apporre sulla ricevuta di protocollazione, generata dal sistema e successivamente stampata,
la marca da bollo.

La ricevuta dovrà essere debitamente conservata ai fini di eventuali successivi controlli.

Le modalità per richiedere l’abilitazione al sistema verranno pubblicate nella homepage di
https://sigef.regione.marche.it

Sempre nella homepage verranno indicati i riferimenti per la risoluzione di problemi tecnici e di contenuto.

4.3. Presentazione della domanda

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 16 maggio 2022 ed entro le ore 13:00 del 30
giugno 2022. Fa fede la data della ricevuta rilasciata dal sistema informatico.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando.

Saranno dichiarate irricevibili le domande:
a. presentate oltre il termine di scadenza sopra indicato;
b. redatte e/o sottoscritte e/o inviate secondo modalità non previste dal bando;
c. prive di sottoscrizione, sottoscritte da persona diversa dal legale rappresentante o dal procuratore.

4.4 Documentazione a corredo della domanda


Di seguito si riportano gli elementi essenziali e gli allegati che la domanda di finanziamento dovrà contenere. In
ogni caso farà fede la documentazione prevista dal SIGEF in fase di ‘profilazione’ del bando; tale documentazione
va obbligatoriamente caricata nella Piattaforma SIGEF, pena la non ammissibilità della domanda. Tuttavia, al fine
del rispetto del principio generale nazionale e comunitario di consentire la massima partecipazione, per
inadempimenti di carattere formale, la regione Marche si riserva la facoltà di richiedere integrazioni sulla
documentazione presentata.

1. Domanda di partecipazione ALLEGATO 1 (da compilare on line sul Sigef);

2. Modello procura speciale per la presentazione della domanda (se pertinente, modello da scaricare sul
SIGEF di cui all’ALLEGATO 2);

3. Dichiarazione dimensione di impresa (modello da scaricare sul Sigef di cui all’ALLEGATO 3);

4. Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del legale rappresentante (art. 47 T.U. – D.P.R. n. 445/2000)
sulla restituzione degli aiuti dichiarati incompatibili Dichiarazione Deggendorf (modello da scaricare sul
Sigef di cui all’ALLEGATO 4);

5. Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per i soggetti muniti di poteri di amministrazione diversi dal
legale rappresentante e per i direttori tecnici (art. 47 T.U. – D.P.R. n. 445/2000) (modello da scaricare sul
Sigef di cui all’ALLEGATO 5);

6. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 T.U. – D.P.R. n. 445/2000) (modello da scaricare sul
Sigef di cui all’ALLEGATO 6);

7. Cumulo aiuti di Stato (obbligatorio qualora la ditta abbia dichiarato di avere ricevuto altri “aiuti di Stato”
o contributi a titolo di de minimis a valere sul progetto di cui si chiede il finanziamento - modello da
scaricare sul Sigef di cui all’ALLEGATO 7);

8. Documentazione per la verifica dei requisiti di ammissibilità in caso di presentazione della domanda da
parte di un’impresa straniera priva di unità operativa nella Regione Marche (se pertinente, vedi paragrafo
2.2);

9. Per le società estere, non tenute alla redazione di un bilancio CEE, dovrà essere allegato lo schema di
bilancio conforme alla IV Direttiva CEE relativo all’ultimo esercizio chiuso precedentemente alla data di
presentazione della domanda con allegata dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/2000 dal legale
rappresentante di conformità dello schema di bilancio alle scritture contabili aziendali (modello da
scaricare dal Sigef di cui all’ALLEGATO 8);

10. Nel caso di imprese che, alla data di presentazione della domanda, non abbiano ancora chiuso ed
approvato il primo bilancio, dovrà essere allegata una dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale,
asseverata da un revisore esterno iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in
cui dovranno essere indicati i valori che le imprese stesse prevedono di contabilizzare nel bilancio relativo
al primo anno di attività, illustrati da una relazione giustificativa di tali valori (obbligatoria in assenza di
bilancio nel primo anno di vita);

A corredo della domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

11. Curricula vitae dei soci/amministratori e del management in particolare dell’ufficio export (per la
valorizzazione dei punteggi);

12. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 T.U. – D.P.R. n. 445/2000) del legale rappresentante
in riferimento alla quota percentuale di fatturato export o di costi sostenuti per l’acquisto materie prime
o semilavorati sul mercato russo/ucraino nel triennio 2019-2020-2021, valutato in termini di percentuale
di esposizione su mercato russo/ucraino.

4.5 Documentazione incompleta, documentazione integrativa

Qualora per lo svolgimento dell‘istruttoria sia necessario acquisire ulteriori dati, informazioni, documentazione
per la prosecuzione della verifica, al richiedente è inviata una richiesta motivata di integrazione contenente
l’elenco completo dei documenti, dati, informazioni da integrare.

La documentazione integrativa dovrà pervenire entro 10 giorni consecutivi dal ricevimento della nota di richiesta.

Decorso tale termine, il procedimento sarà sostenuto sulla base della documentazione in possesso e, in caso di
carenza grave, verrà decretata l’inammissibilità della domanda.

La richiesta sospende i termini dell’istruttoria fino alla data di ricevimento della documentazione integrativa e/o
della scadenza del termine per la ricezione della stessa.

4.6 Formato documentazione allegata

Per quanto concerne il formato della documentazione da trasmettere si rimanda a quanto previsto dal Codice
dell'amministrazione digitale (CAD) di cui al D.Lgs n. 82 del 07/03/2005 e s.m.i..

5. ISTRUTTORIA, CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE

5.1 Modalità di istruttorie e fasi del procedimento

L’intervento viene attuato con procedura valutativa a graduatoria.  NON E' UN CLICK DAY

L'iter procedimentale della selezione delle domande si articola nelle seguenti fasi:

1. istruttoria di ammissibilità, svolta da un nucleo di lavoro composto da collaboratori regionali nominato
con apposito atto del dirigente del Settore “Innovazione e cooperazione internazionale” successivo alla
pubblicazione del presente bando nel BUR della Regione Marche; in relazione alla suddetta istruttoria
verranno esaminate: la completezza della domanda, le cause di inammissibilità della domanda, vale a dire
cause che impediscono alla domanda di accedere alla successiva fase di valutazione;

2. valutazione, i progetti verificati ammissibili a seguito dell'istruttoria sopra menzionata verranno valutati
sulla base dei criteri di valutazione di cui al paragrafo 5.2, che fanno riferimento alle Modalità Attuative
del Programma Operativo (MAPO) della Regione Marche – Programma Operativo Regionale (POR) – Fondo
Europea di Sviluppo Regionale (FESR) - 2014-2020” approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.
1143 del 21.12.2015 e ss.mm.ii; per l’attività di valutazione, la struttura potrà avvalersi di esperti esterni
all’amministrazione regionale. La valutazione degli esperti potrà realizzarsi nell’ambito di una
Commissione di valutazione ad hoc istituita, composta, oltre che dai suddetti esperti, da funzionari
regionali e nominata con decreto del Dirigente del Settore “Innovazione e cooperazione internazionale”
successivo alla pubblicazione del presente bando nel BUR della Regione Marche. La commissione di
valutazione potrà operare dei tagli alle voci di spesa non coerenti con le finalità, gli obiettivi e le linee di
attività previsti dal bando e ridimensionare le spese che verranno giudicate sovrastimate rispetto alle
attività da svolgere;

3. approvazione graduatorie, verrà approvata la graduatoria per le imprese localizzate nell’area del cratere
e Comuni limitrofi, a valere sulle risorse di cui all’azione 21.1 e la graduatoria per le imprese fuori area del
cratere a valere sulle risorse di cui all’azione 1.3.

5.2 Criteri di valutazione 

Le imprese riceveranno una valutazione con punteggio da 0 a 100 (verranno considerati i due decimali), sulla base
dei criteri indicati nella seguente tabella di valutazione.

5.3 Criteri di priorità

Se si riscontrasse parità di punteggio complessivo, sarà assegnata la priorità alle imprese a rilevante componente
femminile alla data di presentazione della domanda.

5.4 Cause di non ammissione


Le domande di partecipazione saranno considerate non ammissibili nel caso di:
a) domanda non inoltrata secondo le modalità procedurali stabilite dal paragrafo 4.2 del presente bando
(domanda irricevibile);
b) mancanza di uno dei requisiti di ammissibilità previsti al paragrafo 2.1 del presente bando;
c) mancato invio della documentazione obbligatoria a corredo della domanda;
d) verifica della presenza di dati, notizie o dichiarazioni inesatti ovvero di documentazione incompleta o
irregolare per fatti, comunque, imputabili alle imprese e non sanabili, ai sensi dell’art. 76 del DPR
445/2000;
e) presentazione da parte della stessa impresa di più di una domanda di partecipazione alle agevolazioni
previste dal presente bando.

5.5 Approvazione elenco delle domande ammesse a finanziamento e concessione del contributo

Il Settore “Innovazione e cooperazione internazionale”, di norma entro il 90° giorno successivo all’ultimo giorno
utile per la presentazione delle domande, in base ai punteggi assegnati e subordinatamente al risultato
dell’interrogazione del Registro Nazionale degli aiuti di Stato, provvede all’approvazione del decreto dirigenziale
contenente l’elenco degli ammessi a finanziamento, definendo per ogni progetto la spesa ammessa e le
agevolazioni spettanti, degli ammessi ma non finanziati per insufficienza di fondi e degli esclusi indicando per
questi ultimi la relativa motivazione.

Con il suddetto decreto verrà approvata la graduatoria per le imprese localizzate nell’area del cratere e Comuni
limitrofi, a valere sulle risorse di cui all’azione 21.1 e la graduatoria per le imprese fuori area del cratere a valere
sulle risorse di cui all’azione 1.3.

La Regione, tramite funzionalità del sistema informativo SIGEF o PEC, comunica all’impresa beneficiaria gli esiti
istruttori, ovvero i motivi che hanno indotto a ritenere non ammissibile la domanda di norma entro il 15° giorno
successivo alla data di approvazione della graduatoria.

Il decreto ed i relativi elenchi verranno pubblicati sul sito www.norme.marche.it , ai sensi della DGR n. 573/16, sul
sito istituzionale www.regione.marche.it e nel sito dell’AdG http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-
Europei e sul sito www.marcheinnovazione.it.

I progetti risultanti ammissibili in graduatoria, ma non finanziabili o finanziabili parzialmente per carenza di risorse
disponibili, potranno eventualmente essere soddisfatti, attraverso l’utilizzo di economie di gestione derivanti da
revoche, rinunce, minori spese o sopraggiunte disponibilità finanziarie.

Per gli ammessi ma non finanziati per insufficienza di risorse disponibili non verrà inviata alcuna comunicazione.
Il regime di aiuto oggetto del presente bando verrà attuato solamente dopo il ricevimento della ricevuta di cui
all’articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione.

5.6 Accettazione contributi e conferma inizio attività

L'intervento deve essere confermato dall’impresa mediante comunicazione di accettazione degli esiti istruttori e
conferma di inizio attività, compilata sull'apposito modello (Allegato 9) e presentata, tramite funzionalità del
sistema informativo SIGEF, entro il termine ordinatorio di 15 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di
concessione.

Il beneficiario deve comunicare, all’atto di accettazione del contributo, la data di avvio del progetto ed allegare
il documento dal quale si evinca la data del primo impegno giuridicamente vincolante che renda irreversibile
l’investimento.

La dichiarazione di decadenza per mancato invio della comunicazione di accettazione verrà fatta d’ufficio senza
avviare il procedimento di revoca di cui all’art. 8 della L. 241/1990 e s.m.i.

6. MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DELLA SPESA

6.1 La rendicontazione delle spese


La rendicontazione delle spese deve essere effettuata dall’impresa beneficiaria sulla piattaforma informatizzata
SIGEF dove è tenuta a immettere la documentazione giustificativa della spesa e dei relativi pagamenti, all’indirizzo
https://sigef.regione.marche.it, entro il 60° giorno successivo alla data di chiusura del progetto (Nota 7). 

     Nota 7 Salvo casi adeguatamente motivati

6.2 Obblighi connessi alla rendicontazione delle spese

Il Beneficiario deve:


- rendicontare secondo le modalità e i termini stabiliti nel bando;

- garantire che le spese dichiarate siano reali e che i prodotti e i servizi siano forniti conformemente a quanto
previsto in sede di approvazione dell’operazione;

- dichiarare di non avere ricevuto aiuti incompatibili o di avere provveduto al loro rimborso secondo le
normative nazionali e comunitarie vigenti;

- conservare  (nota 8), in base alla normativa vigente, tutti i documenti relativi all’operazione sotto forma di originali
o di copie autenticate su supporti comunemente accettati (nota 9), che comprovano l’effettività della spesa
sostenuta;

- comunicare all’Amministrazione regionale l’ubicazione dei documenti sopra richiamati nonché l’identità
del soggetto addetto a tale conservazione. Ogni modifica e/o aggiornamento delle suddette informazioni
deve essere prontamente comunicata all’Amministrazione regionale;

- assicurare l’accesso ai documenti sopra richiamati, nei casi di controllo. In tali occasioni, il beneficiario è
altresì tenuto a fornire estratti o copie dei suddetti documenti alle persone o agli organismi che ne hanno
diritto, compreso il personale autorizzato dell’Autorità di Gestione, dell’Autorità di Certificazione, degli
eventuali Organismi Intermedi e dell’Autorità di Audit, nonché i funzionari autorizzati dell’Unione europea;

- assicurare un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le ASSICURARE UN SISTEMA DI CONTABILITA' SEPARATA
transazioni relative all’operazione. Ove possibile, è, inoltre, preferibile il ricorso a fatturazione separata,
specificatamente dedicata al programma di investimento per il quale è stato concesso il contributo;

- apporre, su tutti gli originali dei documenti giustificativi di spesa, pena la rettifica del 10% del contributo
concesso (nota 10)  la dicitura/timbro indelebile con la seguente frase: “Documento contabile finanziato a valere
sul POR MARCHE FESR 2014-2020 - INTERVENTO 1.3.1 “Promuovere i processi di innovazione aziendale e
l’utilizzo di nuove tecnologie digitali” ovvero EVENTI SISMICI POR MARCHE FESR 2014/2020 – ASSE 8 – OS
21 - AZIONE 21.1 – INTERVENTO 21.1.1 “Sostegno agli investimenti produttivi al fine del rilancio della
crescita economica e della competitività” Bando 2022 – Quota della spesa ammessa imputata al progetto
e rendicontata pari a Euro ………… di cui Contributo pubblico concesso pari a Euro ……. ”;


- indicare sulle fatture elettroniche il CUP, il titolo del progetto e il riferimento al programma sull’oggetto
della fattura; fatture con codice CUP errato o mancante non saranno accettate dall’Amministrazione. Per
le fatture elettroniche emesse prima della data di approvazione del decreto di concessione del contributo
dovrà essere inviata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) rilasciata dal fornitore di beni e
servizi attestante la corretta imputazione del codice CUP.

(Nota 8) Il periodo di conservazione richiesto, ai sensi dell’art.140 Reg. UE 1303, è di 3 anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla
presentazione dei conti nei quali sono incluse le spese dell'operazione la cui spesa totale ammissibile è inferiore a 1.000.000 EUR. Nel caso
di operazioni diverse da quelle di cui al primo comma, tutti i documenti giustificativi sono resi disponibili per un periodo di due anni a
decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti nei quali sono incluse le spese finali dell'operazione completata. Tali
termini possono essere sospesi nei casi in cui sia stato avviato un procedimento giudiziario o su richiesta motivata della Commissione

(Nota 9) Ai sensi dell’art. 19, par.4, del Reg. CE 1828/2006 per “supporti comunemente accettati” si intendono: fotocopie di documenti originali,
microschede di documenti originali, versioni elettroniche di documento originali, documenti disponibili unicamente in formato elettronico

(Nota 10) Cfr “Manuale per i controlli di primo livello documentali e in loco” allegato alla “Descrizione delle funzioni e delle procedure in atto per
l’Autorità di Gestione e per l’Autorità di Certificazione

6.3 Prova della spesa, Documentazione giustificativa, Modalità di pagamento

Nell’Appendice A.3 sono indicate, per ogni tipologia di spesa ammissibile di cui al paragrafo 3.3, i criteri per la
determinazione dei costi, la rendicontazione e la documentazione giustificativa di spesa.

6.4 Monitoraggio e gestione dei flussi di dati

Il beneficiario ha l'obbligo di caricare su SIGEF le informazioni necessarie al corretto espletamento del
monitoraggio procedurale, finanziario e fisico garantendo la correttezza, l'affidabilità e la congruenza ed il costante
aggiornamento dei dati in relazione all'operazione di competenza (nota 11).

 (Nota 11) Per garantire un corretto monitoraggio e gestione dei flussi dei dati, si richiede ad ogni beneficiario il riferimento agli Allegati G) e H) ed
al MANUALE PER LA MODIFICA DEI DATI DEGLI INDICATORI DI REALIZZAZIONE SUL SISTEMA INFORMATIVO di cui alla DGR n. 1460 del
25/11/2019 e consultabile e scaricabile anche nella sezione. https://point.regione.marche.it/servizidipendente/Sigef/Pagine/Documenti-
Sigef.aspx
Il rispetto da parte del beneficiario degli obblighi previsti dalle disposizioni di attuazione delle operazioni (bandi, Convenzione di
finanziamento, etc.) in materia di periodicità e natura dei dati da trasmettere (finanziari, fisici, procedurali), consente all'AdG di ottemperare
a quanto previsto dalle disposizioni regolamentari in materia di monitoraggio e sorveglianza del PO. Tali adempimenti qualificano le
operazioni ai fini del finanziamento a valere sui fondi SIE che sono monitorate secondo le modalità definite dal Sistema Nazionale di
Monitoraggio (SNM), attivato tramite il MEF-RGS-IGRUE. I dati e le informazioni periodicamente trasmessi dall'AdG, tramite SIGEF,
affluiscono al SNM in conformità al Protocollo Unico di Colloquio (PUC) definiti daIl'IGRUE.
Tutto il processo è descritto nel dettaglio dal “Vademecum sul monitoraggio degli indicatori” Allegato H) alle Linee guida e consultabile
anche nella sezione “News” del SIGEF.

6.5 Modalità di erogazione dell’aiuto

Ai sensi dell’art. 131 del Reg. (UE) n. 1303/2013, il contributo viene erogato in una unica soluzione a saldo, previo  UNICA EROGAZIONE A SALDO
invio della richiesta di liquidazione da presentarsi sulla piattaforma informatizzata SIGEF entro e non oltre il 60°
giorno successivo alla chiusura del programma di investimento (fa fede la data dell’ultima fattura quietanzata),pena la revoca delle agevolazioni concesse, e a fronte del positivo esame della rendicontazione delle spese
sostenute e rendicontate sulla piattaforma SIGEF.

Ai sensi dell’art. 132 del Reg. (UE) 1303/2013, l’Amministrazione regionale provvederà alla liquidazione del
contributo di norma, compatibilmente all’espletamento delle attività legate agli adempimenti contabili, entro il
60° giorno successivo alla data di invio della richiesta di liquidazione e della documentazione giustificativa di spesa,
previa verifica della relazione tecnica degli interventi, della rendicontazione finanziaria, della regolarità
contributiva dell’impresa beneficiaria, e della documentazione certificativa di spesa attestanti la realizzazione
finale del programma degli investimenti.

Si procederà alla liquidazione del contributo esclusivamente previa (nota 12):

- acquisizione del DURC regolare e vigente. Nel caso dal DURC emerga irregolarità contributiva non sarà
possibile procedere alla liquidazione del contributo prima che l’impresa beneficiaria abbia adempiuto
alla relativa regolarizzazione. Qualora l’impresa beneficiaria non provveda alla regolarizzazione,
l’Amministrazione regionale può agire in compensazione, riducendo il valore del contributo nella
misura dell’importo da corrispondere direttamente all’INPS o all’INAIL per sanare l’irregolarità;

- dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del legale rappresentante (art. 47 T.U. - D.P.R. n.
445/2000) sulla restituzione degli aiuti dichiarati incompatibili (Dichiarazione Deggendorf – modello
da scaricare sul SIGEF Allegato 4);

- verifica mediante visura camerale dell’avvenuta localizzazione dell’unità operativa nel territorio della
Regione Marche;

Documenti da allegare alla richiesta di liquidazione del saldo (fac-simili da scaricare dall’area download di Sigef):

a. Relazione finale dell’intervento realizzato (Allegato 10 modello da scaricare sul SIGEF):
- sez. A) RELAZIONE TECNICA: indicare le attività svolte, i risultati, anche parziali, raggiunti, le
difficoltà operative e tecnologiche affrontate, le soluzioni adottate, le eventuali variazioni
intervenute nella realizzazione del programma e gli eventuali scostamenti rispetto al
programma originariamente approvato;

sez. B) RENDICONTO DELLE SPESE E DEI COSTI SOSTENUTI (da caricare in Sigef);

Nota 12 Con riferimento alla documentazione antimafia si precisa quanto segue:
ai sensi dell’art. 83 del D.lgs. 159/2011, Codice Antimafia, come modificato dalla Legge 17 ottobre 2017 n. 161, le Pubbliche Amministrazioni,
gli Enti Pubblici, anche costituiti in stazioni uniche appaltanti, gli Enti e le aziende vigilate dallo Stato o da altro Ente Pubblico, nonché i
concessionari di lavori e di servizi pubblici, prima di concedere erogazioni a favore di titolari di imprese sono tenuti ad acquisire idonea
documentazione informativa circa la sussistenza di una delle cause di decadenza o sospensione di cui all’art. 67 o dei tentativi di infiltrazione
mafiosa di cui all’art. 84, comma 4 e art. 91 del Codice. Fermo restando il precedente obbligo di informazione antimafia per importi superiori
alla soglia di Euro 150.000,00, negli altri casi l’Amministrazione, o il soggetto gestore, dovrà procedere all’acquisizione della comunicazione
antimafia. Relativamente al rilascio delle comunicazioni antimafia ex art. 87 del d.lgs. 6 settembre 2011, n.159, “codice delle leggi antimafia,
ai sensi dell’articolo 78 comma 3-quinquies del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 aprile 2020, n. 27, che è
intervenuto sul d.lgs.159/2011 (cd. Codice antimafia), a far data dal 30 aprile 2020, la documentazione antimafia non è richiesta per i
provvedimenti, ivi inclusi quelli di erogazione, gli atti ed i contratti il cui valore complessivo non supera i € 150.000,00.

 

7. CONTROLLI, VARIANTI E REVOCHE

7.1 Controlli

Ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000, la struttura regionale responsabile del procedimento effettua idonei
controlli a campione sulle dichiarazioni rese dalle imprese che hanno presentato domanda di partecipazione e,
comunque, in tutti i casi in cui esistano fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni rese dalle imprese
beneficiarie ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. medesimo.

Ogni progetto ammesso a cofinanziamento ai sensi del presente bando verrà sottoposto a controllo documentale
da parte della struttura regionale su tutte le spese rendicontate dall’impresa.

Ogni progetto ammesso inoltre potrà essere estratto nel campione delle operazioni già controllate nella
documentazione dall’Autorità di Certificazione.

Ogni progetto verrà altresì campionato ai fini dei controlli in loco svolti da parte dell’Autorità di Gestione
(comprensivi anche dei controlli di stabilità per quanto riguarda il vincolo relativo) e dall’Autorità di Audit.

Sono infine possibili ulteriori verifiche da parte di altri organi competenti (Commissione europea, Guardia di
Finanza ecc.).

Nell’Appendice A.5 si riporta, a titolo esemplificativo, l’indicazione dei principali controlli che verranno effettuati
dalle strutture regionali competenti.

Qualora in esito alle verifiche effettuate emergessero dichiarazioni mendaci in ordine alla realizzazione del
progetto oggetto di contributo, l'impresa beneficiaria decadrebbe immediatamente dalla agevolazione ottenuta,
ferme restando le eventuali responsabilità penali conseguenti.

7.2 Variazioni del progetto

Variazioni in corso di esecuzione del progetto

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in conformità a quello approvato e ammesso alle
agevolazioni. Fermo restando il limite massimo dell’importo di contributo concesso per la realizzazione del
progetto, sono possibili le seguenti variazioni ordinarie non sostanziali e le compensazioni, da comunicare ma che
non necessitano di una espressa autorizzazione:
- variazioni tra voci di spesa approvate all’interno della stessa macro-categoria d’intervento, dovute allo
scostamento di taluni interventi previsti inizialmente, fino ad uno scostamento non superiore al 10% (c.d.
variazioni compensative);
- sostituzione di taluno dei beni/fornitori previsti nel progetto con altri beni/fornitori simili e/o equivalenti.

Le proposte di variazioni non ordinarie (es.: modifiche agli obiettivi ed alle finalità dell’intervento approvato,
modifiche tecniche sostanziali delle operazioni approvate, modifiche della tipologia di operazioni approvate,
cambio della sede dell’investimento fisso, modifiche del quadro economico originario, ecc.), e che comportano
scostamenti della macro categoria di spesa superiori al limite del 10% di cui sopra, devono invece essere
adeguatamente motivate ed inoltrate tramite la funzionalità prevista sul SIGEF almeno 30 gg. prima della scadenza
dei termini previsti per la realizzazione del progetto.

La struttura competente comunica formalmente al soggetto beneficiario l’esito della valutazione entro 30 gg. dal
ricevimento della richiesta di variazione. Eventuali ritardi nella risposta non vanno interpretati con la regola del
“silenzio assenso”.

La richiesta di variante dovrà evidenziare gli scostamenti previsti rispetto al progetto originariamente ammesso.
In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi originari e l’impianto complessivo del progetto ammesso.

Le variazioni realizzate in assenza di preventiva autorizzazione della Regione Marche non saranno ammesse.

Qualora la somma delle spese sostenute e ritenute congrue, pertinenti ed ammissibili, comporti una riduzione
della spesa originariamente ammessa maggiore del 30% o nel caso in cui il totale delle spese ammissibili risulti
inferiore al limite minimo previsto dal bando si procederà alla revoca del contributo. Qualora la spesa finale
documentata risulti superiore all’importo ammesso, ciò non comporterà aumento del contributo da liquidare.

7.3 Variazioni del beneficiario

I beneficiari del contributo sono tenuti a comunicare tempestivamente eventuali cessazioni di attività o chiusure
delle sedi legali e/o unità locali interessate alla realizzazione degli interventi, nonché ogni altro fatto verificatosi
successivamente alla presentazione della domanda e relativo ai requisiti soggettivi dell’impresa che possa
determinare la perdita di taluno dei requisiti per l’ammissione al contributo.

Il cambio di ragione sociale o di forma giuridica non è considerata operazione straordinaria.

Le operazioni straordinarie di impresa (cessione o conferimento d’azienda, fusione, scissione, ecc.) che
dovessero intervenire successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni o in corso di esecuzione
del progetto devono essere tempestivamente comunicate, tramite SIGEF.

L’Amministrazione Regionale decide, entro 30 gg. solari, sull’ammissibilità di tale operazione sulla base della
sussistenza dei medesimi requisiti di ammissibilità e di selezione previsti dal bando in capo al nuovo soggetto
subentrante e purché non siano pregiudicate le finalità perseguite con il progetto presentato e/o cofinanziato.

A tal fine l’Amministrazione può richiedere agli interessati tutta la documentazione integrativa necessaria.
L’accoglimento delle modifiche di cui al presente punto non va interpretato con la regola del “silenzio-assenso”.

Si precisa, inoltre, che le operazioni straordinarie di impresa sono ammesse a condizione che il soggetto
subentrante sia in possesso dei requisiti soggettivi richiesti dal bando, continui ad esercitare l’attività e assuma gli
obblighi relativi previsti dal bando. Le agevolazioni concesse ma non interamente erogate, possono essere
trasferite - previa apposita domanda di trasferimento - al soggetto subentrante.

Sono comunque ammesse le operazioni attive da parte dell’impresa e le operazioni passive solo nei casi in si
preveda il mantenimento della soggettività giuridica e/o economica da parte dell’impresa originaria.

A tal fine, nell’atto di cessione/conferimento deve essere esplicitamente previsto che le agevolazioni sono cedute
al soggetto subentrante.

Nei casi suddetti, l’Amministrazione regionale adotta in capo al soggetto subentrante un atto di trasferimento
delle agevolazioni già concesse in capo al soggetto subentrato sulla base della procedura attivata per la
concessione originaria delle agevolazioni.

La domanda di trasferimento delle agevolazioni deve essere presentata entro 30 giorni dalla data dell'evento e
secondo le modalità sopra descritte.

Fatti salvi i casi di oggettiva impossibilità, la mancata presentazione della domanda di trasferimento entro il
termine suddetto comporta la revoca delle agevolazioni già concesse.

La revoca delle agevolazioni è disposta qualora il soggetto subentrante non assuma gli obblighi previsti e/o qualora
le agevolazioni non possano essere trasferite.

Le disposizioni di cui al presente paragrafo si applicano anche all’affitto temporaneo d’azienda funzionale alla
chiusura in bonis della procedura concorsuale, a condizione che nel contratto d’affitto sia esplicitamente prevista
l’acquisizione dell’azienda a conclusione della stessa.

Le eventuali variazioni soggettive (es. subentri, fusioni) che dovessero intervenire nel periodo dei cinque anni dal
pagamento finale al beneficiario devono essere preventivamente comunicate dall’Amministrazione regionale che
deciderà sull’ammissibilità anche tenuto conto del vincolo di stabilità delle operazioni.

7.4 Proroghe

L’istanza di proroga, debitamente motivata, deve essere presentata, tramite funzionalità del sistema informativo
SIGEF, almeno 10 giorni prima della scadenza prevista per il completamento del progetto e deve essere
accompagnata da dettagliate giustificazioni.

La proroga non potrà superare i 2 mesi oltre il termine previsto per la conclusione del progetto, fatto salvo il
termine ultimo di ammissibilità delle spese previsto dalla normativa di riferimento.

La richiesta di proroga si intende accolta salvo che la Regione entro 10 giorni non manifesti parere contrario.

In caso di mancato accoglimento dell'istanza di proroga, sono comunque fatte salve le spese sostenute fino al
termine di ammissibilità originariamente stabilito, purché il progetto possa essere ritenuto funzionale e
funzionante.

Nei suddetti casi il contributo pubblico è ricalcolato in proporzione alle spese ammissibili sostenute entro il termine
di ammissibilità originariamente stabilito.

7.5 Sospensioni

Nel caso di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo che determini una
interruzione nell’attuazione del programma, con specifico riferimento all’avanzamento della spesa o di parte di
essa, il Beneficiario può presentare alla Struttura regionale competente apposita istanza di sospensione. La
predetta istanza deve essere dettagliata e motivata, con specifica menzione della diretta connessione tra il
procedimento giudiziario o il ricorso amministrativo richiamato e l’interruzione nell’avanzamento della spesa o di
parte di essa. Il Beneficiario è altresì tenuto a fornire all’Amministrazione regionale informazioni costantemente
aggiornate sullo sviluppo del procedimento giudiziario o del ricorso amministrativo richiamato: in particolare,
entro il 30 ottobre di ogni anno e fino alla data di adozione della decisione giuridica o amministrativa finale, il
Beneficiario deve fornire un’informativa dettagliata sullo stato di avanzamento del procedimento giudiziario o sul
ricorso amministrativo.

L’Amministrazione regionale si riserva la facoltà di ammettere la predetta istanza di sospensione.

7.6 Rinuncia

La rinuncia, parziale o totale, degli impegni assunti con la domanda è sempre possibile, a partire dalla data di
presentazione della domanda e durante tutto il periodo d’impegno.

L’impresa deve comunicare, tramite funzionalità SIGEF, al responsabile del procedimento entro 30 giorni dalla data
di ricevimento della comunicazione di assegnazione, l’eventuale rinuncia al contributo.

7.7 Revoche e procedimento di revoca

I contributi concessi sono revocati dalla Regione Marche nei seguenti casi:


a. mancato rispetto dei termini previsti dal bando per la realizzazione del progetto, salvo proroghe
debitamente giustificate e autorizzate;
b. mancata presentazione della documentazione di rendicontazione comprensiva della documentazione
certificativa della spesa entro i termini e le modalità previste dal bando, salvo proroghe autorizzate;
c. mancato invio della richiesta di liquidazione del saldo entro i termini previsti dal bando, salvo proroghe
autorizzate;
d. parziale realizzazione del progetto di investimento, consistente in una riduzione della spesa
effettivamente sostenuta superiore del 30% della spesa originariamente ammessa a contributo;
e. qualora si riscontri, in sede di verifiche e/o accertamenti, la mancanza dei requisiti di ammissibilità
dichiarati in sede di presentazione della domanda; RIDUZIONE MASSIMA DELLA SPESA 30%

f. nel caso di contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false e/o mendaci o qualora si
riscontri la presenza di irregolarità che investono il complesso delle spese rendicontate;
g. mancata localizzazione della sede dell’investimento entro la data della prima richiesta di pagamento (solo
per i soggetti beneficiari che alla data di presentazione della domanda non possiedono la sede
dell’investimento nella Regione);
h. mancato invio di ulteriori informazioni e dati richiesti dalla Regione in relazione al presente procedimento;
i. qualora il beneficiario destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una decisione della
Commissione che dichiara un aiuto illegale o incompatibile con il mercato interno, non abbia provveduto
alla regolarizzazione entro la data di presentazione della rendicontatone finale (Nota 13);
j. violazione dell’obbligo di stabilità delle operazioni previsto dall’art. 71 del Regolamento UE 1303/2013
(paragrafo 8.2);
k. qualora il beneficiario rinunci al contributo concesso.

Nota 13 D.P.C.M. 23-05-2007- Clausola “Deggendorf” (sentenza del Tribunale di Primo Grado, del 13 settembre 1995 in cause riunite T- 244/93 e
T-486/93 TWD Textilwerke Deggendorf GmbH)

La Regione Marche può altresì disporre la revoca dei contributi concessi:

a. qualora dalla documentazione prodotta o dai controlli eseguiti emergano scostamenti dal progetto
originario che comportano una diversa valutazione del progetto stesso, inadempimenti rispetto agli
obblighi previsti nel bando, nonché in tutti gli altri casi previsti dalla normativa di riferimento;

b. qualora vengano meno i requisiti di ammissibilità di cui al paragrafo 2.1 del presente bando, ad esclusione
del requisito dimensionale d’impresa  (Nota 14).

In caso di revoca dei contributi concessi, la Regione Marche procede al recupero delle somme eventualmente già
erogate.

Al fine di accertare l'effettivo svolgimento dell’investimento e/o la veridicità delle dichiarazioni rilasciate ai sensi
del D.P.R. 445/2000, la Regione potrà eseguire visite o controlli ispettivi.

(Nota 14) Il passaggio dalla condizione di PMI a grande impresa a seguito di processi di crescita interna o di operazioni di acquisizione
e fusione effettuate dall’azienda beneficiaria stessa, non è considerato una perdita di requisito di PMI

8. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO

8.1 Obblighi in materia di informazione e pubblicità


- Reg. (UE) 1303/2013 art. 115 e allegato XII
- Reg. (UE) 821/2014 artt. 3-5
I beneficiari del contributo sono tenuti al rispetto degli obblighi in materia di informazione e comunicazione,
previsti dal Reg. UE n.1303/2013 (Allegato XII, punto 2.2) e dal Reg. Ue 821/2014 (Capo II art.3-4-5).
In particolare i beneficiari sono tenuti a:
- informare il pubblico circa il contributo ottenuto;
- ricordare, nelle attività di comunicazione che realizzano, che il progetto è stato cofinanziato dal Fondo
europeo di sviluppo regionale, nel quadro del POR FESR 2014/2020;
- fornire, sul proprio sito web, ove questo esista, una breve descrizione del progetto, comprensiva di
finalità e i risultati, che evidenzi il sostegno finanziario ricevuto dall'Unione europea;

- collocare un poster (formato minimo A3) in un luogo facilmente visibile dal pubblico, come l’area di
ingresso di un edificio, con la descrizione del progetto e la menzione del sostegno finanziario ricevuto.

Nel portale della regione Marche, all’indirizzo http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-
Europei/Comunicazione/Linee-guida-beneficiari, sono disponibili le “Linee guida e manuale d'uso per le azioni di
comunicazione a cura dei beneficiari dei finanziamenti”. Queste forniscono indicazioni precise su come realizzare
poster e materiali di comunicazione.

Allo stesso indirizzo web è disponibile l’Applicativo informatico per la realizzazione automatica di cartelloni,
targhe e poster.

Il beneficiario del contributo avrà, inoltre, l’obbligo, se richiesto, di collaborare con la Regione alla realizzazione di
prodotti multimediali per informare il pubblico in merito agli interventi realizzati e finanziati in ambito POR FESR.

Il beneficiario, dovrà inoltre, avvalersi dell’utilizzo del nuovo marchio “MARCHE/Land of Excellence” scaricabile al
seguente link: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Attivit%C3%A0-Produttive/Internazionalizzazione

Si richiederà inoltre ai potenziali beneficiari e ai beneficiari di collaborare alla rilevazione del loro grado di
soddisfazione in merito ai servizi di supporto forniti attraverso il portale www.europa.marche.it e le altre attività
di comunicazione relative al POR FESR della regione Marche.

La regione Marche fornisce assistenza ai beneficiari nell’attuazione degli obblighi di comunicazione scrivendo a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sezione “L’esperto risponde”.

Ai fini della trasparenza, si informano i beneficiari che l’accettazione del cofinanziamento comporta, ai sensi del
regolamento (UE) n.1303/2013, l’accettazione della pubblicazione sui portali istituzionali della Regione, dello Stato
e dell’Unione europea, dei dati in formato aperto relativi al beneficiario e al progetto cofinanziato (l’elenco dei
dati è riportato nell’Allegato XII, punto 1 del regolamento (UE) n.1303/2013).

Inoltre, si ricorda che la legge 4 agosto 2017, n. 124 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” ha introdotto
a carico di una serie di soggetti che intrattengono rapporti economici con le pubbliche amministrazioni obblighi di
pubblicità e trasparenza relativamente a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e vantaggi economici di
qualunque genere ricevuti dalle P.A. e dai soggetti equiparati. Pertanto, per gli adempimenti di legge i beneficiari
sono tenuti a prendere visione della norma in questione, della circolare n. 2/2019 del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali per chiarimenti in merito al contenuto degli obblighi di trasparenza e di pubblicità e alle relative
modalità di adempimento posti dall’art. 1, commi 125-129 della legge 4 agosto 2017, n. 124 e del parere n.
1449/2018 del Consiglio di Stato sul medesimo tema.

8.2 Obblighi connessi al vincolo di stabilità

Ai sensi dell’art. 71 del Reg. (UE) 1303/2013 nel caso di un'operazione che comporta investimenti in infrastrutture
o investimenti produttivi (nota 15), il beneficiario è tenuto al rispetto del vincolo di stabilità delle operazioni: deve
rimborsare il contributo fornito dal POR FESR 2014/2020 laddove, entro cinque anni (tre anni nei casi relativi al
mantenimento degli investimenti o dei posti di lavoro creati dalle PMI, salvo disposizioni più restrittive in materia
di aiuti di Stato) dal pagamento finale al beneficiario o entro il termine stabilito nella normativa sugli aiuti di Stato,
ove applicabile, si verifichi quanto segue:
a) cessazione o rilocalizzazione di un'attività produttiva al di fuori dell'area del programma;
b) cambio di proprietà di un'infrastruttura che procuri un vantaggio indebito a un'impresa o a un ente
pubblico;

c) modifica sostanziale che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione dell'operazione, con
il risultato di comprometterne gli obiettivi originari.

Gli importi indebitamente versati in relazione all'operazione sono recuperati dall’Amministrazione regionale in
proporzione al periodo per il quale i requisiti non sono stati soddisfatti.

Le disposizioni di cui sopra non si applicano qualora la cessazione di un'attività produttiva sia causata da un
fallimento non fraudolento.

Nota 15 Negli altri casi si applicano le eventuali norme e scadenze previste per gli aiuti di stato applicabil

8.3 Obblighi di comunicazione del beneficiario verso l’Amministrazione regionale

Il beneficiario deve:
1. comunicare l’accettazione del contributo entro 15 giorni dalla comunicazione dell’avvenuto
finanziamento;
2. dare immediata comunicazione formale in caso di rinuncia al contributo;
3. dare tempestiva informazione circa l’insorgere di eventuali procedure amministrative o giudiziarie
concernenti il programma di investimento;
4. comunicare tempestivamente all’Amministrazione regionale eventuali variazioni progettuali;
5. comunicare, se pertinente, all’Amministrazione regionale il grado di conseguimento degli obiettivi fissati
per il progetto, quantificando gli indicatori fisici di realizzazione al momento di presentazione della
domanda, alla conclusione del progetto nonché dietro puntuale richiesta dell’Amministrazione
regionale16;
6. dare tempestiva comunicazione degli estremi identificativi dei conti correnti bancari o postali dedicati sui
quali l’Amministrazione Regionale dovrà disporre i pagamenti dei contributi;
7. comunicare altri eventuali aiuti ricevuti successivamente alla data di presentazione della domanda e fino
alla data della eventuale concessione ai sensi del presente bando;
8. fornire tutte le ulteriori informazioni e dati che verranno richiesti dall’Amministrazione regionale in
relazione alla presente domanda di contributo;
9. comunicare alla Regione eventuali variazioni societarie, di sede, deliberazioni di liquidazione volontaria o
coatta dell'impresa ed ogni altro elemento di interesse della Regione stessa.

8.4 Rispetto della normativa


Il beneficiario deve:
- Garantire il rispetto delle disposizioni applicabili in materia di tracciabilità dei flussi finanziari (L. 136/2010
e s.m.i.);
- Garantire che le operazioni cofinanziate siano conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili per
l’intero periodo di attuazione;
- Nel caso in cui il beneficiario sia una start up o una impresa priva di unità operativa nella regione Marche
all’atto della presentazione della domanda è obbligato ad istituire la sede legale e/o operativa entro la
prima erogazione del contributo;

Inoltre, il Beneficiario deve:
- rispettare tutti gli obblighi previsti nel bando;
- utilizzare il sistema informativo (SIGEF) appositamente deputato alla gestione, rendicontazione,
monitoraggio dei progetti finanziati a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 quale sistema di scambio
elettronico di dati ai sensi dell’art. 122 paragrafo 3 del regolamento (UE) 1303/2013.

9. PUBBLICITÀ DEL BANDO

Ai sensi dell’art. 115 e dell’allegato XII del Reg. (UE) 1303/2013, il presente bando, al fine di consentire la massima
diffusione delle opportunità offerte, verrà pubblicato, oltre che sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche (BUR),
anche su siti internet www.norme.marche.it, www.regione.marche.it, http://www.regione.marche.it/Entra-in-
Regione/Fondi-Europei/bandi-fesr e www.marcheinnovazione.it.

Il bando verrà inoltre trasmesso alle parti economico sociali e alle categorie sociali maggiormente rappresentative
del territorio regionale in modo da garantire una capillare informazione. Saranno inoltre organizzati seminari e
incontri per illustrare i benefici offerti e le modalità attuative dell’intervento.

In ogni caso, l’Amministrazione regionale fornirà ai potenziali Beneficiari informazioni chiare e dettagliate
riguardanti almeno:
- le condizioni di ammissibilità da rispettare per poter beneficiare del finanziamento nel quadro del POR;
- una descrizione delle procedure di esame delle domande di finanziamento e delle rispettive scadenze;
- i criteri di selezione delle operazioni da finanziare

- le persone di riferimento che possano fornire informazioni sul POR e sul bando di accesso ai finanziamenti.

10. DISPOSIZIONI FINALI

10.1 Informazioni relative al procedimento amministrativo


Informazioni sulle fasi del procedimento ai sensi della legge n. 241/90

L’avvio del procedimento di istruttoria decorre dal giorno successivo la data di scadenza del termine per la
presentazione delle domande di finanziamento.

La tempistica del procedimento è determinata dalle seguenti fasi:

Responsabile del procedimento e del provvedimento
Il Responsabile del procedimento è il dott. Alessandro Marzetti, del Settore “Innovazione e cooperazione
Internazionale” – tel. 071-8063036, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

10.2 Diritto di accesso

Il diritto di accesso di cui all’art. 22 della Legge 241/90 viene esercitato, mediante richiesta motivata scritta
indirizzata all’Amministrazione regionale, con le modalità di cui all’art. 25 della Legge 241/90.

10.3 Procedure di ricorso

Avverso il presente atto è ammesso ricorso nei termini di legge al Tribunale Amministrativo Regionale, salva la
competenza del giudice ordinario entro 60 giorni dalla data di notificazione o di comunicazione in via
amministrativa dell’atto o da quando l’interessato ne abbia avuto piena conoscenza.
In via alternativa è possibile esperire il ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di
notificazione o di comunicazione in via amministrativa dell’atto o da quando l’interessato ne abbia avuta piena
conoscenza.

10.4 Informativa relativa al trattamento dei dati personali resa ai sensi dell’art. 13, Regolamento
UE nr. 2016/679

In relazione alle finalità di cui al presente procedimento amministrativo, si informano i richiedenti che i dati
personali ed aziendali forniti all’Amministrazione regionale saranno oggetto di trattamento, con le modalità sia
manuale che informatizzata, esclusivamente per le finalità del presente bando, allo scopo di assolvere tutti gli
obblighi giuridici previsti da leggi, regolamenti e dalle normative comunitarie, nonché da disposizioni impartite da
autorità a ciò legittimate.

I dati personali saranno trattati dalla Regione Marche per il perseguimento delle sopraindicate finalità in modo
lecito e secondo correttezza, nel rispetto del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di
protezione dei dati personali”, nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 (G.D.P.R.) “Regolamento relativo alla
protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di
tali dati”, e nel rispetto del Decreto Legislativo 101/2018 recante le disposizioni per l’adeguamento della normativa
nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 anche con l’ausilio di mezzi elettronici e comunque
automatizzati.

Qualora la regione Marche debba avvalersi di altri soggetti per l’espletamento delle operazioni relative al
trattamento, l’attività di tali soggetti sarà in ogni caso conforme alle disposizioni di legge vigenti. Per le predette
finalità i dati personali possono essere comunicati a soggetti terzi, che li gestiranno quali responsabili del
trattamento, esclusivamente per le finalità medesime.

Il responsabile del trattamento dei dati è il Dirigente del Settore “Innovazione e cooperazione internazionale”,
Dott.ssa Stefania Bussoletti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), presso cui l’interessato potrà esercitare i
diritti di cui all’art. 7 del D.lgs 196/2003, nonché i diritti di cui all’art. 13 del GDPR 2016/679.

10.5 Disposizioni finali

Ai sensi dell’art. 115 comma 2 del Reg. n. 1303/2013, i soggetti ammessi a finanziamento, in caso di accettazione
dello stesso, saranno inclusi nell'elenco pubblico dei beneficiari.
Ai fini del bando, tutte le comunicazioni alle imprese beneficiarie verranno effettuate tramite Posta Elettronica
Certificata (PEC), utilizzando apposita funzionalità del sistema informativo, ivi compresa la comunicazione degli
esiti della valutazione delle domande,
Analogamente, tutte le comunicazioni ufficiali all’Amministrazione regionale da parte di beneficiari che hanno
presentato domanda (ad es., comunicazioni di varianti, richieste proroghe, ecc.) dovranno essere effettuate
tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), utilizzando apposita funzionalità del sistema informativo SIGEF. A tal
fine, le imprese partecipanti dovranno dotarsi di una propria casella PEC inserendone i riferimenti nella procedura
online di presentazione della domanda definitiva.
Il Responsabile del procedimento si riserva la possibilità di integrare o modificare il bando, per effetto di
prescrizioni comunitarie e nazionali intervenute entro il termine per l’invio delle domande di contributo. In tal
caso, il Responsabile del procedimento pubblica sul BUR le modifiche intervenute e comunica le modalità per
l'integrazione delle domande.
L’Amministrazione regionale si riserva di applicare eventuali norme di riferimento subentranti in materia di aiuti,
in relazione a nuovi orientamenti comunitari.

11. NORME DI RINVIO


Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente bando si rinvia a:
 POR FESR Marche CRO 2014/2020 (CCI 2014IT16RFOP013);
 M.A.P.O. DGR 1143/2015 e ss.mm. ii.;
 Legge Regionale n. 4 del 17.03.2022
 DGR 317 del 21/03/2022;

REGOLAMENTO (UE, Euratom) 1046/2018 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 luglio
2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i
regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n.
1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga
il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
 REGOLAMENTO (UE) N. 1301/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2013
relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo
"Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
 REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2013
recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo
di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi
e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul
Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE)
n. 1083/2006 del Consiglio;
 REGOLAMENTO (UE) N. 1407/2013 DELLA COMMISSIONE del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione
degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2019/886 DELLA COMMISSIONE del 12 febbraio 2019 che modifica e
rettifica il regolamento delegato (UE) n. 480/2014 per quanto riguarda le disposizioni relative agli
strumenti finanziari, alle opzioni semplificate in materia di costi, alla pista di audit, all'ambito e ai contenuti
degli audit delle operazioni e alla metodologia per la selezione del campione di operazioni e l'allegato III;
 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 480/2014 DELLA COMMISSIONE del 3 marzo 2014 che integra il
regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali
sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo
europeo per gli affari marittimi e la pesca;
 REGOLAMENTO (UE) N. 651/2014 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie
di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato;
 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 821/2014 DELLA COMMISSIONE del 28 luglio 2014 recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per
quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le
relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di
comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 964/2014 DELLA COMMISSIONE dell'11 settembre 2014 recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per
quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;
 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1011/2014 DELLA COMMISSIONE del 22 settembre 2014 recante
modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per
quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme
dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di
certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
 Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 Regolamento recante i criteri
sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei
(SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020;
 Temporary Framework “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia
a seguito dell'aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia” ( C (2022) 1890 del 23/3/2022 ) sezione
2.1.

12. APPENDICI E ALLEGATI

Appendici al bando:
APPENDICE A.1: ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI
APPENDICE A.2: COMUNI AREA CRATERE E LIMITROFI
APPENDICE A.3: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI, LA RENDICONTAZIONE E LA DOCUMENTAZIONE
DELLE SPESE
APPENDICE A.4: AMBITI DI SPECIALIZZAZIONE 2021-27
APPENDICE A.5: PRINCIPALI CONTROLLI CHE VERRANNO EFFETTUATI
APPENDICE A.6: FOCUS SUGLI AIUTI DI STATO
Allegati al bando scaricabili dalla piattaforma informatizzata SIGEF (sezione “AREA PUBBLICA – download
modulistica”):
In fase di presentazione della domanda:
1. DOMANDA DI PARTECIPAZIONE (compilare on line sulla Piattaforma Sigef)
2. MODELLO PROCURA SPECIALE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA;
3. DICHIARAZIONE DIMENSIONE DI IMPRESA;
4. DICHIARAZIONE DEGGENDORF;
5. DICHIARAZIONE SOGGETTI MUNITI DI POTERI DI AMMINISTRAZIONE E PER I DIRETTORI TECNICI;
6. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ;
7. CUMULO AIUTI DI STATO;
8. DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELLE SCRITTURE CONTABILI (in caso di soggetti che non sono tenuti alla
redazione di un bilancio in base alla IV Direttiva CEE)
Successivamente alla presentazione della domanda (saranno resi disponibili nell’AREA PUBBLICA - download
modulistica):
9. COMUNICAZIONE DI ACCETTAZIONE DEGLI ESITI ISTRUTTORI;
10. RELAZIONE FINALE DELL’INTERVENTO REALIZZATO.

 

 APPENDICE A.1: ELENCO DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE AMMISSIBILI

 

APPENDICE A.2: COMUNI AREA CRATERE E LIMITROFI

APPENDICE A.4: AMBITI DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE