04/07/2022 REGIONE MARCHE - Agevolazioni per i CENTRI COMMERCIALI NATURALI

La scadenza è stata prorogata al 4 luglio (Comunicato Stampa del 25.5.2022)

Link della Regione Marche con tutta la normativa


identificativo :  5661
Titolo:
Bando per la concessione dei contributi agli interventi volti alla realizzazione di progetti integrati tra il comune e le piccole imprese per lo sviluppo dei centri commerciali naturali
Area organizzativa: DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO
Struttura: Direzione Attività produttive e imprese
Procedura: Bando per la concessione di contributi
Data di pubblicazione: giovedì 5 maggio 2022
Data pubblicazione graduatoria: ##
Scadenza: lunedì 6 giugno 2022
Contatto: Luciano Morbidelli; Monica Paolucci; Paola Servadio; Rosetta Vittimberga
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Telefono contatto: 071-8063731 - 071-8063723 - 071-8063247 - 071-8063547
Soggetti ammessi beneficiari: i Comuni, le Unioni di Comuni e le micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio1, della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e dell’artigianato artistico e di qualità, esistenti2 costituite in forma associata (ATI – “Associazione Temporanea di imprese”, ATS – “Associazione Temporanea di Scopo”, Reti di imprese senza personalità giuridica, Reti di imprese con personalità giuridica)
Note:  
Allegati:

INDICE BANDO

1. Informazioni generali

2. Soggetti beneficiari

3. Localizzazione intervento

4. Tipo di intervento

5. Entità dell'aiuto

6. Spese ammissibili

7. Spese non ammissibili

8. Tempi di realizzazione

9. Modalità di acquisizione

10. Presentazione delle domande

11. Documentazione da allegare alla richiesta di contributo

12. Priorità

13. Informazioni sul procedimento amministrativo

14. Utilizzo delle risorse

15. Accettazione contributi e conferma di inizio attività

16. Variazioni

17. Esclusioni e revoche

18. Certificazione finale

19. Fondi stanziati € 736.000,00

20.Ispezioni e controlli

21.Privacy


BANDO

ALLEGATO “1”

BANDO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AGLII NTERVENTI VOLTI ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI TRA IL COMUNE E LE PICCOLE IMPRESE PER LO SVILUPPO DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI                                                                                                      

1.    INFORMAZIONI GENERALI

1.1. Il presente intervento mira a rivitalizzare la competitività economica dei centri storici ed urbani attraverso lo sviluppo e l’incentivazione dei Centri Commerciali Naturali.

1.2. I Centri Commerciali Naturali sono aggregazioni di piccoli operatori del commercio e dell’artigianato artistico e di qualità che, mediante opportune forme associative, si pongono quali interlocutori privilegiati per l’adozione di politiche di sviluppo comuni.

1.3. Si prevede pertanto la realizzazione di progetti integrati nei centri storici e/o minori, rivolti sia ai Comuni, sia alle PMI del commercio e dell’artigianato artistico e di qualità con particolare riferimento alle imprese che hanno sospeso temporaneamente l’attività a causa del Covid – 19” in base alle disposizioni nazionali e/o regionali. 

1.4. Per progetto integrato si intende un progetto complessivo realizzato nell’area del centro storico e/o minore individuata dal Comune con Delibera di Giunta che prevede necessariamente il coinvolgimento di PMI del commercio e dell’artigianato artistico e di qualità.

1.5. I Comuni interessati hanno il ruolo cardine di promotore e di coordinatore di tutte le iniziative nonché la gestione della rendicontazione finale dell’intero programma.

1.6. Le attività dei Comuni possono essere svolte anche dalle Unioni di Comuni.

1.7. Sul fronte pubblico, il progetto strategico – come già evidenziato – prevede finanziamenti a favore delle Amministrazioni Comunali per interventi di carattere infrastrutturale sempre nell’obiettivo di riqualificare i luoghi del commercio e del turismo. Parallelamente il progetto strategico prevede di garantire un sostegno diretto alle imprese operanti nei medesimi ambiti, stimolando le sinergie organizzative ed operative per conseguire un incremento della concorrenza a vantaggio dei cittadini consumatori delle stesse PMI e di tutta l’economia locale.

1.8. Si tratta di un nuovo modello organizzativo, fondato sul “fare sistema” e nato dalla consapevolezza che solo una gestione integrata dell’offerta può tutelare l’identità degli esercizi di piccola e media dimensione, garantendogli reali possibilità di successo nella competizione con altre tipologie distributive in generale.

1.9. I processi aggregativi rappresentano una significativa opportunità anche per ampliare la visibilità esterna delle imprese e migliorare i target di clientela raggiunta.

1.10  Rafforzare la capacità delle imprese di diversificare clienti e fornitori sui mercati sostenendole nell’acquisto di servizi per l’innovazione, strategica, organizzativa e commerciale;

1.11 In tale contesto si inserisce l’intervento della regione che mira a sviluppare i CCN e a potenziare le infrastrutture di supporto a favore di tali aggregazioni di imprese.

2.    SOGGETTI BENEFICIARI

2. 1 I soggetti beneficiari sono:

a)  i Comuni, le Unioni di Comuni e le micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio1, della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e dell’artigianato artistico e di qualità, esistenti2 costituite in forma associata (ATI – “Associazione Temporanea di imprese”, ATS – “Associazione Temporanea di Scopo”, Reti di imprese senza personalità giuridica, Reti di imprese con personalità giuridica);

b) la domanda di accesso al contributo deve essere presentata esclusivamente dal Comune o Unione dei Comuni.

2.2 Le imprese dovranno appartenere al comparto del:

     -commercio al dettaglio e della somministrazione di alimenti e bevande in sede fissa

     -artigianato artistico e di qualità identificate dall’elenco riportate nell’allegato 1A.

2.3 Non rientrano tra i soggetti beneficiari le imprese che svolgono le seguenti tipologie di attività:

a) tra le attività commerciali:

- attività di vendita non rivolte al pubblico (spacci interni);

- distributori automatici

- attività di commercio elettronico

- attività di rivendita di carburanti;

- attività di noleggio;

- attività di commercio all’ingrosso;

- attività di commercio su aree pubbliche che non operano con strutture stabilmente fissate al suolo quali box o chioschi;

- attività di commercio che esercitano le forme speciali di vendita di cui al titolo II sezione II della L.R. n. 22/21;

b) tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande:

- attività svolte da circoli privati e mense (quindi ad uso interno o comunque limitato a determinate categorie ed utenze);

 Note

[1] Per la definizione di micro, piccole e medie imprese si fa riferimento al regolamento CE n. 800/2008 della Commissione del 06.08.2008.

[2] Per impresa esistente si intende l’impresa che al momento della presentazione della domanda sia in possesso di autorizzazione amministrativa o SCIA per l’esercizio commerciale/SAB oggetto della domanda di contributo.

2.4 Il volume di affari non deve essere superiore ad € 2.000.000,00 per le imprese commerciali al dettaglio, per le imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e ad € 500.000,00 per le imprese dell’artigianato artistico e di qualità. Il volume d’affari è quello indicato nell’ultima dichiarazione IVA presentata; nel caso di ditta con attività promiscua e con unica partita IVA, il volume di affari è quello complessivo relativo alla ditta e non alle singole attività svolte dalla stessa.

Nel caso di nuova impresa il volume d’affari non va indicato.

Nel caso di subentro nell’attività va indicato il volume d’affari della ditta cedente.

Le imprese dovranno possedere, al momento della presentazione della domanda, i requisiti di seguito indicati:

-    per le imprese commerciali: essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente;

-    per le imprese dell’artigianato artistico e di qualità: essere regolarmente iscritte al registro delle imprese artigiane alla sezione speciale artigianato artistico e di qualità;

-    essere in possesso dei requisiti dimensionali di micro, piccola e media impresa;

-    essere in regola con la normativa antimafia;

-    essere in regola con la normativa in materia di aiuti di stato e in materia di “de minimis”;

-    essere in regola con il DURC;

-    essere l’unità locale (sede operativa) attiva ed operativa alla data di presentazione della domanda.

-    avere l’unità locale (sede operativa) a cui si riferiscono i contributi richiesti ubicata sul territorio regionale;

Qualora il raggruppamento di imprese non sia stato ancora costituito alla data di presentazione della domanda, nella forma di contratto di rete, associazione temporanea di scopo o raggruppamento temporaneo, l’accordo di partenariato dovrà essere stipulato e formalizzato entro e non oltre la data di accettazione degli esiti istruttori.

3.    LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

3.1 L’area interessata dal presente progetto strategico sono:

•           i centri storici – individuati dai Comuni nel PRG come zone A -;

•           aree comunali in stato di degrado ed abbandono;

•           aree comunali che si intendono rivitalizzare.

3.2 I Comuni dovranno, con proprio atto, delimitare l’area interessata al progetto

4.    TIPO DI INTERVENTO

4.1 All’interno dell’area individuata dal Comune con proprio atto sono previsti interventi finalizzati alla rivitalizzazione della rete commerciale, attraverso lo sviluppo dei “Centri Commerciali Naturali”, mediante la realizzazione di progetti integrati pubblico-privati volti a favorire l’immagine globale dell’area. In particolare sono da ritenere ammissibili gli interventi proposti dai soggetti di cui al punto 2.1, che promuovono:

a)  interventi di valorizzazione della qualità architettonica dell’abitato e/o porzioni di esso, nonché valorizzazione delle costruzioni di particolare rilievo urbanistico ambientale degli accessi al centro, con particolare riferimento alla salvaguardia dei caratteri dell’architettura locale, della morfologia urbana e delle tecniche di lavorazione tradizionali;

b)  interventi di restauro, risanamento e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, pubblico e privato, destinati a:

-    commercio in sede fissa;

-    somministrazione di alimenti e bevande;

-    artigianato artistico e di qualità;

produzione e vendita di prodotti tipici dell’artigianato locale ed alla vendita di quelli tipici;

c)  interventi finalizzati alla cura e alla valorizzazione dell’immagine dell’abitato e quelli riconducibili alla nozione più generale di arredo urbano;

d)  interventi finalizzati alla realizzazione di spazi e strutture destinate ad ospitare eventi e manifestazioni, al coperto o all’aperto, con lo scopo di migliorare le condizioni di vivibilità e di soggiorno nei Centri Storici.

Sono altresì ammessi a contributo gli investimenti finalizzati all’adeguamento delle imprese all’emergenza Covid-19.

4.2 Sono considerati, pertanto, ammissibili quei progetti integrati pubblico/privati che prevedono la realizzazione di interventi volti a favorire l’immagine globale dell’area. In particolare

Per i Comuni

gli interventi ammissibili riguardano:

•    Arredo urbano;

•    Illuminazione pubblica;

•    Sistemazione viaria;

•    Ristrutturazione, ampliamento, trasformazione di immobili pubblici da adibire/adibite al commercio, alla somministrazione e all’artigianato;

•    Sistemi informativi da sviluppare con sistema delle reti di impresa attraverso l’utilizzo di supporti informatici;

•    Parcheggi finalizzati all’area da promuovere;

·      Spese di investimento finalizzate all’adeguamento all’emergenza Covid-19

•    Altri interventi di investimento finalizzati all’obiettivo con particolare riferimento ad una strategia digitale per promuovere il centro commerciale naturale

 

Per le Micro, Piccole e Medie Imprese

Gli interventi ammissibili riguardano:

•    Rifacimento di facciate di immobili;

•    Sistemazione di vetrine;

•    Ristrutturazione, manutenzione straordinaria, nonché ampliamento dei locali adibiti o da adibire all’attività (le spese relative al deposito merci nonché gli uffici non sono ammissibili a contributo anche se il deposito/ufficio è contiguo all’unità locale);

•    Attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti l’attività (le spese per allestimento di veicoli non sono ammesse);

•    Arredi strettamente inerenti l’attività (ad eccezione di complementi di arredo, suppellettili e stoviglie);

•    Illuminazione esterna;

•    Sistemi informativi da sviluppare con sistema delle reti di impresa attraverso l’utilizzo di supporti informatici  ( come a titolo di esempio semplificativo : sviluppare siti web aziendale o collettivi ai fini dello sviluppo di attività di promozione digitale del centro commerciale e del business on line;

•    Insegne;

•    Sistemazione chioschi;

·      Spese di investimento finalizzate all’adeguamento delle imprese all’emergenza Covid-19

·      Lavori in economia

·      Altri interventi finalizzati all’obiettivo

Per i Comuni e le PMI

•    Progettazione, direzione lavori e coordinamento delle attività nel limite massimo del 10% del costo complessivo del progetto ammesso a finanziamento.

     Nell’ambito delle stesse può essere ammessa a finanziamento la spesa prevista per l’eventuale nomina del responsabile del progetto. Il responsabile del progetto non può essere un dipendente pubblico.

5.    ENTITA' DELL'AIUTO

5.1 Il contributo regionale concesso è pari al 50% del costo complessivo del progetto integrato ammissibile a finanziamento e comunque non può essere superiore ad € 70.000,00.

5.2 Non sono finanziabili gli investimenti mobiliari ed immobiliari, realizzati mediante operazioni di locazione finanziaria (es. leasing).

5.3 I contributi sono concessi in conto capitale.

5.4 Gli interventi finanziari devono essere conformi alla regola del “de minimis” ed è vietato cumulare altri contributi pubblici relativi a leggi comunitarie, nazionali e regionali concernenti il medesimo investimento.

6.    SPESE AMMISSIBILI

6.1 La spesa ammissibile, al netto di IVA, per ciascun progetto integrato, non può essere inferiore ad € 15.000,00.

6.2 Ai fini dell’ammissibilità delle spese delle singole MPMI l’intervento finanziario non deve essere inferiore ad € 2.500,00 (IVA esclusa) ad impresa, mentre non ci sono limiti massimi di investimento, tenendo presente che l’importo massimo delle agevolazioni concedibili è pari ad € 70.000,00 per ciascuna domanda e che il contributo massimo concedibile al Comune è pari ad € 15.000,00.

6.3 Qualora, a seguito delle verifiche istruttorie, le spese ammissibili dovessero risultare inferiori al limite minimo la domanda di agevolazione verrà esclusa dai benefici.

6.4 Le spese di investimento ammissibili decorrono a far data dall’1/1/2020.

6.5 Nel caso di attività promiscue, ad esempio commerciale e ricettiva, artigianato artistico e di qualità e ricettiva, svolte congiuntamente, sono ammissibili gli interventi di cui al punto 3 riferiti alle sole attività commerciali e/o di artigianato artistico e di qualità.

6.6 Nel caso di attività promiscua vanno presentati esclusivamente i documenti contabili (fatture, preventivi) inerenti l’attività commerciale e/o di artigianato artistico e di qualità (pena l’esclusione della domanda).

6.7 Nel caso di acquisti promiscui con emissione di fattura comprensiva sia di prodotti di nuova fabbricazione che di beni usati, il richiedente ha l’obbligo di allegare una dichiarazione, regolarmente sottoscritta, in cui dovrà elencare nello specifico i prodotti di nuova fabbricazione, inseriti nella fattura con il relativo importo di cui si chiede il contributo. Nel caso di mancata presentazione della citata dichiarazione la fattura verrà esclusa dal contributo.

6.8 Sono escluse le spese di noleggio delle apparecchiature, quelle dei canoni, ecc.

6.9 Tutte le spese devono riguardare beni di nuova fabbricazione.

7.    SPESE NON AMMISSIBILI

7.1. Non rientrano tra le spese ammissibili:

·      l’acquisto dei veicoli;

·      acquisto di beni usati;

·      le spese accessorie quali, a titolo di esempio, quelle relative: alla imposta IVA, alla stipula dei contratti per la fornitura di luce, gas ed acqua, gli oneri di urbanizzazione, alle spese notarili, alla registrazione degli atti, alle spese tecniche per la predisposizione di atti comunali (DIA/SCIA, cambio di destinazione d’uso, ecc.);

·      acquisto di PC, Notebook o assimilati (ad eccezione se spesa di investimento finalizzata all’emergenza Covid 19);

·      spese sostenute in leasing;

·      telefonia (ad eccezione se spesa di investimento finalizzata all’emergenza Covid 19);

·      fatture/ricevute di importo inferiore ad € 100,00, IVA esclusa;

·      interessi passivi;

·      complementi d’arredo, a titolo di esempio: soprammobili, quadri, tappeti, ecc;

·      suppellettili varie e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare;

·      piante, vasi, fiori, ecc.;

·      distributori automatici;

·      stoviglie, posate, biancheria, ecc;

·      sistemazione di esterni (rifacimento e/o asfaltature piazzali, illuminazione, recinzione, cancelli, ecc).

·      fatture per riparazioni;

·      fatture per pubblicità (saldi, iniziative promozionali ecc.);

·      fatture per smaltimento rifiuti;

·      fatture per estintori;

·      impianto fotovoltaico;

·      giochi per bambini;

·      materiale espositivo.

7.2 Non rientrano, inoltre, le spese sostenute per l’acquisizione di attivi di aziende.

8.    TEMPI DI REALIZZAZIONE

8.1 I progetti devono essere avviati entro 30 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo. Sono ammessi altresì i progetti avviati a partire dal 01.01.2020 purché i lavori non siano conclusi alla data del decreto di concessione del contributo. E’ ammessa un’unica proroga di avvio dei lavori, previa autorizzazione da parte della Direzione Attività produttive ed Imprese di ulteriori 30 giorni da richiedere a mezzo PEC prima della scadenza dei termini per l’inizio dell’investimento ed adeguatamente motivata.

8.2 La data di inizio dei lavori è quella indicata dall’impresa beneficiaria nella comunicazione di accettazione degli esiti istruttori e può essere dimostrata sia con la comunicazione di inizio dei lavori, sia con la data della prima fattura utile relativa all’investimento o altra documentazione ritenuta idonea dalla Regione Marche.

8.3 Tutti i progetti ammessi a finanziamento devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di pubblicazione sul B.U.R della graduatoria, salvo proroghe per causa di forza maggiore o per motivi ostativi la regolare esecuzione dei lavori e, comunque per un periodo non superiore a due mesi, opportunamente documentata da richiedere alla Direzione Attività produttive ed Imprese via PEC almeno 30 giorni prima del termine previsto per la conclusione dei lavori

8.4 Il progetto si intende ultimato quando tutti i beni sono stati fatturati, consegnati ed installati, le opere eseguite, tutte le fatture quietanzate.

8.5 Alla scadenza dei termini previsti al punto 8.3. il contributo verrà revocato. L’ufficio provvederà a dare comunicazione della revoca alle imprese interessate.

9.    MODALITA’ DI LIQUIDAZIONE

9.1 Il contributo sarà liquidato a lavori ultimati sulle spese effettivamente sostenute e documentate.

10.  PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

10.1 Il Sindaco del Comune o in caso di progetto presentato dai Comuni associati il Sindaco del Comune capofila, inoltra la domanda di ammissione al contributo (utilizzando la scheda allegata) tramite PEC (posta elettronica certificata) in formato PDF al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando, obbligatoriamente, nell’oggetto della PEC la seguente dicitura: “L.R. 22/21 Interventi a favore dei Centri Commerciali Naturali”, entro e non oltre il  06 giugno 2022.

10.2 Per la data di invio delle domande e delle integrazioni e di ogni altra comunicazione tramite PEC fa fede i riferimenti temporali, data e ora, riportati sul messaggio ricevuto che attesta l’avvenuto invio ai sensi del dlgs 82/2005 art. 6. Il mancato assolvimento dell’imposta di bollo non comporta esclusione, ma la sua regolarizzazione, su richiesta del responsabile del procedimento ovvero, in caso di ulteriore adempimento, presso i competenti uffici finanziari.

Le domande spedite, al di fuori del termine indicato, non saranno prese in considerazione.

Le domande devono essere sottoscritte, secondo le modalità previste dall’art. 38 del DPR n. 445/2000 (Testo Unico sulla documentazione amministrativa) e dall’art. 65 del Dlgs 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale).

10.3 Saranno ritenute inammissibili le domande presentate:

-fuori del termine fissato,

-ad un indirizzo PEC diverso da quello indicato (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.);

-con modalità diverse dalla PEC;

E’ accoglibile la domanda presentata anche su modulistica diversa da quella regionale a condizione che contenga tutte le informazioni previste dal bando

11.  DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI CONTRIBUTO

11.1 Alla richiesta di contributo vanno allegati:

a)         domanda di ammissione al contributo di cui all’allegato 2

b)         Delibera della Giunta Comunale che approva il Progetto Integrato ed indica le modalità di attuazione dello stesso;

c)         Progetto complessivo e natura degli interventi;

d).        relazione dettagliata dell’investimento comprensivo dell’elenco delle ditte coinvolte nel progetto con indicazione delle spese da sostenere e/o sostenute, nonché la tipologia di intervento.

e)         Dichiarazione sostitutiva di atto notorio circa la conformità alla regola del De Minimis.(Allegato 3) per ogni singola pmi partecipante ;

f)          Dichiarazione di intenti alla costituzione della Rete-contratto/RTI/ATS firmata digitalmente dai legali rappresentanti dei partner di progetto in caso di costituendo raggruppamento di cui all’allegato 4 ovvero

g)         copia conforme all’originale dell’atto costitutivo o del contratto di rete contratto/RTI/ATS nel caso di raggruppamento già costituito

h)         Modalità di suddivisione del contributo tra ente pubblico e Pmi partecipanti al progetto integrato che in ogni caso per ogni singola PMI non potrà essere superiore al 50% della spesa ammissibile.

i)          Dichiarazione da parte dell’ente proponente di nomina del responsabile del procedimento

l)          Dichiarazione da parte dell’ente proponente di nomina del responsabile del progetto

 

11.2  La dichiarazione di cui al punto h) sottoscritta dall’ ente proponente e per accettazione dal responsabile del progetto deve contenere:

·         dati identificativi della persona fisica, associazione, società comprensivo di telefono, email ;

·         quota di contributo assegnato al responsabile del progetto che comunque non deve superare i limiti di cui al punto 4) del presente bando

12.  PRIORITA’

12.1 I contributi sono concessi secondo il seguente ordine di priorità, con i seguenti punteggi:

 

 

 

13.  INFORMAZIONI SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

13.1   L’avvio del procedimento avviene il giorno successivo il termine di presentazione delle domande.

La durata del procedimento è determinata dalle seguenti fasi:

-  decreto di approvazione della graduatoria e di concessione dei contributi entro 90 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande;

-  comunicazione formale dell’avvenuta concessione ai soggetti interessati e del motivo del diniego ai soggetti esclusi entro 45 giorni dalla pubblicazione della graduatoria;

-  decreto di liquidazione del contributo entro 60 giorni dalla data di ricevimento della rendicontazione.                                                                                                                                    

13.2 Il Responsabile del procedimento è la Dott.ssa Nadia Luzietti – Direzione Attività produttive ed Imprese della Regione Marche – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

13.2   I responsabili dell’istruttoria sono:

dott.ssa Monica Paolucci – tel. 0718063723 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

dott.ssa Rosetta  Vittimberga – tel. 0718063547 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

13.4 Informazioni al presente bando possono essere ottenute contattando:

Monica Paolucci – tel. 0718063723 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

Rosetta Vittimberga – tel. 0718063547 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

Paola Servadio – tel. 0718063247 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

14.  UTILIZZO DELLE RISORSE

14.1 Le somme impegnate e non liquidabili sono trasferite alle altre domande in graduatoria dell’anno di riferimento, nel rispetto della normativa regionale di bilancio.

15.  ACCETTAZIONE CONTRIBUTI E CONFERMA DI INZIO ATTIVITA’

15.1 L’intervento deve essere confermato, pena la revoca del contributo concesso, mediante comunicazione di accettazione degli esiti istruttori e conferma di inizio attività, compilata sull’apposito modello allegato al bando di accesso (allegato n. 5).

15.2 Tale comunicazione dovrà essere trasmessa da parte del Comune o Unione dei Comuni entro il 30° giorno successivo alla data del decreto di concessione del contributo.

15.3 Alla comunicazione dovrà essere allegata in formato PDF/A, la copia informatica dell’atto costitutivo notarile registrato del Raggruppamento Temporaneo di imprese/Associazione Temporanea di Scopo (ATI/ATS) o Rete contratto firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa o dal procuratore legale. L’atto costitutivo può assumere la forma di atto pubblico notarile o scrittura privata autenticata.

15.4 La mancata costituzione dell’ATI/ATS/RTI, Rete-contratto, entro i termini suddetti, comporta la revoca dei contributi.

15.5 La dichiarazione di decadenza per mancato invio della comunicazione di accettazione verrà fatta d’ufficio senza avviare il procedimento di revoca di cui all’art. 8 della L. 241/90 e s.m.i.

16.  VARIAZIONI

16.1 Gli investimenti devono essere conformi al progetto originario ammesso a contributo. Qualora si dovessero apportare variazioni al progetto, queste devono essere preventivamente comunicate alla Regione Marche, tramite PEC che provvederà a dare l’assenso previa verifica del mantenimento dei requisiti sostanziali.

16.2 Le varianti realizzate in assenza di preventiva autorizzazione della Regione Marche non saranno ammesse.                              

16.3 Qualora, a fronte di variazioni in corso d’opera, la spesa complessiva del progetto risulti inferiore a quella inizialmente ammessa, la Regione Marche procede alla rideterminazione proporzionale del contributo assegnato, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato, del contenuto e dei risultati conseguiti.

16.4 In nessun caso le varianti daranno luogo ad un incremento dell’importo approvato.

16.5 E’ tollerata la realizzazione dell’investimento per un importo non inferiore al 70 % di quello considerato ai fini della formazione della graduatoria.

16.6 E’ ammessa in corso d’opera la sostituzione delle PMI nel rispetto del bando ed a condizione che non si superi l’importo ammissibile a contributo e comunque prima della scadenza dei tempi di realizzazione del progetto integrato e previa autorizzazione da parte della Regione Marche.

17.  ESCLUSIONE E REVOCHE

17.1 L’esclusione delle domande avverrà nei seguenti casi:

-     mancata compilazione della domanda;

-     mancata, erronea o parziale compilazione di uno dei dati richiesti nello stampato di domanda, salvo che il dato non sia comunque desumibile dal contesto di quanto dichiarato nella domanda stessa;

-     mancanza della firma e/o fotocopia di documento di identità valido, qualora non venga integrata, su richiesta del responsabile del procedimento, entro 15 giorni dalla richiesta;

-     mancato invio della documentazione richiesta dal bando;

-     presentazione della domanda fuori dei termini o con modalità diverse da quanto previsto dal bando;   

17.2 La revoca dei benefici avverrà nei seguenti casi:

-     mancata ultimazione del progetto entro i termini stabiliti, salvo proroghe debitamente giustificate ed autorizzate;

-     mancato invio della comunicazione di accettazione del contributo e di conferma inizio attività entro i termini previsti dal bando;

-     progetto realizzato in maniera difforme da quanto originariamente previsto senza la preventiva autorizzazione;

-     concessione, per il medesimo investimento, di altre agevolazioni pubbliche di qualsiasi natura, previste da norme statali, regionali, comunitarie;

-     contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false e/o mendaci;

-     realizzazione dell’intervento per un importo inferiore al 70% di quello ammesso a contributo;

-     mancata presentazione della rendicontazione comprensiva della documentazione certificativa della spesa entro i termini e le modalità previste dal bando, salvo proroghe autorizzate dalla Regione;

17.3 La Regione Marche provvederà, inoltre, alla revoca del contributo qualora:

-     nei quattro anni successivi alla data di concessione del contributo i singoli beni oggetto di agevolazione risultino essere stati ceduti o alienati;

-     nei quattro anni successivi alla data di concessione del contributo i singoli beni oggetto di agevolazione risultino essere stati distratti o ne sia mutata la destinazione d’uso;

-     i controlli effettuati evidenzino l’insussistenza delle condizioni previste per l’accesso ai contributi dichiarate dall’impresa in fase di domanda;

-     accerti che l’impresa non ha proseguito l’attività per un periodo di almeno quattro anni a decorrere dalla data di concessione del contributo; 

-     si accerti la non veridicità di quanto dichiarato in domanda concernente l’assegnazione dei punteggi che determini una decurtazione dei punti tale da non far rientrare più il progetto tra quelli finanziabili;

18.  CERTIFICAZIONE FINALE

18.1   La rendicontazione delle spese sostenute (fatture e quietanze) dovrà essere effettuata entro e non oltre il sessantesimo giorno successivo alla data di scadenza dell’intervento (dodici mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria sul BUR Marche). Essa consiste nell’invio tramite PEC (posta elettronica certificata) in formato PDF al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. della seguente documentazione:

 dichiarazione sottoscritta dal Sindaco dalla quale risulti:

- che i lavori siano stati realizzati nel rispetto del progetto presentato;

- l’elenco delle ditte coinvolte, le spese sostenute dalle stesse, l’elenco delle fatture dalle stesse presentate al Comune e le nuove imprese.

- che gli investimenti delle PMI riguardino esclusivamente attività localizzate nelle aree preselezionate dal progetto;

- che le fatture e ricevute trasmesse dalle PMI al comune siano debitamente quietanzate nel rispetto di legge;

- il rispetto da parte del Comune e delle PMI dei tempi di realizzazione.

19.  DOTAZIONE FINANZIARIA

19.1.L’onere derivante dall’esecuzione del presente atto è pari ad € 736.442,43 a carico del capitolo 2140220041 correlato al capitolo di entrata 1305020179   accertamenti n. 420 di € 583.448,08 e n. 421 di € 152.994,35 del bilancio 2022/2024 annualità 2022. 

19.2   Lo stanziamento potrà essere implementato con ulteriori risorse che si renderanno disponibili sui medesimi capitoli o corrispondenti.                                  

20.  ISPEZIONI E CONTROLLI

20.1 La regione può eseguire ispezioni atte ad accertare l’effettivo svolgimento del progetto di investimento, nonché la veridicità delle dichiarazioni contenute nella domanda.

21.  PRIVACY

21.1 Ai sensi del D.lgs. 196 del 2003 “T.U. sulla privacy”, i dati richiesti dal bando e dal modulo di domanda saranno utilizzati esclusivamente per le finalità previste dal bando stesso e saranno oggetto di trattamento svolto con o senza l’ausilio di strumenti informatici nel pieno rispetto della normativa sopra richiamata e degli obblighi di riservatezza ai quali è tenuta la Pubblica Amministrazione.