AIUTI A FINALITA' REGIONALE PER L'ITALIA 2022-2027 - Regione Marche

Con decisione 8654 del 18 dicembre 2023, la Commissione Europea ha aggiornato  le precedenti decisioni (decisioni del 2 dicembre 2021 e del 18 marzo 2022) sulla Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo 1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2027.

Nella Regione Marche sono state individuate solo zone c) (107.3 lett. c TUUE)

I massimali per gli aiuti agli investimenti  sono i seguenti:

Per le imprese dei territori sopra elencati le intensità massime di aiuto sono pari al:
- 15% dei costi ammissibili per le grandi imprese
- 25% per le imprese di medie dimensioni
- 35 % dei costi ammissibili per le piccole imprese. 

Per i restanti comuni della Regione Marche restano i massimali per gli aiuti agli investimenti previsti dal Reg. 651/2014:

- 20% per le micro e piccole imprese;

- 10% per le medie imprese.

COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE MARCHE (Aggiornamento - 17/1/2024)

Gli aiuti a finalità regionale trovano la loro compatibilità nella deroga prevista nell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, in quanto sono aiuti destinati allo sviluppo regionale e alla coesione territoriale che mirano a recuperare il ritardo e a ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione delle regioni europee meno favorite. Tali zone vengono individuate tra quelle che soddisfano le condizioni di compatibilità di cui all'articolo 107, paragrafo 3, lettere a) e c), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e rispettano i criteri definiti negli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.

In generale le zone ammissibili a ricevere aiuti a finalità regionale ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, comunemente note come "zone a", tendono a essere le più svantaggiate all'interno dell'UE in termini di sviluppo economico, mentre le zone ammissibili ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, ovvero le "zone c", sono tendenzialmente svantaggiate, ma in misura minore. In Italia, storicamente, le "zone a" riguardano le Regioni del Sud mentre le "zone c" riguardano le Regioni del Centro Nord.

Le “zone a” e le “zone c” su cui poter intervenire con aiuti a finalità regionale vengono individuate, generalmente, ogni sette anni in coincidenza con i cicli di programmazione europea e costituiscono la cosiddetta “Carta nazionale degli aiuti di Stato a finalità regionale”, sottoposta all’approvazione della Commissione europea da parte di ciascuno Stato membro. Dette “Carte” specificano anche le intensità massime di aiuto che si applicano nelle “zone a” e nelle “zone c” durante il periodo di validità delle stesse.

Con decisione 8654 del 18 dicembre 2023, la Commissione Europea ha aggiornato  le precedenti decisioni (decisioni del 2 dicembre 2021 e del 18 marzo 2022) sulla Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo 1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2027.

Le “zone a” corrispondono all’intero territorio delle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le “zone c” individuate nel territorio della Regione Marche  corrispondono al territorio dei seguenti Comuni:

PROVINCIA DI PESARO URBINO
Sono ammissibili solo i territori : Frontone; Serra Sant'Abbondio

PROVINCIA DI ANCONA
Sono ammissibili solo i territori di  Castelbellino; Cerreto d'Esi; Cupramontana; Fabriano; Genga; Jesi; Mergo; Monsano; Monte Roberto; San Paolo di Jesi; Sassoferrato; Serra San Quirico; Staffolo.

PROVINCIA DI MACERATA
Sono ammissibili solo i territori di  Apiro; Belforte del Chienti; Bolognola; Caldarola; Camerino; Camporotondo di Fiastrone; Castelraimondo; Castelsantangelo sul Nera; Cessapalombo; Cingoli; Civitanova Marche; Colmurano; Corridonia; Esanatoglia; Fiastra; Fiuminata; Gagliole; Gualdo; Loro Piceno; Macerata; Matelica; Mogliano; Monte Cavallo; Monte San Giusto; Monte San Martino; Montecosaro; Muccia; Penna San Giovanni; Petriolo; Pieve Torina; Pioraco; Poggio San Vicino; Pollenza; Potenza Picena; Ripe San Ginesio; San Ginesio; San Severino Marche; Sant'Angelo in Pontano; Sarnano; Sefro; Serrapetrona; Serravalle di Chienti; Tolentino; Treia; Urbisaglia; Ussita; Valfornace; Visso.

PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
Sono ammissibili solo i territori di Acquasanta Terme; Acquaviva Picena; Appignano del Tronto; Arquata del Tronto; Ascoli Piceno; Carassai; Castel di Lama; Castignano; Castorano; Colli del Tronto; Comunanza; Cossignano; Folignano; Force; Grottammare; Maltignano; Monsampolo del Tronto; Montalto delle Marche; Montedinove; Montegallo; Montemonaco; Monteprandone; Offida; Palmiano; Ripatransone; Roccafluvione; Rotella; San Benedetto del Tronto; Spinetoli; Venarotta.

PROVINCIA DI FERMO
Sono ammissibili i territori di Altidona; Amandola; Belmonte Piceno; Campofilone; Falerone; Fermo; Francavilla d'Ete; Magliano di Tenna; Massa Fermana; Monsampietro Morico; Montappone; Monte Rinaldo; Monte San Pietrangeli; Monte Urano; Monte Vidon Corrado; Montefalcone Appennino; Montefortino; Montegiorgio; Montegranaro; Monteleone di Fermo; Montelparo; Ortezzano; Pedaso; Porto San Giorgio; Porto Sant'Elpidio; Rapagnano; Santa Vittoria in Matenano; Sant'Elpidio a Mare; Servigliano; Smerillo; Torre San Patrizio

Quindi, le imprese che hanno sede in uno dei territori comunali sopra elencati, possono beneficiare dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 di aiuti di Stato a finalità regionale agli investimenti.

Le Amministrazioni che intendono concedere tali aiuti devono attivare una misura (prevedendone il relativo finanziamento) provvedendo a notificarla preventivamente ai sensi degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027 o comunicandola ai sensi del Regolamento (UE) N. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato.

Per le imprese dei territori sopra elencati le intensità massime di aiuto sono pari al:
- 15% dei costi ammissibili per le grandi imprese
- 25% per le imprese di medie dimensioni
- 35 % dei costi ammissibili per le piccole imprese. 


LINK DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI COESIONE

Decisione C(2022)1545 final, del 18 marzo 2022

Decisione C(2022)1545 final, del 18 marzo 2022 - Zone a e Zone c non predefinite

Mappa Interattiva della Carta degli Aiuti Italia 2022-2027

Allegati


REGIONE MARCHE

Regione Marche "zone c non predefinite"

Decisione C(2022)1545 final, del 18 marzo 2022 - REGIONE MARCHE "zone c non predefinite"


Aiuti a finalità regionale per l'Italia 2022-2027

Il 19 aprile 2021 la Commissione europea ha adottato gli “Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027” (Comunicazione C(2021) 2594 del 19 aprile 2021), che stabiliscono i criteri per l’individuazione delle aree di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettere a) e c), del TFUE). Si tratta di aree dell’Unione europea in condizioni di svantaggio economico in cui è ammessa una deroga al divieto generale di concessione degli aiuti di Stato, sancito dall’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE. Ai sensi degli Orientamenti, ogni Stato membro è tenuto a notificare alla Commissione europea un’unica Carta degli aiuti a finalità regionale, che identifica le suddette aree e specifica le intensità massime di aiuto ad esse applicabili.

Il 2 dicembre 2021 la Commissione europea ha approvato la Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 notificata dall’Italia. La Carta approvata con decisione della Commissione europea C(2021)8655 riguarda le regioni NUTS2 Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, che rientrano nella deroga prevista dall'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (c.d. “zone a”, ossia NUTS2 il cui PIL pro-capite, misurato in standard di potere d'acquisto (SPA), è inferiore o pari al 75% della media UE27). Con la notifica delle “zone a”, l’Italia ha anche proposto di costituire una riserva di copertura in termini di popolazione corrispondente all’intera quota assegnata all’Italia per le “zone c non predefinite”. 

Il processo per l’individuazione delle zone che soddisfano i requisiti di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Trattato (c.d. “zone c non predefinite”) (Abruzzo e Regioni del Centro Nord d’Italia), è stato, infatti, più articolato e ha visto il coinvolgimento delle Regioni interessate. La designazione di queste zone è avvenuta sulla base dei criteri stabiliti dagli Orientamenti sugli aiuti a finalità regionale e della proposta del Dipartimento per le politiche di coesione di riparto del plafond di popolazione assegnato all’Italia (9,99 per cento della popolazione nazionale) a livello di regioni NUTS 2 e NUTS3. I criteri definiti dagli Orientamenti riflettono la varietà di situazioni in cui la concessione di aiuti di Stato a finalità regionale è giustificata, tenendo conto, quindi, di determinati problemi socio-economici, geografici o strutturali facilmente riscontrabili in tali zone, in modo da fornire garanzie che la concessione di tali aiuti non inciderà sulle condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.

Il 17 dicembre 2021 il Dipartimento per le politiche di coesione ha notificato alla Commissione europea l’emendamento alla Carta aiuti a finalità regionale 2022-2027 già approvata il 2 dicembre 2021, per aggiungere alla medesima Carta le “zone c non predefinite”.  

Con decisione C(2022)1545 final, del 18 marzo 2022 la Commissione europea ha approvato la modifica alla Carta aiuti a finalità regionale. Oltre all’individuazione dei territori, la Carta definisce le intensità massime di aiuto applicabili. Per le grandi imprese, tali intensità massime sono pari a:

  • 40% per le regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia e al 30% per le regioni Molise, Basilicata e Sardegna;
  • 10% nelle "zone c non predefinite" con un PIL pro capite superiore al 100% della media dell'UE-27 e un tasso di disoccupazione inferiore al 100% della media UE-27;
  • 15% nelle altre "zone c non predefinite".

Le intensità massime di aiuto per le grandi imprese possono essere maggiorate di 10 punti percentuali per le imprese di medie dimensioni e di 20 punti percentuali per le piccole imprese per investimenti iniziali con costi ammissibili fino a 50 milioni di euro. Nel caso di una "zona c" contigua ad una "zona a", le intensità di aiuto nelle regioni NUTS3 (provincie), o in parti di queste regioni all'interno di detta "zona c" che sono contigue alla "zona a", possono essere maggiorate nella misura necessaria affinché la differenza in termini di intensità di aiuto tra le due zone non superi 15 punti percentuali. Inoltre, i territori selezionati per beneficiare del sostegno del Fondo per una transizione giusta situati in una “zona a”, potranno beneficiare della maggiorazione 10 punti percentuali di tali intensità massime attraverso un ulteriori emendamento alla Carta non appena saranno approvati i relativi Piani territoriali.

La Carta degli aiuti a finalità regionale approvata, comprensiva delle “zone a” e delle “zone c non predefinite”, ha validità dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2027

L’applicabilità dei regimi adottati a valere sulla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, la cui validità è stata prorogata con decisione C(2020)6613, si è interrotta il 31 dicembre 2021.


 Mappa Interattiva della Carta degli Aiuti Italia 2022-2027

 

 

 


Regione Marche "Zone c non predefinite"  

 

 

 

 


ALLEGATI 

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