Credito d'imposta
Attività di ricerca e sviluppo per i soggetti che hanno avviato gli investimenti anteriormente al 29 novembre 2008
27/04/2011
E' stato pubblicato il Decreto con cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze dispone le modalità di utilizzo degli stanziamenti per il credito d'imposta inerente alle attività di ricerca e sviluppo ex L. n. 296/2006 per i soggetti che hanno avviato gli investimenti anteriormente al 29 novembre 2008 e che non hanno ricevuto il nulla-osta per fruire del bonus, per esaurimento delle risorse disponibili, in seguito al "click-day" del 6 maggio 2009.
Lo strumento è concepito per favorire gli investimenti nell'innovazione tecnologica riferita alla creazione di nuovi prodotti o all'utilizzo di procedimenti per la lavorazione più efficienti e competitivi.
Il decreto che autorizza l'impiego delle risorse, fa riferimento agli stanziamenti di 150mln di euro per il 2010 e 20mln di euro per il 2011. L'investimento era stato autorizzato dalla legge n. 191/2009 e mai concretizzato, fino ad oggi, con un intervento ministeriale di definizione delle regole per l'utilizzo dei contributi.
Per ottenere il credito d'imposta le aziende beneficiarie devono dimostrare di aver trasmesso telematicamente la richiesta di agevolazione fiscale all'Agenzia delle Entrate e di aver ricevuto risposta negativa, non è autorizzata alcun nuova domanda.
Nel calcolo del contributo non viene compreso l'importo oggetto di rinuncia che alcune imprese hanno comunicato agli uffici del Fisco.
Il credito d'imposta viene ammesso nella misura del 20,37% della somma complessivamente richiesta negli anni che vanno dal 2007 al 2009, ma solo se l'Agenzia delle Entrate avrà accertato la sussistenza dei requisiti in capo alla realtà produttrice che chiedono il recupero del credito d'imposta.
L'indice sale al 27,16% a decorrere dal 2011.
Riferimenti normativi:
(D.M. Ministero dell'Economia e delle Finanze 04/03/2011, G.U. 18/04/2011, n. 89)