22/11/2021 - Bonus rimanenze moda

 

SINTESI

Link Agenzia delle entrate
Legge Art.48-bis del Dl 34/2020
Mise Decreto del 27 luglio 2021 - settori economici ammissibili
Agenzia delle entrate - Modello ed istruzioni Provvedimento dell'11 ottobre 2021
Agenzia delle entrata - Comunicazione data apertura bando

Provvedimento del 28.10.2021

Definizione dei termini di presentazione della comunicazione per la fruizione del credito d’imposta sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori, di cui all'articolo 48-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, come modificato dall'articolo 8 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (provvedimento) - pdf

Non è un Click Day E' previsto il riparto
Scadenza per il 2020 Domande dal 19 ottobre al 22 novembre 2021
Scadenza per il 2021 Domande dal 10 maggio 2022 al 10 giugno 2022
Agevolazione

Credito d'imposta del 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino eccedente la media del medesimo valore

registrato nei tre periodi d'imposta precedenti a quello di spettanza del beneficio

Settori economici ammissibili Provvedimento dell' 11 ottobre 2021
Viene applicato il quadro temporaneo Non è quindi in de minimis
Superamento del plafond del quadro temporaneo E' possibile richiedere un contributo inferiore
Calcolo del plafond del quadro temporaneo Per i gruppi deve essere determinato considerando il anche la definizione di impresa unica.
Imprese in difficoltà

Modulo domanda

Fondi stanziati

95mln per il 2021

150mln per il 2022

Fruizione

Solo dopo l'ok dell'Ue

La normativa comunque prevede che per il 2020 deve essere utilizzato entro il 31/12/2021.

Comunicazione percentuale riparto Solo dopo l'ok dell'UE
L'agevolazione non è cumulabile
Antimafia Per agevolazioni superiori ad € 150.000,00, in questo caso occorre attendere l'ok per l'utilizzo.

 


CODICI ATECO AMMISSIBILI

 


NORMATIVA

 

Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana del 19 maggio 2020, n. 128|Supplemento Ordinario n. 21

Decreto legge|19 maggio 2020| n. 34

Misure urgenti in materia di salute, Sostegno al lavoro e all'economia, nonchè di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. [decreto Rilancio]

Convertito in legge, con modifiche, dalla L. 17.07.2020, n. 77 con decorrenza dal 19.07.2020.

 

 

Titolo II Sostegno alle imprese e all'economia - Capo I Misure di sostegno

Articolo 48 bis

Concessione di un credito d'imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori

Testo in vigore dal 25 luglio 2021

 


1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento adottate per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 sulle rimanenze finali di magazzino nei settori contraddistinti da stagionalità e obsolescenza dei prodotti, limitatamente al periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 9 marzo 2020 ed a quello in corso al 31 dicembre 2021, ai soggetti esercenti attività d'impresa operanti nell'industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria (settore tessile, moda e accessori) è riconosciuto un contributo, nella forma di credito d'imposta, nella misura del 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino di cui all'articolo 92, comma 1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, eccedente la media del medesimo valore registrato nei tre periodi d'imposta precedenti a quello di spettanza del beneficio. Il metodo e i criteri applicati per la valutazione delle rimanenze finali di magazzino nel periodo d'imposta di spettanza del beneficio devono essere omogenei rispetto a quelli utilizzati nei tre periodi d'imposta considerati ai fini della media. Il credito d'imposta è riconosciuto fino all'esaurimento dell'importo massimo di 95 milioni di euro per l'anno 2021 e 150 milioni di euro per l'anno 2022, che costituiscono limiti di spesa. (2)

2. Nei riguardi dei soggetti di cui al comma 1 con bilancio certificato, i controlli sono svolti sulla base dei bilanci. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale devono avvalersi di una certificazione della consistenza delle rimanenze di magazzino, rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nella sezione A del registro di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Il revisore legale dei conti o il professionista responsabile della revisione legale dei conti, nell'assunzione dell'incarico, osserva i principi di indipendenza elaborati ai sensi dell'articolo 10, comma 12, del citato decreto legislativo n. 39 del 2010 e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell'International Federation of Accountants (IFAC).

3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nel periodo d'imposta successivo a quello di maturazione. (2)

4. Fermi restando i controlli effettuati ai sensi del comma 2, i soggetti che intendono avvalersi del credito d'imposta devono presentare apposita comunicazione all'Agenzia delle entrate. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro 20 giorni dall'entrata in vigore della presente disposizione, sono stabiliti i criteri per la corretta individuazione dei settori economici in cui operano i soggetti beneficiari del credito d'imposta di cui al comma 1. Le modalità, i termini di presentazione e il contenuto della comunicazione, sono stabiliti con provvedimento del direttore dell'Agenzia medesima da adottare entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente disposizione, con il quale sono stabilite le modalità per il monitoraggio degli utilizzi del credito d'imposta e del rispetto dei limiti di spesa di cui al comma 1, nonché le ulteriori disposizioni necessarie per l'attuazione del presente articolo. (4)

5. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche. (2)

6. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a 45 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.

(1)

 

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(1) Il presente articolo è stato inserito dall'allegato alla legge di conversione, L. 17.07.2020, n. 77 con decorrenza dal 19.07.2020.

(2) Il presente comma è stato così modificato dall'art. 8, comma 1, D.L. 25.05.2021, n. 73 con decorrenza dal 26.05.2021, così come modificato dall'allegato alla legge di conversione, L. 23.07.2021, n. 106 con decorrenza dal 25.07.2021.

(3) Il presente comma è stato così sostituito dall'art. 8, comma 1, D.L. 25.05.2021, n. 73 con decorrenza dal 26.05.2021, convertito in legge dalla L. 23.07.2021, n. 106 con decorrenza dal 25.07.2021.

(4) Il presente comma è stato così sostituito dall'art. 8, comma 1, D.L. 25.05.2021, n. 73 con decorrenza dal 26.05.2021, così come modificato dall'allegato alla legge di conversione, L. 23.07.2021, n. 106 con decorrenza dal 25.07.2021.

 


RASSEGNA STAMPA

Comunicazioni bonus tessile 2020, canale aperto fino al 22 novembre (www.fiscooggi.it - 17/11/2021)

Comunicazione in scadenza il  22/11/2021 (Ecnews  17.11.2021)

Bonus settore tessile e moda: comunicazione da oggi 29 ottobre (www.fiscooggi.it - 29/10/2021)