Credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in Università ovvero enti pubblici di ricerca (art.1 del DL n.70/2011 convertito con legge n. 106/2011, c.d. Decreto Sviluppo)
Decreto legge 13 maggio 2011 n. 70
(Pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale del 13 maggio 2011 n. 110)
coordinato con le modifiche introdotte dalla legge di conversione 12 luglio 2011 n. 106
(Pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2011 n. 160)
Art. l
Credito di imposta per la ricerca scientifica
È istituito, sperimentalmente per gli anni 2011 e 2012, un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in Università ovvero enti pubblici di ricerca. Università ovvero enti pubblici di ricerca possono sviluppare i progetti così finanziati anche in associazione, in consorzio, in joint venture ecc. con altre qualificate strutture di ricerca, anche private, di equivalente livello scientifico. Altre strutture finanziabili via credito di imposta possono essere individuate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Il parere deve essere espresso entro quindici giorni dalla data di trasmissione. Decorso inutilmente il termine senza che le Commissioni abbiano espresso il parere di rispettiva competenza, il decreto può essere adottato.
Il credito di imposta compete in tre quote annuali a decorrere da ciascuno degli anni 2011 e 2012 per l'importo percentuale che eccede la media degli investimenti in ricerca effettuati nel triennio 2008-2010. Resta fermo che l'importo degli investimenti in progetti di ricerca di cui al comma 1 è integralmente deducibile dall'imponibile delle imprese.
Operativamente:
a) per Università ed enti pubblici di ricerca si intendono:
1) le Università, statali e non statali, e gli Istituti Universitari, statali e non statali, legalmente riconosciuti;
2) gli enti pubblici di ricerca di cui all'articolo 6 del Contratto collettivo quadro per la definizione dei comparti di contrattazione per il quadriennio 2006-2009, nonché l' ASI-Agenzia Spaziale Italiana e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
3) gli organismi di ricerca così come definiti dalla lettera d) del paragrafo 2.2 della comunicazione della Commissione n. 2006/C 323/01, recante disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 323 del 30 dicembre 2006;
b) il credito di imposta:
1) spetta per gli investimenti realizzati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012;
2) compete nella misura del 90 per cento della spesa incrementale di investimento se lo stesso è commissionato ai soggetti di cui alla lettera a);
3) deve essere indicato nella relativa dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive;
4) non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni [1];
5) E’ utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997,
n. 241, e successive modificazioni, con esclusione delle fattispecie di cui al comma 2, lettere e), f), g), h-ter) e h-quater) del medesimo articolo [2];
6) Non è soggetto al limite annuale di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 [3].
4. Le disposizioni applicative del presente articolo sono adottate con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate. Le disposizioni del presente articolo assorbono il credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo di cui al comma 25 dell'articolo 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220, che è conseguentemente abrogato [4].
5. Per l'attuazione del presente articolo è autorizzata la spesa di 55 milioni di euro per l'anno 2011, di 180,8 milioni di euro per l'anno 2012, di 157,2 milioni di euro per l'anno 2013 e di 91 milioni di euro per l'anno 2014. Ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 1965, il Ministro dell'economia e delle finanze provvede al monitoraggio degli oneri di cui al presente articolo. Nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni, il Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, provvede alla riduzione lineare, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della citata legge n. 196 del 20096, delle missioni di spesa di ciascun Ministero. Dalle predette riduzioni sono esclusi il Fondo per il finanziamento ordinario delle università, nonché le risorse destinate alla ricerca e al finanziamento del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, nonché il fondo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163v, e le risorse destinate alla manutenzione ed alla conservazione dei beni culturali. Il Ministro dell'economia e delle finanze riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in merito alle cause degli scostamenti e all'adozione delle misure di cui al precedente periodo.
Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 9/9/2011 (sintesi) – Disposizioni Applicative
1. Modalità e termini di fruizione del credito d’imposta.
1.1 Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, mediante modello F24, con esclusione delle fattispecie di cui al comma 2, lettere e), f), g), h)-ter e h)-quater, relative rispettivamente a:
1) contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate da enti previdenziali, comprese le quote associative;
2) contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dai datori di lavoro e dai committenti di prestazioni di collaborazione coordinata e
continuativa di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
3) premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dovuti ai sensi del testo unico approvato con decreto
del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124;
4) altre entrate individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri competenti per settore;
5) credito d’imposta spettante agli esercenti sale cinematografiche.
1.2 Il credito d’imposta, maturato in riferimento agli investimenti realizzati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, è fruibile, per ciascuno dei predetti periodi d’imposta agevolabili, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal giorno successivo a quello di realizzazione dell’investimento incrementale.
3 Monitoraggio delle fruizioni del credito d’imposta
1. Ai fini del monitoraggio degli oneri ai sensi del comma 5 dell’articolo 1, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, l’Agenzia delle entrate comunica al Ministero dell’economia e delle finanze i dati mensili concernenti l’ammontare del credito d’imposta, compensato ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, entro il ventesimo giorno del mese successivo a quello di riferimento.
Risoluzione dell’agenzia delle entrate nr.88/E del 12/9/2011 – Istituzione del codice tributo
“6835” denominato “ Credito d’imposta per le imprese che finanziano progetti di ricerca in Università ovvero enti pubblici di ricerca di cui all’articolo 1, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106”.
In sede di compilazione del modello F24, il suddetto codice tributo è esposto nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a credito compensati” ovvero nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento del credito, nella colonna “Importi a debito versati”. Il campo “Anno di riferimento” è valorizzato con l’anno d’imposta cui si riferisce il credito, nel formato “AAAA”.
SINTESI DELLA NORMATIVA
Nell’art. 1 del decreto (credito di imposta per la ricerca scientifica) viene istituito, sperimentalmente per il 2011 e 2012, un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in Università o enti pubblici di ricerca, i quali possono sviluppare i progetti anche in associazione, consorzio, joint venture, ecc., con altre qualificate strutture di ricerca, anche private, di equivalente livello scientifico.
Il bonus:
- spetta per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012. L’agevolazione è quindi istituita, sperimentalmente per il biennio 2011-2012.
- compete nella misura del 90% della spesa che eccede la media degli investimenti in ricerca effettuati nel triennio 2008-2010;
- deve essere indicato in dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del reddito (non è quindi tassato) né della base imponibile IRAP;
- è utilizzabile esclusivamente in compensazione con il modello F24 (ad esclusione per i contributi previdenziali e i premi Inail) e non è soggetto all’ordinario limite di utilizzo di 250mila annui previsto dall’art. 1, comma 53, della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008).
- Il plafond messo a disposizione ammonta a 55 milioni di euro per l’anno 2011, a 180,8 milioni di euro per l'anno 2012, a 157,2 milioni di euro per l'anno 2013 ed a 91 milioni di euro per l'anno 2014. Non ci sarà una graduatoria e non è previsto un ordine cronologico di presentazione.
- Il credito d’imposta, maturato in riferimento agli investimenti realizzati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, è fruibile, per ciascuno dei predetti periodi d’imposta agevolabili, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal giorno successivo a quello di realizzazione dell’investimento incrementale.
[1] Deducibilità degli interessi passivi
[2] Vedere provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 9/9/2011
[3] A partire del 1° gennaio 2008, anche in deroga alle disposizioni previste dalle singole leggi istitutive, i crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi possono essere utilizzati nel limite annuale di 250.000,00 euro
[4] La normativa prevedeva un credito d’imposta a favore delle imprese che affidavano attività di ricerca e sviluppo a università o enti pubblici di ricerca.