4725 - La riforma dell'accertamento, credito inesistente e credito non dovuto (IlSole24Ore - 9/2/2024)

Il consiglio dei ministri ha approvato il 25/1/2024 il Dlgs di riforma dell'accertamento, Le nuove regole saranno valide a partire dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto.

L'art38-bis del Dpr 600/73 disciplina l'atto di recupero e per la prima volta sono stati fissati i termini di cinque o otto anni dall'utilizzo (in passato si  consideraVA convenzionalmente il termine di cinque anni dalla presentazione della dichiarazione).

La distinzione fra credito inesistente e credito non dovuto è in linea con la recente sentenza della Cassazione a sezioni unite.

L'atto di recupero sembra un facoltà quindi gli uffici potrebbe optare per l'avviso di accertamento per un avere un anno di più per l'accertamento.

Sarà possibile prestare acquiescenza alle sanzioni pagando un terzo, non sarà comunque possibile compensare.

Gli atti di recupero potranno essere oggetto di adesione e saranno obbligatoriamente preceduti dal contradditorio preventivo.

In caso di contenzioso:

- sarà possibile fruire anche della conciliazione giudiziale;

- non ci sarà più la pretesa di pagare la totalità delle imposte, degli interessi e delle sanzioni; in primo grado  verrà richiesto quindi il pagamento di un terzo della maggiore imposta.


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