Gli aiuti a finalità regionale trovano la loro compatibilità nella deroga prevista nell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, in quanto sono aiuti destinati allo sviluppo regionale e alla coesione territoriale che mirano a recuperare il ritardo e a ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione delle regioni europee meno favorite. Tali zone vengono individuate tra quelle che soddisfano le condizioni di compatibilità di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettere a) e c), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e rispettano i criteri definiti negli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.

In generale le zone ammissibili a ricevere aiuti a finalità regionale ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, comunemente note come “zone a”, tendono a essere le più svantaggiate all’interno dell’UE in termini di sviluppo economico, mentre le zone ammissibili ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE, ovvero le “zone c”, sono tendenzialmente svantaggiate, ma in misura minore. In Italia, storicamente, le “zone a” riguardano le Regioni del Sud mentre le “zone c” riguardano le Regioni del Centro Nord.

Le “zone a” e le “zone c” su cui poter intervenire con aiuti a finalità regionale vengono individuate, generalmente, ogni sette anni in coincidenza con i cicli di programmazione europea e costituiscono la cosiddetta “Carta nazionale degli aiuti di Stato a finalità regionale”, sottoposta all’approvazione della Commissione europea da parte di ciascuno Stato membro. Dette “Carte” specificano anche le intensità massime di aiuto che si applicano nelle “zone a” e nelle “zone c” durante il periodo di validità delle stesse.

Con Decisione C(2023) 8654 final del 18/12/2023 la Commissione ha approvato la terza modifica dell’ elenco delle “zone c non predefinite” della Carta degli aiuti a finalità regionale per il periodo dal 1º gennaio 2024 al 31 dicembre 2027 .

Tale procedimento di revisione ha interessato anche il territorio della Regione Marche con integrazione dei comuni di Mergo (AN) e Magliano di Tenna (FM).

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