4548 - Contributi pubblici “significativi”: nuovi obblighi di controllo per società ed enti (ItaliaOggi - 24/11/2025)

Contributi pubblici “significativi”: nuovi obblighi di controllo per società ed enti

Italia Oggi – 24 novembre 2025 – Ermando Bozza e Luciano De Angelis

Il nuovo DPCM sulla rendicontazione dei contributi pubblici “di entità significativa”, attuativo della legge di bilancio 2025, introduce un sistema di controlli più stringenti per società ed enti che ricevono fondi rilevanti a partire dal 1° gennaio 2025. Quando i contributi superano un milione di euro oppure rappresentano almeno il 50% delle entrate del beneficiario, scatta l’obbligo di coinvolgere l’organo di controllo interno: collegio sindacale, sindaco unico o collegio dei revisori, a seconda del tipo di ente.

Il decreto chiarisce che l’obbligo non riguarda né il revisore legale né le società di revisione, lasciando così escluse alcune forme di governance delle spa, come i comitati del modello monistico o dualistico. L’onere ricade invece in modo particolare sulle srl che, avendo finora nominato solo il revisore, dovranno rivedere la propria struttura e procedere alla nomina di un organo di controllo.

I contributi considerati “significativi” sono quelli erogati dallo Stato, direttamente o tramite enti vigilati, e destinati a progetti di interesse pubblico. Sono irrilevanti gli apporti di natura risarcitoria, i crediti d’imposta, e gli interventi emergenziali generalizzati. Restano esclusi dall’obbligo anche soggetti specifici come società quotate, enti del Terzo settore, Onlus in fase di chiusura e enti religiosi riconosciuti.

Il nuovo sistema richiede tracciabilità contabile puntuale: le imprese dovranno documentare ricezione, impiego concreto e coerenza dei contributi con gli obiettivi fissati. Gli enti erogatori trasmetteranno annualmente i dati alla Presidenza del Consiglio e al MEF, mentre gli organi di controllo invieranno una relazione entro il 30 aprile dell’anno successivo (prima scadenza: 2026). Il mancato invio non comporta restituzione automatica dei fondi, ma può incidere sulle future ammissioni a nuove misure.

La normativa incide profondamente sulla governance: l’assegnazione di contributi rilevanti diventa un presupposto autonomo per imporre la nomina dell’organo di controllo, indipendentemente dai tradizionali parametri dimensionali. Restano da chiarire vari aspetti applicativi, tra cui il momento esatto in cui nasce l’obbligo di nomina e il coordinamento con la revisione legale.

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