Tax credit formazione 4.0: controlli fiscali su fascicoli e presenze
Il Sole 24 Ore – 13 ottobre 2025 – Stefano Artuso, Flavio Paccagnella
L’Agenzia delle Entrate intensifica i controlli sull’utilizzo del credito d’imposta per la formazione 4.0, agevolazione nata con la manovra 2018 per promuovere le competenze digitali dei lavoratori.
Le verifiche si concentrano su fascicoli, registri e fogli presenze, spesso ritenuti non genuini o non riconducibili alle tecnologie del Piano Impresa 4.0 (come big data, IoT, robotica, cybersecurity, realtà virtuale). Sempre più frequenti sono anche le interviste ai dipendenti per accertare l’effettività della formazione dichiarata.
Tra i punti critici emergono la creazione postuma di relazioni o fascicoli da consulenti esterni e la possibile contestazione dei costi correlati, fino al disconoscimento dell’Iva per operazioni ritenute inesistenti.
Sul piano difensivo, le imprese possono far leva sull’articolo 6 del D.M. 4 maggio 2018, dimostrando che i corsi svolti sono effettivamente collegati a investimenti e processi tecnologici coerenti con le aree 4.0.
Errori formali, anche minori (come presenze errate o firme mancanti), rischiano di minare la credibilità complessiva della documentazione, rendendo indispensabile una gestione ordinata e preventiva di tutti gli atti.
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