đ° Il Sole 24 Ore â âOk alla regolarizzazione postuma delle fatture 5.0â
Autore: Roberto Lenzi
Data: 16 ottobre 2025
LâAgenzia delle Entrate chiarisce che, nellâambito del piano Transizione 5.0, le imprese possono regolarizzare le fatture prive del riferimento normativo obbligatorio previsto dallâarticolo 38 del decreto legge 19/2024, purchĂŠ la correzione avvenga prima dellâutilizzo del credito dâimposta.
In assenza di tale indicazione, la documentazione è considerata non idonea e comporta la revoca del beneficio fiscale. Tuttavia, lâAmministrazione consente una sanatoria attraverso lâintegrazione dei documenti, estendendo alle misure 5.0 le stesse procedure giĂ ammesse per il piano Transizione 4.0.
Per le fatture cartacee, il riferimento alla norma può essere aggiunto manualmente con scrittura indelebile o timbro sullâoriginale. Per le fatture elettroniche, sono previste due modalitĂ alternative:
- stampa del documento con annotazione manuale e conservazione ai sensi dellâart. 39 del DPR 633/1972;
- creazione di un allegato elettronico integrativo con la dicitura prescritta e gli estremi del documento.
La regolarizzazione postuma è dunque ammessa, ma solo se effettuata prima della fruizione del credito, per garantire la piena validità formale delle spese agevolabili nel quadro della Transizione 5.0.
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La frase âconservazione ai sensi dellâart. 39 del DPR 633/1972â fa riferimento allâobbligo di conservare i documenti fiscali (come le fatture) secondo le modalitĂ stabilite dalla normativa IVA italiana.
Vediamolo in modo chiaro e pratico đ
đ Cosa dice lâarticolo 39 del DPR 633/1972
Ă la norma che regola come devono essere conservati i documenti contabili â cioè fatture, registri IVA, documenti di trasporto, ecc.
In sintesi, prevede che:
-
Tutti i documenti rilevanti ai fini IVA devono essere conservati per almeno 10 anni.
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La conservazione deve garantire autenticitĂ , integritĂ , leggibilitĂ e reperibilitĂ dei documenti.
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Può essere fatta in formato cartaceo o digitale (nel rispetto delle regole tecniche).
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In caso di verifica da parte dellâAgenzia delle Entrate, i documenti devono essere esibiti prontamente.
đź Nel contesto dellâarticolo âfatture 5.0â
Qui la norma serve a chiarire che:
-
Se lâimpresa stampa una fattura elettronica per aggiungere manualmente la dicitura mancante,
-
quella copia âintegrataâ deve essere conservata in modo conforme allâart. 39,
cioè archiviata e custodita come documento fiscale ufficiale (leggibile, autentico, e disponibile per i controlli).
In sostanza:
đ significa âconservala come documento fiscale valido per 10 anni, seguendo le regole IVAâ.
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