2152 - Industria 4.0 su 3 pilastri (ItaliaOggi 19/9/2017)

 

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ItaliaOggi anticipa il piano del governo. Un bonus per i dipendenti hi-tech

 

Industria 4.0 su 3 pilastri

I fondi su formazione, investimenti ed export
di Cinzia De Stefanis

Il nuovo «piano industria 4.0 per l'anno 2018» poggerà su tre piedi: tax credit del 50% per la formazione dei dipendenti, proroga dell'iper e del super ammortamento e rifinanziamento del piano straordinario per il made in Italy.

Tax credit formazione. L'idea che stanno elaborando i tre dicasteri (MiSe, Lavoro e Istruzione) è di introdurre un credito d'imposta del 50% dei costi sostenuti, fino a 20 milioni di euro, per formare i dipendenti delle imprese. Il tax credit «formazione risorse umane» dovrebbe essere concesso alle imprese che sostengono spese per la digitalizzazione dei processi di produzione. Si tratta infatti della dinamica operativa ottimizzata per eccellenza, poiché fa sì che la maggior parte degli step all'interno di un impianto di produzione diventino automatici. Due le tipologie di imprese che avranno diritto al riconoscimento dell'incentivo:

- quelle che hanno già investito nelle nuove tecnologie industriali e debbono fornire competenze alle risorse umane per poter usare la nuova strumentazione;

- e quelle che ancora non hanno iniziato processi produttivi digitalizzati ma sono interessate a farlo.

In sostanza, le imprese che aumenteranno i loro investimenti nella formazione dei propri dipendenti rispetto alla media del triennio precedente (questa è la previsione allo stato attuale) potranno godere di un credito d'imposta sulle spese effettuate.

 

Super e Iper ammortamento

Attualmente il diritto al beneficio fiscale matura quando l'ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 31 luglio 2018. La proroga contenuta nel piano industria 4.0 - anno 2018 degli ammortamenti maggiorati potrebbe portare a fine 2018 il termine per ordini e consegne dei beni da agevolare.

Made in Italy. Puntare sull'internazionalizzazione del sistema produttivo è un obiettivo centrale delle politiche governative per incrementare le quote italiane del commercio internazionale e andare alla conquista di nuovi mercati, la cui crescente propensione al consumo rappresenta l'unica attuale vera leva di crescita, considerata la persistente stagnazione della domanda interna. Si pensa cosi di dotare il piano di 150 mln di euro, da affiancare al plafond annuo di 50 mln, per sostenere l'export del paese. L'ammontare complessivo delle risorse potrebbe dunque aggirarsi intorno ai 200 milioni dii euro.