(182) ISTAT - Definizioni di Innovazioni

 

ISTAT -  RILEVAZIONE STATISTICA SULL'INNOVAZIONE NELLE IMPRESE. ANNI 2008-2010

            QUESTIONARIO SEMPLIFICATO PER LE INTERVISTE TELEFONICHE

 

Le innovazioni possono consistere in:

  • prodotti e servizi nuovi (o significativamente migliorati) rispetto ai prodotti e servizi correntemente realizzati e offerti sul mercato (innovazioni di prodotto);
  • processi di produzione nuovi (o significativamente migliorati) rispetto a quelli precedentemente disponibili, in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso (innovazioni di processo);  
  • mutamenti significativi nelle pratiche di gestione aziendale, nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni con l’esterno (innovazioni organizzative).

Le innovazioni introdotte dall’impresa non devono necessariamente consistere in prodotti, processi, pratiche e modalità organizzative nuove per il mercato; è sufficiente che risultino nuovi per l'impresa che le introduce.

Le innovazioni possono essere sviluppate dall’impresa stessa o da altre imprese o istituzioni.

 

Innovazioni di prodotto o servizio

Consistono nell’introduzione sul mercato di prodotti o di servizi nuovi (o significativamente migliorati) in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, uso di materiali, componenti, software incorporato, prestazioni, facilità d’uso, ecc., rispetto ai prodotti e servizi correntemente realizzati e offerti sul mercato dall’impresa.

Le innovazioni di prodotto o servizio escludono:

  • i prodotti modificati solo marginalmente;
  • le modifiche di routine e le modifiche periodiche apportate a prodotti e servizi esistenti;
  • le normali modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici (come per le linee di abbigliamento);
    • la personalizzazione dei prodotti diretta a rispondere alle esigenze di specifici clienti che non comporti variazioni sostanziali nelle caratteristiche del prodotto rispetto a quelle dei prodotti venduti ad altri consumatori;
    • le variazioni nelle caratteristiche estetiche o nel design di un prodotto che non determinano alcuna modifica nelle caratteristiche tecniche e funzionali dello stesso (come il lancio di nuove linee di abbigliamento o di una nuova gamma di prodotti per l’arredamento della casa). Tali variazioni sono da considerarsi innovazioni di marketing;
    • la semplice vendita di nuovi prodotti o servizi acquistati da altre imprese, ad eccezione dei prodotti e servizi realizzati per l’impresa rispondente da affiliate estere.

 

Innovazioni di processo

Consistono nell’adozione di:

  • processi produttivi e tecniche di produzione tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati);
  • modalità di gestione della logistica e dei sistemi di distribuzione/fornitura di semilavorati, prodotti o servizi all’esterno tecnologicamente nuove (o significativamente migliorate);
  • modifiche significative nella dotazione di attrezzature e software destinati alle attività di supporto alla produzione (attività di back office, quali la gestione degli acquisti, le attività di manutenzione, le attività amministrativo-contabili).

Tali innovazioni sono introdotte per rendere più efficiente e più flessibile l’attività aziendale, per migliorare la qualità dei processi, per ridurre l’impatto ambientale e migliorare le condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro.

L’innovazione di processo può essere sviluppata dall’impresa stessa o da altre imprese o istituzioni.

Le innovazioni di processo escludono:

  • i processi modificati solo marginalmente;
  • l’incremento della capacità produttiva mediante l’aggiunta di impianti, reparti di logistica simili a quelli già esistenti;
  • le innovazioni tese a migliorare le relazioni con la clientela.

 

Innovazioni organizzative

Comportano l’implementazione di:

  • nuove pratiche di gestione aziendale (come la riprogettazione dei processi aziendali o Business Re-engineering, i sistemi di gestione  della conoscenza o knowledge management, i sistemi di produzione snella o Lean Production, i sistemi di Qualità Totale TQM, ecc.);
  • nuove modalità di organizzazione del lavoro (decentramento decisionale, promozione lavoro di squadra, riconoscimento responsabilità individuale, le attività di formazione e aggiornamento professionale volte ad accrescere le competenze e le responsabilità delle risorse umane impegnate nell’impresa, ecc.);
  • nuove strategie nelle relazioni con l’esterno (relazioni con altre imprese o istituzioni pubbliche, come nuovi accordi produttivi e commerciali,  partnership, accordi di sub-fornitura o di esternalizzazione).

Sono finalizzate a ottenere migliori prestazioni aziendali, a garantire una maggiore efficienza o qualità dei processi gestionali e organizzativi dell’impresa e migliorare i tempi di risposta alle opportunità e alle crisi emergenti. In genere, le innovazioni organizzative danno luogo a miglioramenti congiunti in più fasi della catena produttiva e non sono necessariamente collegate a processi di innovazione tecnologica.

Le innovazioni organizzative escludono:

  • l’adozione di nuove tecnologie in singole aree aziendali (ad esempio nelle sole unità di produzione). Queste sono generalmente riconducibili a innovazioni di processo;
  • la diffusione su vasta scala di nuove modalità organizzative già adottate precedentemente in altre aree aziendali. Ad esempio, la riorganizzazione del lavoro all’interno di uno stabilimento non può essere considerata un’innovazione organizzativa se la stessa riorganizzazione era già avvenuta in un altro stabilimento della stessa impresa.

 

Innovazioni di marketing

Riguardano l’introduzione di:

  • modifiche significative nelle caratteristiche estetiche dei prodotti;
  • innovazioni nel confezionamento e imballaggio dei prodotti;
  • nuove pratiche di commercializzazione dei prodotti e/o servizi;
  • nuove tecniche di promozione pubblicitaria;
  • nuove politiche dei prezzi dei prodotti e servizi.

Sono finalizzate ad aumentare il successo commerciale dei prodotti o servizi già offerti sul mercato, oppure mirate all’apertura di nuovi mercati

Le innovazioni di marketing escludono:

  • le variazioni marginali a pratiche di marketing già svolte in precedenza;
  • le variazioni a pratiche di marketing dettate dall’esigenza di lanciare promozioni stagionali;
  • la pubblicità, salvo che non si avvalga per la prima volta dell’utilizzo di nuovi media.